Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/11/2022 Qui - Sequel del cult targato 1992 con Tony Todd che qui appare in un piccolo cameo, sceneggiato da Jordan Peele che come suo tocco caratteristico evidenzia la denuncia politica e sociale delle problematiche black (lo dirige tuttavia Nia DaCosta). Interessante il collegamento con la vicenda dell'originale tramite l'utilizzo delle marionette che ripercorre le vicende di Helen Lyle e del suo scontro con Candyman. Le atmosfere sono le stesse come la location, il quartiere di Cabini Green che dà quel tocco malsano in più al film. In parte il protagonista (ovvero Yahya Abdul-Mateen II, anche presente in Matrix Resurrections) che impersona lo sfortunato Anthony McCoy e Colman Domingo che appare in poche scene ma significative. Poche scene splatter, gli omicidi vengono ripresi o da lontano o fuori campo. Come per il prequel non mi ha entusiasmato più di tanto, resta tuttavia un film in buona parte riuscito. Voto: 6+
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