Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/05/2024 Qui - Un thriller adrenalinico e spettacolare, diretto con mano sicura da Kathryn Bigelow, con il supporto dell'allora marito James Cameron. Strange Days presenta un'idea grandiosa ma una sceneggiatura che perde slancio nella seconda parte, un contesto desolato e senza speranza, personaggi sfortunati e maledetti, una colonna sonora techno/acida, azione incessante e tensione costante. Interpretato magistralmente da un cast di alto livello, con una Juliette Lewis perfetta nella sua folle perversione, il film scorre bene e mantiene l'interesse grazie a una trama originale e non opprimente. Anche se qualche taglio avrebbe potuto migliorare il risultato finale, la colonna sonora si adatta bene, nonostante tutto, specialmente in alcune scene. La storia, che oscilla tra realtà e finzione, è complessa ma affascinante, e il finale audace e improbabile non le fa pienamente giustizia. Colpiscono le invenzioni visive e registiche, l'eccellente fotografia e la capacità di combinare movimenti di macchina originali con una narrazione che, nonostante alcune debolezze, rimane coerente. È interessante come il film anticipi il tema dell'alienazione e della sostituzione delle emozioni reali con quelle virtuali, prefigurando l'uso intensivo dei social media un decennio dopo. Nonostante non sia un capolavoro, Strange Days è un film notevole con un'ottima idea di base, che talvolta rischia di cadere nella tipica rappresentazione "action". Avrei preferito meno caos e più riflessione, ma resta comunque un piccolo cult, non al livello di Point Break, ma sicuramente meritevole di attenzione. Voto: 6,5
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