Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/11/2016 Qui - Se siete alla ricerca di una commedia senza troppe pretese, Un'occasione da Dio (Absolutely Anything), film del 2015 scritto e diretto da Terry Jones, con protagonisti Simon Pegg e Kate Beckinsale, con le voci dei Monty Python e di Robin Williams, al suo ultimo lavoro cinematografico (dopo Una notte al museo 3 e tanti altri), è quello giusto. Perché nonostante questa commedia fantascientifica girata in tecnica mista, non sia poi un granché riesce a divertente e coinvolgere un pochino. Il titolo italiano ovviamente è per sfruttare e rilanciare il successo dei discreti Una Settimana da Dio e Un'Impresa da Dio ma il titolo originale, traducibile in Assolutamente Qualsiasi Cosa cambia tutto, poiché anche se questo film importa parte dell'idea e dello sviluppo dei 'precedenti', non va a scomodare le divinità, qui la terra diventa oggetto di studio per un gruppo di alieni intergalattici. Alieni che ritenendosi dotati di una moralità superiore prima di passare all'attacco mettono alla prova la specie che intendono estinguere, dandole un'ultima possibilità. Casualmente scelgono uno degli umani che, inconsapevole, sarà investito di un'enorme responsabilità: salvare la Terra. L'uomo pescato dal mazzo è Neil Clark, un insegnante inglese con ambizioni da scrittore frustrate. Gli alieni danno a Neil un'occasione da Dio: può realizzare tutto ciò che desidera, gli basta dirlo e muovere la mano. Se il terrestre utilizzerà questo potere straordinario per fare qualcosa di buono, il pianeta verrà graziato, altrimenti sarà raso al suolo. Il problema è che l'unico desiderio di Neil è conquistare la vicina di casa, Catherine. Un'occasione da Dio parte bene, grazie ad alcune gag cattivelle e a un umorismo di semplice presa, poi però la trama entra in una fase di stanca, dalla quale il regista esce attraverso uno sviluppo poco originale, che finisce per premiare un finale in sicurezza ma geniale, piuttosto che insistere con il coraggio.
Le parti migliori diventano le poche con presenti gli alieni, ancora portatori di comicità senza filtri e di effetti speciali misurati ma efficaci. Tutto il resto del lavoro scivola in una banalità che uccide lentamente divertimento di una trama troppo occupata a darci il finale al sapor di zucchero. Eppure le maestranze che hanno dato vita a questo lavoro hanno nomi piuttosto pesanti. Ma l'ultimo Robin Williams (voce del cane), la sempre apprezzabile Kate Beckinsale, lo spassoso Simon Pegg (come in parte è stato in Mission Impossible: Rogue Nation) e il Monty Pyton Terry Jones dietro al macchina da presa, non riescono a spingere una commedia che con il suo incedere diventa sempre più insipida. Comunque il bello di tutta la storia è che alla fine quello che viene fuori è che tutta l'umanità è abbastanza egoista e crudele e praticamente solo il cane si salva e risulta essere più intelligente del padrone stesso. Il brutto purtroppo è che risulta essere così poco credibile in alcune scene e con delle battute così forzatamente idiote che viene da chiedersi molte volte perché, perché i personaggi fanno certe cose quando potrebbero benissimo farne altre. In ogni caso, tra gag già viste, mal costruite e banalmente messe in scena, ce ne sono altre che strappano molte risate e questo sicuramente me l'ha fatta apprezzare e ha impedito che io mi annoiassi prima della fine del film. E anche se la commedia risulta stupida, forse anche troppo, e alcuni piccoli buchi di sceneggiatura non si possono sorpassare facilmente, è un film discreto. Una commedia meta fantascientifica con alcuni geniali trovate come quella finale e quella di non far 'incontrare' i due mondi, altrimenti sarebbe stato peggio per una commedia che già di problemi aveva ma che risulta comunque godibile. Certo, mi aspettavo molto di meglio ma non siamo davanti alla peggiore commedia dell'anno anzi, qualcosa di buono c'è se non si cerca una commedia troppo impegnativa. Voto: 6-