domenica 10 febbraio 2019

The Wave (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/11/2016 Qui - The wave (in norvegese: Bølgen) è un efficace e sorprendente film del 2015 di tipo catastrofico diretto da Roar Uthaug. Come detto questo è un disaster movie, ma su scala decisamente più piccola di quella alla quale ci hanno abituato i cugini americani ma che non sfigura affatto, anzi, onesto e non pretenzioso e con molto meno retorica, per questo è godibile. Di certo la tematica non è una novità ma poiché si tratta d'una pellicola realizzata con un budget piuttosto basso e che porta la firma delle produzioni norvegesi, è davvero un discreto lavoro. Spoglio di effetti speciali eclatanti e inverosimili, le scene sorrette dalla CGI si concentrano sopratutto nella realizzazione dell'onda anomala alla quale fa riferimento il titolo (la scena più bella e spettacolare). Per il resto tutti gli ingredienti tipicamente americani sono presenti e la storia, lineare e consequenziale, segue le vicende di un geologo e della sua famiglia in procinto di trasferimento da una zona rurale, avvolta dai magnifici fiordi norvegesi, in una cittadina più grande. Purtroppo Kristian, questo il nome del protagonista, si accorgerà ben presto che una delle rocce del fiordo di Geirangen sta per cedere ed emette segnali preoccupanti. Il resto dei colleghi ovviamente lo reputano un allarmismo senza fondamento e ignorano gli avvertimenti di Kristian e i segnali emessi dai sensori che monitorano la roccia del fiordo. E mentre la sua famiglia è pronta a lasciare la loro casa ecco che accade la prima separazione, funzionale per il procedere della storia, tra i protagonisti rispettosa dei cliché del genere (per portare la tensione e drammaticità al climax). La madre col figlio maggiore si recano nell'hotel dov'è impiegata la donna, mentre il padre e la figlioletta più piccola trascorrono l'ultima notte in casa. Da li a breve la catastrofe è imminente. La roccia inizia a sgretolarsi e scatta l'allarme che avverte i cittadini di recarsi al rifugio più alto per salvarsi dall'onda anomala che si genera. La sopravvivenza alla catastrofe naturale si trasferisce così al centro dell'azione della pellicola, arricchita da alcuni momenti di vera suspense e colpi di scena ben studiati e riusciti.
Alcuni passaggi, pur non essendo originali e innovativi, sono comunque ad alto tasso adrenalinico e il film sa bene come destreggiarsi e mantenere un ritmo narrativo stabile, ne troppo lungo ne troppo corto, per non stancare gli spettatori e sopratutto sa bene come non appesantire il film oltre il dovuto mentre segue gli sforzi della famiglia di ricongiungersi e salvarsi. Buona, oltre alla regia dove il regista prima incornicia il fiordo con delle riprese aeree mozzafiato riempiendo gli occhi con un paesaggio da cartolina, poi lo demolisce con un disastro che restituisce una Norvegia desolante e funerea (grazie soprattutto ad alcune inquadrature che ricordano la "Raccoon City" di Resident Evil, un vero inferno tra fiamme, polvere ed un sapiente uso della luce), anche la recitazione in pieno stile nordico, dove gli eccessi emotivi sono accuratamente evitati e il tutto mantiene una rigida compostezza anche nelle scene più tensive e drammatiche. Tutto scontato e prevedibile ovviamente, anche il finale, ma almeno ci vengono risparmiate le solite lungaggini. Poco male, per un film che non offre nulla di più rispetto al solito copione da disaster movie (ma neanche nulla di meno), con personaggi che si affannano a restare vivi e che scontano i soliti luoghi comuni, ma almeno non dilapida budget faraonici (il film è costato 6 mln e ne ha incassati 11). In definitiva, The Wave, è una scommessa vinta ed un prodotto appetibile e riuscito di cui il suo punto di forza si concentra proprio sulla sua identità (nord-europea) e la location nella quale si svolge l'azione, quella di una Norvegia imponente e selvaggia, cupa e glaciale rendendosi immancabilmente la vera protagonista e rubando la scena agli attori stessi. Un film che intrattiene a dovere e non sfigura nel lungo filone di produzioni catastrofiche. Un film ampiamente oltre le attese e perciò consigliato. Voto: 6,5

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