domenica 7 aprile 2019

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2 (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/12/2017 Qui - Dopo la mezza delusione patita con la metà precedente (che trovate qui), realizzata chiaramente al solo scopo di guadagnare qualche dollaro in più, e prima ancora del sufficiente secondo capitolo (che trovate nel link precedente), mi ero aspettato che tutto il meglio venisse riservato a questo capitolo, intitolato semplicemente Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2 (The Hunger Games: Mockingjay - Part 2), film del 2015 diretto per la terza volta da Francis Lawrence, e, in effetti, fino a quando si concentra sulle peripezie della Ghiandaia e del suo gruppo di ribelli (che hanno l'obbiettivo di liberare per sempre Panem dal giogo del presidente Snow), il film funziona ed emoziona, grazie a un'azione incessante capace di assicurare suspense e scene di notevole impatto visivo. Ero già pronto quindi ad un finale esplosivo (dopotutto ho cercato quanto prima di vederlo e ci sono riuscito entro quest'anno) e invece...proprio sul più bello, quando i protagonisti stanno per penetrare nella tana del lupo, sembra quasi che il regista (forse l'autrice del libro non saprei) sembra quasi che abbia paura a elaborare una emozionante sfida finale, e decida così di "svicolare" e saltare direttamente alla conclusione, sprecando così tutto il potenziale accumulato all'inizio. Perché anche se si cambia completamente registro rispetto al capitolo precedente, giacché lì c'era da lamentarsi per la lentezza del film e la mancanza di azione, qui, nell'ultimo capitolo della saga, per fortuna non accade affatto, e anche se pregi dell'action ed elementi kitsch-melensi ai limiti del sostenibile si bilanciano, poco in definitiva funziona davvero. Anche perché seppur l'azione e l'adrenalina tornano a farla da padrone (come detto) manca tutto il resto.
Manca non solo una struttura solida (in parte colpa della divisione e in parte colpa di mancanze della sceneggiatura), ma anche una caratterizzazione più oscura, reale e adulta di Katniss, eroina dei nostri tempi, donna simbolo di una rivoluzione inconsciamente iniziata ma segnata dagli eventi degli ultimi anni (dato che le reazioni di Katniss sono scomposte e a tratti insensate). Infatti la sceneggiatura sembra ed è certamente schizofrenica, ondeggia tra il banale ed il coinvolgente, ma il ritmo si insabbia progressivamente verso una conclusione riconciliante scontata, anche se necessaria. E il film risulta così prevedibile e deludente. In più non solo alcuni punti lasciati in sospeso vengono risolti frettolosamente, ma la carica drammatica del film viene incrementata al punto tale da renderlo pesante più che commovente. Non mancano alcuni guizzi, con il contributo determinante di un comparto di effetti speciali e sonori di incredibile realismo, ma in conclusione ne risulta un film d'azione (bello) a metà ma senza (un efficacissima) struttura. Tuttavia, anche grazie ad una discreta frequenza di colpi di scena (sopratutto la parte dei "baccelli" e ibridi) e una cadenza di scene che non lascia spazio alla noia, e grazie agli attori tutti bravi nelle loro parti, poiché volti come Jennifer LawrenceJulianne MoorePhilip Seymour Hofmann e Donald Sutherland non deludono, e in più ammirevole è l'interpretazione di Josh Hutcherson, al contrario di Liam Hemsworth che ha avuto la stessa identica espressione sin dall'inizio della saga, senza dimenticare Elizabeth BanksWoody HarrlensonNatalie Dormer e Sam CaflinHunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2 si lascia guardare, anche se con una punta di rimpianto per non avere saputo sviluppare fino in fondo un discreto potenziale. Un vero peccato visto che l'intreccio dei due capitoli precedenti faceva sperare in un conclusione di ben altro spessore, anche se in ogni caso la conclusione mi ha lasciato sufficientemente soddisfatto. Seppur alla fine, è una Jennifer Lawrence spettacolare, l'unico vero motivo per apprezzare questo film e questa saga. Voto: 6