Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 06/12/2017 Qui - Oggetto abbastanza strano è Tag, film horror del 2015 del regista Sion Sono, che ho finalmente recuperato. Verrebbe da dire "da maneggiare con molta cura" perché la narrazione (fuori da ogni schema logico) è tutto fuorché lineare, anzi, procede più per accumulo di situazione che deflagrano in momenti di violenza grottesca e surreale. D'altronde "La vita è surreale" sembra dire il regista ad una delle studentesse comprimarie, e in questa frase si rispecchia al meglio il senso di quest'opera. Un opera che si apre con una scena ormai diventata famosissima sul web e virale, quella del bus fatto a metà dal vento. L'unica a sopravvivere è la nostra protagonista per essersi abbassata a raccogliere una matita o penna ed è ottima per rendere confuso quanto basta lo spettatore, ma è soltanto l'inizio. Tutto il film da quel momento sarà infatti un susseguirsi di realtà parallele dove non ci capiremo nulla, sarà impossibile seguire il flusso narrativo sempre più estenuante e allo stesso tempo affascinante. Affascinante poiché il regista (che ho conosciuto adesso grazie a questo film) si concentra maggiormente nel mondo femminile, destinato in tutto il film a combattere per la propria identità e sopravvivenza da un contesto sociale fortemente maschilista. Lolite, oggetti sessuali ed impalmate al matrimonio dal maschio con faccia da maiale. Si assiste ad un medesimo destino tragico per l'eroina di turno, qualunque volto abbia. Giacché questo è un film che ibrida horror e fantastico alternando terrore e sentimento, splatter e malinconia in un racconto ad alto impatto emozionale capace di sorprendere sempre nei suoi numerosi colpi di scena, slegati appunto da qualsiasi vincolo narrativo ma in grado di esplodere con una follia liberatoria in grado di spaziare tra i generi con magistrale equilibrio. Un film in cui la regia è impeccabile, dove le riprese dall'alto sono tanto inutili quanto incredibili, dove la scelta dei colori è sempre azzeccata e dove qualche bel piano sequenza è fantastico. Gli effettacci splatter sono ovviamente voluti ed ormai onnipresenti in questi film, però una volta fatta l'abitudine non ci si pone nemmeno più domande. Dopotutto malgrado la struttura piuttosto caotica, non mi è dispiaciuto affatto questo pazzo film. Un film certamente non per tutti i palati, ma in grado di elevarsi nello spesso abusato copia/incolla di genere. Perché questo film, che mi ha fottuto il cervello, che mi ha divertito, confuso, ed emozionato, è davvero bello e imperdibile. Voto: 7
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