venerdì 5 aprile 2019

Sangue del mio sangue (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 01/11/2017 Qui - Sangue del mio sangue (Dramma, Italia 2015): Sconclusionato è l'aggettivo che mi viene in mente subito dopo la visione di questo film di Marco Bellocchio. Un film controverso, straniante, che risulta slegato e rigidamente impostato. La mancanza di coerenza tra i racconti (che passano con voli pindarici dal medioevo a oggi al medioevo di punto in bianco) e i dialoghi isolati e sconnessi di questa non-storia infatti, infastidisce e lascia 'basito' lo spettatore. Dato che non c'è un montaggio parallelo che alterna la vicenda passata a quella contemporanea (tra un 17° secolo inquisitoriale e un 21° dissociale), bensì una divisione netta in due blocchi distinti. E se lo stile narrativo del racconto in costume, per quanto sicuro, ricorda troppo da vicino l'andamento delle attuali fiction televisive (con personaggi-riempitivo come le due sorelle, tra cui Alba Rohrwacher, che ospitano Federico Mai, il protagonista della storia, inutili e caratterialmente quasi imbarazzanti) e termina con un'allegoria (e anche il povero Filippo Timi pare infilato a forza nella parte impazzita di se stesso) che sembra costruita a tavolino e non riesce a farsi cinema (Benedetta, Lidiya Liberman, la suora murata viva e lì lasciata a pane e acqua per trent'anni, viene perdonata e liberata ed esce, nuda e più bella di prima, come fosse un'Idea che prevale sul Potere), quello dell'episodio contemporaneo risulta ancora più spiazzante per i toni da commedia grottesca mescolati a spruzzate di horror d'epoca, elementi di genere che non si legano affatto e lasciano perplesso appunto lo spettatore. Così il voto non può che essere negativo visto che il film non raggiunge il suo scopo. Perché anche se non ho mai amato Bellocchio ma ho sempre rispettato un suo stile lento e nostalgico che ne hanno fatto un nome, e anche se ha delle intuizioni buonissime, alternate però a delle cadute di tono incomprensibili (tra cui i soliti difetti riscontrati in molti film di Sorrentino, manierismo puro e gratuito), è un film decisamente non riuscito, anche perché seppur nella sua imperfezione non è complessivamente un film banale, esso se cade in banalità e lascia perplessi. Voto: 5