giovedì 11 aprile 2019

7 Minuti (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/01/2019 Qui - Tratto dall'omonimo testo teatrale di Stefano Massini (che ne ha scritto insieme al regista Michele Placido anche la sceneggiatura della versione cinematografica) e rifacendosi ad un fatto realmente accaduto in una fabbrica dell'Oltralpe, 7 Minuti (2016), racconta uno spietato aspetto della realtà concernente il mondo del lavoro e, più precisamente, quello, della fabbrica. Nel film infatti, di denuncia e girato quasi interamente in una stanza di una fabbrica, si assiste ad un gioco al massacro tra vecchie e nuove generazioni, diverse etnie che rivendicano ognuna le proprie ragioni per accettare o rifiutare l'accordo che una società propone all'intero cast femminile del film (che vede interpreti neofiti e di lunga data tutte egualmente brave, tra cui Ambra AngioliniCristiana CapotondiFiorella MannoiaViolante Placido e Clémence Poésy). Un accordo, quello di rinunciare a sette minuti della loro pausa, che facile da accettare proprio non è, perché se singolarmente significa poco, ma moltiplicato per tanti sono numeri ragguardevoli. In fondo è vero, cosa sono sette minuti con la sicurezza di un posto di lavoro sicuro, magari malpagato però con una certezza che ti porta in qualche modo ad andare avanti ed in tempi di crisi economica non è cosa da poco.
Vero anche che tra le righe dell'accordo si nasconde l'inganno. Adesso sono sette minuti, ma poi? Ed è su questo che gira l'intero film, certamente di grande impatto e dal gran significato, ma che per colpa però del suo impianto teatrale risulta un po' frammentario, confusionario e noioso. Non per questo non si riesce a seguire tutto bene, ma i caratteri dei personaggi non sono ben sviluppati. Inoltre se da una parte c'è la memoria storica della fabbrica di Ottavia Piccolo (bravissima), altri personaggi sono invece eccessivamente stereotipati (i padroni "padroni" senza se e senza ma, la napoletana che schiamazza e urla), c'è parecchia retorica ma soprattutto qualche caduta di gusto che si poteva evitare. Perché seppur il film funzioni, soprattutto a livello corale, i difetti nei particolari si notano. Per questo anche se consiglio agli amanti del genere questo film, l'importante è non aspettarsi troppo. Voto: 6