Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/01/2018 Qui - Era il 2003 quando sugli schermi di tutto il mondo uscì una delle commedie natalizie più anticonformiste, irriverenti ed ironiche di sempre. Ora a distanza di 13 anni dal primo Babbo Bastardo ecco nuovamente ritornare un fantastico Billy Bob Thornton nel suo sequel, Babbo bastardo 2 (Bad Santa 2), commedia del 2016 diretta da Mark Waters. Peccato che, seppur il film è meno divertente del primo film, anche se ugualmente sboccato, irriverente e maleducato, che assicura una visione soddisfacente e di discreta dinamicità, esso convinca solo a metà. Se infatti nel primo film l'atmosfera malsana, volgare e scorretta, ma anche emozionante e riflessiva che regnava lo aveva contraddistinto in modo piacevole e originale esaltando pubblico e critica, questo secondo atto, fuori tempo massimo, riporta quei tipici momenti, ma solo in determinate parti e determinati momenti. Ovvero i primi minuti e l'ultima mezz'ora (tranne forse i sentimentalismi finali e i volgari titoli di coda, che si potevano evitare), che rispettano onestamente lo spirito del primo film. Quella a non funzionare è difatti la parte centrale, quella dove il protagonista, che ha ceduto ancora una volta ai propri istinti e che entra in una squadra di improbabili delinquenti formata da una donna che si scoprirà essere la madre (un'inguardabile Kathy Bates, utile solo per spiegare in parte l'origine del nichilismo del figlio) e il nano del primo episodio (Tony Cox), con l'obbiettivo di scassinare la cassaforte di un'associazione di beneficenza che non redistribuisce l'intero ricavato della propria attività, condita solo di volgarità scurrile a volontà, con dialoghi senza senso snervanti e sesso go a go (tra cui incredibile è la presenza in questo della fantasmagorica Christina Hendricks).
Essa infatti, è resa povera di contenuti ben fatti, colpa di una sceneggiatura (che poteva essere gestita meglio), in cui vedremo prevedibilmente la possibilità per il protagonista di redimersi, grazie anche all'influenza positiva del giovane comprimario del primo episodio, ora divenuto maggiorenne, superficiale. Babbo bastardo 2 insomma, si limita nella sostanza a fare il compitino, forte della presenza di personaggi collaudati (mentre le altre figure secondarie rimangono nel limbo dell'incompiuto o dell'inutile a seconda dei casi), ma non basta, come il ritmo comunque serrato e le funzionali ambientazioni. Tuttavia un bravissimo Billy Bob Thornton e qualche battuta divertente, sono sufficienti per non rimpiangerne la visione. Perché anche se il film non possiede certamente la brillantezza del primo capitolo, e anche se in troppi punti è alquanto volgare, questo è un benigno prodotto d'intrattenimento (puro e semplice intrattenimento), che dura il giusto senza mai strafare, da vedere, a patto che siate adulti e consapevoli che non mancheranno volgarità e scene di sesso. Voto: 6-