Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/12/2017 Qui - Ambientato in un presunto futuro in cui tutte le emozioni sono azzerate a favore di una compostezza e di un'uguaglianza fittizie, Equals, film del 2015 diretto da Drake Doremus e prodotto tra gli altri da Ridley Scott, è uno sci-fi a sfondo romantico che fa vivere l'amore vietato tra due ragazzi interpretati da Kristen Stewart e Nicholas Hoult, anche se al contrario dei classici young adult, si rivela essere qualcosa di un po' diverso. Anche perché seppur la trama analizza temi non nuovi al repertorio cinematografico ed anzi alquanto attuali come l'omologazione degli individui, la supremazia della scienza e dell'intelletto, la meccanizzazione del mondo, portando all'estero certe situazioni come il concepimento programmato o la conoscenza dell'universo come unico scopo di esistenza, esso è un prodotto che si distanzia dai suoi simili soprattutto perché, a differenza della frenesia, per esempio, di un Divergent, è un film che si prende i suoi tempi e sviluppa la storia senza fretta (come fosse una puntata di Black Mirror, ma senza la sua straordinaria profondità), tratteggiando con cura prima la società in cui si svolge la vicenda (dove in un mondo futuro privo di avidità, povertà, violenza e sentimenti, una nuova malattia minaccia di risvegliare emozioni sopite, instillando l'amore, la depressione, la sensibilità e la paura in chi ne viene colpito, prima di essere rapidamente allontanato dalla società e mai più rivisto), poi introduce i due "stars crossed lovers" protagonisti e racconta la loro storia d'amore che ricalca, per certi versi, quella classica di Romeo e Giulietta, dopotutto in tale contesto distopico, i giovani Nia e Silas vivranno sulla loro pelle i dilemmi generati da una relazione proibita. L'azione quindi, specialmente nella prima parte, è quasi azzerata, mentre nella seconda parte di film la tensione si fa via via più forte. E a ben vedere, il ritmo della narrazione rispecchia la storia stessa, all'inizio la ripetizione, l'automatismo, la staticità, poi, con lo sbocciare dell'amore fra Silas e Nia, il film si anima, si tinge di nuove sfumature, di quelle emozioni che i personaggi sono obbligati a reprimere.
E Kristen Stewart (sempre più bella e brava) e Nicholas Hoult (ormai cresciuto, come visto nel fantastico Mad Max: Fury Road e nel leggermente deludente Kill your friends, ed in un ruolo ben differente da quello che comunque lo ha reso famoso dell'impacciato e goffo ragazzino di About a Boy) sono bellissimi esteticamente parlando e bravissimi ad impersonare perfettamente appunto il proprio personaggio, che comincia lentamente a manifestare delle "falle" nel sistema abbandonandosi totalmente alla scoperta dell'amore fisico e non, e i propri sentimenti, lui con occhi gelo ma espressivi, lei con il viso spigoloso ma costantemente turbato. Dopotutto questa cruda realtà viene resa abbastanza bene non solo grazie a loro, ma anche grazie alla sonorità molto spiccata e una sceneggiatura bianca e luminosa (e un soggetto che rimanda ad atmosfere orwelliane ben delineate), tesa a risaltare il dramma di un rapporto proibito. Per concludere, Equals è un film interessante, girato bene e con due attori protagonisti (ma anche gli altri, Guy Pearce, Jacki Weaver e Bel Powley) convincenti. Soprattutto, è un prodotto con una narrazione apparentemente simile ad altri film (per esempio Equilibrium) che però ha il coraggio di prendere una piega diversa e anti-commerciale, riducendo la componente action per puntare invece sulla riflessione. Dato che questo è un film che ci tocca tutti indistintamente, che suscita qualche sensazione positiva o negativa che essa sia, che di certo non ci lascia indifferenti come invece accade ai personaggi secondari del film, unico difettuccio forse l'essere intervallato da qualche pausa di troppo ma a mio avviso ciò concorre ad allungare la riflessione e la tragicità del momento, che si conclude con un finale spiazzante. Certamente, manca anche un piglio registico che faccia la differenza in una storia che non ha grandi picchi emotivi e che rimane piuttosto piatta come l'ambiente e le vite raccontate, ma nel complesso, Equals, pur non riuscendo ad andare troppo al di là di un certo compiacimento estetico, risulta un film assai piacevole a guardarsi. Voto: 6