Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2019 Qui - Two Men in Town (Dramma, Francia, USA, 2014): Gioca di accumuli e rimandi questo film di Rachid Bouchareb. La base di partenza è il poliziesco di produzione italo-francese Due contro la città (Deux hommes dans la ville), scritto e diretto da José Giovanni nel 1973: due pezzi da novanta, Jean Gabin e Alain Delon, alla loro ultima collaborazione, e un ritratto poco allegro del sistema giudiziario transalpino. Alle prese con un'altra coproduzione internazionale dopo il non del tutto riuscito Just Like a Woman, il regista sceglie quindi l'impervia strada del remake, cercando (presumibilmente) di aggiornare e di traslocare geograficamente le suggestioni di quel film: il confine messicano, l'immigrazione clandestina, l'impossibilità della redenzione, l'ottusità e la crudeltà dei tutori dell'ordine e via discorrendo. Narrativamente si intreccia un po' di tutto, dalla coppia senza futuro ex-galeotto afroamericano e messicana onesta e lavoratrice, al (fragile) appiglio religioso di William, aggrappato con tutte le proprie forze a un islam davvero troppo lontano dalla Mecca, fino alle strizzatine d'occhio al western. A prescindere da una perdonabile prevedibilità narrativa, inutilmente sottolineata da una struttura circolare (così l'incipit finisce per fagocitare il finale, visivamente meno efficace), Two Men in Town sembra quasi accontentarsi dell'idea di fondo, di un canovaccio comunque trito e ritrito, e di un cast sulla carta più che interessante. Funziona abbastanza la strana coppia Forest Whitaker/Brenda Blethyn, sembra sottoutilizzato Harvey Keitel (anche Ellen Burstyn), mentre è il caratterista Luis Guzmán l'ago della bilancia, la cartina tornasole di un film che mette insieme troppi cliché e che forza la mano su alcuni decisivi snodi narrativi: emblematica, in questo senso, la sequenza di Teresa (Dolores Héredia) e Terence (Luis Guzmán), protagonisti di un pestaggio scritto e girato a dir poco frettolosamente. Costellato qui e là da qualche spunto poi lasciato evaporare, Two Men in Town non riesce a essere pienamente un western moderno, un poliziesco di frontiera e nemmeno un dramma sociale, finendo per essere sopraffatto dalla propria retorica. Il regista sembra quasi dimenticare le potenzialità dell'ambientazione e alcune basilari necessità narrative di un revenge movie, lasciandoci a bocca asciutta dal punto di vista visivo, e sperperando inoltre due attori talentuosi e una storia potenzialmente accattivante, ci lascia l'amaro in bocca per quello che poteva essere e che non è assolutamente stato. Voto: 5+