martedì 30 luglio 2019

Johnny English colpisce ancora (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/07/2019 Qui
Tema e genere: Terzo episodio della saga comico-spionistica sull'agente segreto più imbranato del mondo.
Trama: Un hacker ha smascherato l'identità di tutti gli agenti segreti britannici. Occorre richiamare Johnny English in vista di un importante incontro internazionale.
Recensione: Terzo capitolo della saga con protagonista il celebre comico britannico Rowan Atkinson, famoso per la serie televisiva Mr. Bean (1990-1995), questa nuova avventura conferma i limiti dei precedenti episodi della trilogia, abbastanza distanziati nel tempo dal 2003 a oggi, senza ulteriori sussulti né scossoni. A farla ancora una volta da padrone è l'elementare, per quanto simpatica, comicità british dell'attore, tutta giocata su mimiche facciali basiche e strizzate d'occhio pirotecniche e avvitate su stesse, ma l'efficacia di molte situazioni ridanciane è ai minimi storici (si veda la sprecata sequenza in discoteca) e l'ironia del film, per quanto in partenza gradevole, fatica a mascherare la pochezza sfilacciata dell'insieme, in gran parte accomodato sulla base di scenette cucite insieme a fatica. Rowan Atkinson è come sempre sornione nell'incarnare direttamente una parodia vivente di Bond e degli spy movie, dalla guida goffa e l'idiozia incalcolabile, ma non bastano i tentativi di aggiornamento delle varie situazioni (i telefoni cellulari come false armi) e le location di lusso come Antibes e la Costa Azzurra, tra aragoste, tic e demenzialità spinta, per tenere in piedi la baracca. Non funziona la prevedibilità delle azioni del protagonista e l'antagonista è chiaro fin dal principio. Abbiamo la bella Ophelia, che l'agente English crede di poter sedurre, senza alcuna credibilità. L'unica scena davvero memorabile è quando Johnny prova la realtà aumentata facendo interagire realtà e virtuale. In questa situazione le capacità attoriali del protagonista sono sfruttate al meglio e la sua mimica funziona perfettamente nel paradosso. Ma nel complesso la pellicola al massimo raggiunge la mediocrità, anche perché i personaggi nuovi non convincono affatto mentre quelli già conosciuti appaiono ormai stanchi di esserci, inoltre la componente d'azione delude risultando piuttosto minimale, poco presente e del tutto priva di mordente. Ci si diverte almeno un pochino, ma obbiettivamente è ben poca cosa.

Regia: Abbastanza anonimo l'esordio cinematografico di David Kerr, asservita al protagonista e senza guizzi particolari.
Sceneggiatura: Esile nei contenuti, la trama è molto semplice e i dialoghi mancano di brillantezza e originalità, delineando dei personaggi piatti e monotoni, inoltre è estremamente prevedibile.
Aspetto tecnico: C'è la morale buonista, c'è il genere comedy, c'è un volto famoso e una grande produzione che garantisce scenografie e fotografia di alto livello. La computer grafica è un po' posticcia e poteva essere realizzata meglio, ma di certo non è l'elemento peggiore del film.
Cast: Oltre a Emma Thompson e a Ben Miller nei panni del fedele collega, fa buona prova di sé Olga Kurylenko (sorprendentemente a suo agio in un ruolo di commedia) che alla sua bellezza aggiunge anche una certa dose di umorismo. Rowan Atkinson è comunque e sempre perfetto.
Commento FinaleJohnny English colpisce ancora ma con molta meno forza e verve. Il film è sorretto solo da Rowan Atkinson e le sue gag esagerate in un mix tra l'azione clownesca e il James Bond ribaltato, i personaggi secondari che accompagnano Johnny sono poco delineati e privi di spessore, diventando anonimi già da subito. E almeno la scena della realtà virtuale è esilarante (e anche la distruzione del ristorante non è male). Per il resto non c'è molto da dire, non essendoci molto altro se non un po' di delusione, amarezza e tristezza per una saga che poteva dare qualcosa di nuovo e fresco ma che si impantana su cliché e nostalgici e continui richiami ad un cinema che non c'è più perché inadatto ad i ritmi, alla comicità e alle esigenze cinematografiche odierne.
Consigliato: Ovviamente, dipende tutto dalle aspettative con cui ci si avvicina a questo film comico non particolarmente originale: il divertimento è discontinuo, molte situazioni sono fin troppo fiacche, ma a tratti sicuramente si ride. Comunque sconsigliabile non è.
Voto: 5

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