martedì 16 luglio 2019

Tully (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2019 Qui
Tema e genere: Drammi e avventure di una madre alle prese con una gravidanza inaspettata.
Trama: Marlo, madre di due bambini e incinta del terzo, riceve come regalo dal fratello una tata per aiutarla durante la sera. Dapprima titubante di fronte alla situazione, Marlo stringerà un legame unico con la riflessiva, sorprendente e talvolta impegnativa, giovane tata di nome di Tully, una collegiale dallo spirito libero in grado di sconvolgerle l'esistenza.
Recensione: Per la terza volta insieme, dopo Juno e Young Adult, il regista Jason Reitman e la sceneggiatrice Diablo Cody, con Tully proseguono il loro percorso di emancipazione femminile, portando in questa occasione sul grande schermo una donna ormai così inglobata dalla vita familiare da non riuscire più a pensare ad altro. E solo con la conoscenza di una esplosiva tata notturna, la protagonista riuscirà a prendere in mano la sua vita di donna e attuare quel cambiamento, quel percorso di accettazione, di cui aveva tanto bisogno. In tal senso brava è la coppia produttiva nello strutturare l'opera in modo che lo spettatore riesca ad immergersi nelle difficoltà che una mamma con tre figli, di cui uno problematico ed un altro neonato, può incontrare nel corso della quotidianità. Bisogna infatti ammettere che, con disarmante onestà e dissacrante realismo, Tully mette in scena quello che per molte donne e madri rappresenta un vero e proprio calvario. Un calvario, uno script, sorretto dal buon affiatamento che le due attrici protagoniste (Charlize Theron e Mackenzie Davis) riescono ad esprimere sul set. Difatti, il legame di amicizia che nel corso del film nascerà fra le due donne è il fulcro di questa divertente ed un po' amara pellicola. Una pellicola, grazie anche al regista, sempre capace nel raccontare storie semplici di persone comuni, interessante, realistica e piacevole, che si mantiene sempre su livelli leggeri, regalando all'opera una certa freschezza e godibilità, e che non cade mai, per non rischiare di appesantire tutto, nell'eccessiva drammaticità. Anche se dopo una parte iniziale folgorante, la suddetta, tende gradualmente ad essere accomodante per un regista che non lo è mai stato. Poteva essere infatti più graffiante, ma forse il timore di spingere troppo, specialmente sulla tematica della maternità ne ha in qualche modo messo un freno. Come se non bastasse, il film ha poi il difetto di concentrarsi unicamente sul rapporto tra le due protagoniste, limitandosi a mostrarci le fatiche di una mamma con tre figli piccoli ed il suo disperato bisogno di sentirsi ancora donna, senza approfondire le varie sfumature dei diversi personaggi che si incontrano durante la vicenda. Luci ed ombre nel finale, con un piccolo colpo di scena, che da un lato ha il merito di rendere credibili alcune situazioni un po' troppo sopra le righe, ma dall'altro svuota l'opera del proprio spirito. Ovviamente per evitarvi qualsiasi tipo di spoiler non vi anticipo nulla, ma di certo non potrete notare anche voi, dopo il termine della proiezione, di avere la sensazione che il filo del percorso si sia spezzato proprio nelle battute conclusive. Detto questo, il duo Reitman-Cody ci confeziona comunque un lavoro positivo ed emozionante, con alcuni difetti, ma anche con diversi momenti positivi, capaci di strappare un sorriso e di regalare emozioni allo spettatore.
Regia: Il regista Jason Reitman sembra sempre ispiratissimo quando si ritrova a dover inquadrare attori di un certo livello e qui non fa eccezione: una serie di sequenze di montaggio benissimo costruite permettono al regista di far progredire la storia senza appesantirla. Una storia che può sapere di già visto, ma che viene raccontata con quel brio necessario a farla sembrare originale.
Sceneggiatura: In una scrittura che è tutto tranne che politically-correct la sceneggiatrice Diablo Cody qui non ha paura di mostrarci il lato oscuro della maternità: depressione post-parto, insonnia e fatiche al limite della sopportazione, drammi e gioie che scandiscono ripetutamente una routine in cui tutto il sudore è dedicato interamente al bene di qualcuno che non sei tu e che da te comunque dipende. Più facile a dirsi che a farsi, ed è senza mai indorare la pillola che Tully sa gettarci dentro le difficoltà dell'esperienza genitoriale, quasi a volerci domandare se la gratuità di questo sacrificio valga la pena, a fronte della rinuncia alla promessa di realizzare la propria idea di indipendenza nel mondo globalizzato.
Aspetto tecnico: Nella media tutti gli aspetti, solo la colonna sonora si concede qualcosa di più.
CastCharlize Theron attrice immensa che si riconferma ancora una volta uno dei volti più versatili e in gamba della nostra epoca. Qui con i suoi 23 kg in più, grossa e sfiancata incarna alla perfezione la disperazione di una madre sulla soglia dei 40 anni senza una via d'uscita dall'insormontabile mole di lavoro (casalingo) quotidiano. Altrettanto brava e convincente Mackenzie Davis nel ruolo della vibrante tata Tully dimostrandosi in grado di reggere egregiamente il confronto con la sua controparte premio Oscar.
Commento FinaleTully è un dramedy pienamente riuscito, un ritratto sociale attualissimo e importante che in modo leggero e senza esasperare i toni della narrazione costruisce un vivido affresco del mondo moderno partendo da una tematica molto ben definita e orientata ma riuscendo ad affrontare molteplici tematiche non meno complesse o importanti, quali lo scambio e confronto generazionale, i vantaggi della vita da ragazze e single a scapito di quella di mogli e madri, i molteplici lati oscuri della vita casalinga e della maternità in generale e quello più importante di tutti, il nostro rapporto con la sanità mentale, lo stress e il modo in cui il nostro corpo percepisce e reagisce a tali condizioni. Il film infatti, coinvolge in maniera sufficientemente valida, anche se non lascia un ricordo emozionale così intenso da meritare grandi/troppi elogi.
Consigliato: Sì, soprattutto alle donne ed alle mamme, anche se utile sarebbe anche agli uomini.
Voto: 6+