venerdì 21 giugno 2019

Hotel Transylvania 3 (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/05/2019 Qui
Tema e genere: Film d'animazione che come gli altri capitoli ripropone sempre con le stesse dinamiche il rapporto umano-mostro, cercando di proporre il solito messaggio che invita ad abbattere il muro razziale tra umani e "diversi", per promuovere l'uguaglianza e l'amore.
Trama: Dopo che la figlia ha trovato l'amore e una famiglia, adesso tocca a suo padre Dracula cercare di rifarsi una vita dopo centinaia di anni di vita sedentaria nell'Hotel. Per lo stesso motivo, la figlia Mavis organizza una grande vacanza estiva in crociera capitanata dall'umana Erika, di cui Dracula si innamora follemente. Ciò che non sa è che un acerrimo nemico è tornato a dargli la caccia.
Recensione: Trama semplice per non dire esilissima, sviluppo risibile più che comico, per Hotel Transylvania 3, film molto colorato e vivace ma poco riuscito. Il terzo episodio di Hotel Transylvania, dopo i primi due più fluidi e divertenti (qui la recensione del secondo), è infatti una delusione per un adulto pur non prevenuto verso il genere, o che anzi ami l'animazione non banale. Questo perché narrativamente parlando, Hotel Transylvania 3: Una vacanza mostruosa pone sul piatto una vicenda alquanto classica. Una vicenda decisamente prevedibile dall'inizio fino alla fine, che non regala mai colpi di scena davvero piacevoli o capaci di far sussultare lo spettatore. L'avventura si fa così seguire senza troppe pretese, riuscendo anche a intrattenere piacevolmente, peccato che alcune scene funzionino poco, talvolta fin troppo forzate o con espedienti non proprio eccellenti, che a tratti sembrano dare una sensazione di déjà vu. Dopotutto esattamente come nei capitoli precedenti ci troveremo nella ripetitiva situazione di assistere a diversi espedienti narrativi per sottoscrivere quanto il mondo moderno viva in una gabbia mentale preistorica. La società odierna riuscirà a superare queste barriere solo con la forza dell'amore, insomma, in modo incondizionato e pure sfrontato. E insomma questo terzo capitolo di Hotel Transylvania non propone niente di più (anzi, il concetto dell'uguaglianza tra mostri e umani è fin troppo ridondante), niente di nuovo allo spettatore: sicuramente riesce ad intrattenere e divertire, anche grazie alla continua aggiunta di personaggi già dai film precedenti, ma in più occasioni risulterà sempre di assistere ad una serie di gag e sketch tutti incollati tra di loro, che vengono sorretti da una trama banale e risaputa, senza offrire particolari twist narrativi. Infatti battute ben congegnate e capaci di far scappare più di qualche sorriso (la coppia di genitori lupi mannari con centinaia di cuccioli, che scappano e si nascondono dai figli per riposarsi, unica gag di livello) fanno seguito a momenti che tentano in tutti i modi di far divertire lo spettatore portando però al risultato opposto, quasi infastidendolo. Infastidendo soprattutto il pubblico di grandi (alcune scene sono raggelanti, vuoi perché mal strutturate, vuoi a causa di un voler portare eccessivamente per le lunghe una battuta), perché i più piccoli rideranno di gusto a tutte le trovate inserite nella pellicola. Il che non sarebbe un problema, ma non sono poche le pellicole rivelatesi capaci di conquistare grandi e piccini, cosa che Hotel Transylvania non riesce minimamente a fare. Ed è un peccato, perché il lavoro tecnico che è stato possibile visionare sa farsi indubbiamente valere. E tuttavia rimane questo e comunque un buon prodotto di intrattenimento, ma qualcosa in più indubbiamente si poteva fare, anche perché considerando il fatto che in teoria dovrebbe essere il film conclusivo di questa saga, la storia poteva essere molto più innovativa di così.

Regia: L'animazione e la regia, affidate ancora al talentuoso Genndy Tartakovsky che ha fatto le cose migliori in tv, sono di buon livello. Movimenti, trasformazioni surreali, invenzioni visive: è quanto emerge dal suo campionario, ma è tutto troppo slegato dalla narrazione, che non appassiona mai.
Sceneggiatura: La storia è troppo classica, prevedibile e banale. Qualche cosa buona c'è, ma lo script doveva essere migliore.
Aspetto tecnico: L'animazione è ovviamente di livello, con una grande cura posta nel design di tutte le particolari creature presenti, nei tanti dettagli che solo gli occhi più attenti e meticolosi sapranno notare e nei brillanti colori che spesso illumineranno lo schermo. A chiudere il tutto ci pensa infine una colonna sonora indubbiamente piacevole e che accompagna degnamente le diverse scene del film affiancata da un doppiaggio italiano che si mantiene sugli apprezzabili standard a cui la serie cinematografica ci ha ormai da anni abituati.
Cast: Si apprezzano Claudio Bisio e Cristiana Capotondi come doppiatori di Dracula l'uno (in originale Adam Sandler) e di Mavis l'altra (in originale Selena Gomez). Comunque da segnalare tra le voci originali attori del calibro di Steve Buscemi e attori "comici" quali Kathryn Hahn e Kevin James.
Commento Finale: Non del tutto disprezzabile, però il cinema è fatto anche e soprattutto di racconto: che qui praticamente non c'è, e per questo motivo, di questo terzo episodio non rimane traccia nei ricordi, al contrario dei primi due film della trilogia.
Consigliato: Sì, ma solo se avete voglia di concludere la saga e a patto che non abbiate troppe pretese.
Voto: 6-