Tema e genere: Sequel di Gnomeo e Giulietta del 2011, che propone una versione animata del più grande investigatore del mondo.
Trama: I nani da giardino Gnomeo e Giulietta reclutano il rinomato investigatore privato Sherlock Gnomo per indagare sulla misteriosa scomparsa degli altri ornamenti da giardino.
Recensione: Ahimè non è bastato scomodare William Shakespeare nel precedente capitolo, ora anche Sir Arthur Conan Doyle hanno dovuto tirare in ballo. Il film ovviamente per questo (non credereste mica che avrebbero imbastito una storia solida) ci porterà a vivere una versione all'acqua di rose dell'annosa e ormai storica battaglia tra intelletti, farcita di cliché e luoghi comuni, come ci si potrebbe in fondo attendere da una produzione di questo tipo. La storia in ogni caso scorre, con qualche apprezzabile tentativo di inserire un colpo di scena qua e là e una bellissima rappresentazione visiva della capitale britannica, ma la comicità veramente lieve non riesce a far quadrare la simpatia (se così si può chiamare) che aleggia al principio di questa operazione. Un'operazione che mostra davvero poca fantasia e voglia di rendersi originali. Un'operazione che persevera in tristi giochi di parole e in dialoghi imbarazzanti per qualsiasi cartone animato. Ad aggravare la qualità di Sherlock Gnomes, poco peggiore del suo precedente (quest'ultimo era nella media, ma con molta fatica), si aggiunge poi un problema che trova il proprio fulcro attivo nell'insopportabilità della scelta di esecuzione del doppiaggio italiano. Doppiaggio reo di affibbiare ai protagonisti del film vari dialetti (praticamente tutti e senza un senso), tramite insopportabili dialoghi sciorinati in calabrese, siciliano, pugliese e romano, calcolando poi che la versione originale aveva dalla sua la presenza di nomi forti hollywoodiani (non citarli è meglio), ma anche recuperandolo nel suo audio originario poco c'è da salvare in questo film. Una seccatura, quella del doppiaggio, che non prescinde dalla bassa fattura del lavoro in sé, ma che rende poco godibile la visione di un film animato in cui si tende ad annoiarsi e a rimanere indifferenti di fronte alle vicissitudini dei protagonisti. Anche perché semplicemente, non c'è un personaggio in Sherlock Gnomes che non vorreste ridurre in mille pezzi, anzi mille cocci, da quanto inutile e bidimensionale. Trama banale e non troppo coinvolgente che comunque si deve interpretare tenendo in considerazione il pubblico target di questo film, certamente di età molto bassa, per un lungometraggio di animazione che certamente non è disegnato per avere appeal su tutte le fasce d'età, come una produzione Pixar qualsiasi. Peccato però che, a parte un paio di scene dal livello artistico notevole, il film risulti piatto e anche poco divertente, davvero. Grande parte del problema viene dalla caratterizzazione dei personaggi e dal già citato agghiacciante doppiaggio. Ma comunque film mediocre.
Regia: Dal primo Kung Fu Panda a questo, caduta vertiginosa quella di John Stevenson.
Sceneggiatura: Linea narrativa esile e poco articolata, fatta di sagome e personaggi tagliati con l'accetta, come anche i colpi di scena in sé.
Aspetto tecnico: Poco da dire, abbastanza standard (e per fortuna).
Cast: Solo dico "perché?", Johnny Depp, James McAvoy e Emily Blunt, ma perché?
Commento Finale: Sherlock Gnomes è una di quelle operazioni realizzate senza un perché logico, a parte la voglia di divertire esclusivamente i bambini, sempre che quest'ultimi riescano a intrattenersi in riguardo. Non terribile di per sé, ma non è godibile nonostante la sua scarsa durata.
Consigliato: No, e a nessuno, anche se vederlo non è un problema, a patto di vederlo però in lingua originale.
Voto: 5
Recensione: Ahimè non è bastato scomodare William Shakespeare nel precedente capitolo, ora anche Sir Arthur Conan Doyle hanno dovuto tirare in ballo. Il film ovviamente per questo (non credereste mica che avrebbero imbastito una storia solida) ci porterà a vivere una versione all'acqua di rose dell'annosa e ormai storica battaglia tra intelletti, farcita di cliché e luoghi comuni, come ci si potrebbe in fondo attendere da una produzione di questo tipo. La storia in ogni caso scorre, con qualche apprezzabile tentativo di inserire un colpo di scena qua e là e una bellissima rappresentazione visiva della capitale britannica, ma la comicità veramente lieve non riesce a far quadrare la simpatia (se così si può chiamare) che aleggia al principio di questa operazione. Un'operazione che mostra davvero poca fantasia e voglia di rendersi originali. Un'operazione che persevera in tristi giochi di parole e in dialoghi imbarazzanti per qualsiasi cartone animato. Ad aggravare la qualità di Sherlock Gnomes, poco peggiore del suo precedente (quest'ultimo era nella media, ma con molta fatica), si aggiunge poi un problema che trova il proprio fulcro attivo nell'insopportabilità della scelta di esecuzione del doppiaggio italiano. Doppiaggio reo di affibbiare ai protagonisti del film vari dialetti (praticamente tutti e senza un senso), tramite insopportabili dialoghi sciorinati in calabrese, siciliano, pugliese e romano, calcolando poi che la versione originale aveva dalla sua la presenza di nomi forti hollywoodiani (non citarli è meglio), ma anche recuperandolo nel suo audio originario poco c'è da salvare in questo film. Una seccatura, quella del doppiaggio, che non prescinde dalla bassa fattura del lavoro in sé, ma che rende poco godibile la visione di un film animato in cui si tende ad annoiarsi e a rimanere indifferenti di fronte alle vicissitudini dei protagonisti. Anche perché semplicemente, non c'è un personaggio in Sherlock Gnomes che non vorreste ridurre in mille pezzi, anzi mille cocci, da quanto inutile e bidimensionale. Trama banale e non troppo coinvolgente che comunque si deve interpretare tenendo in considerazione il pubblico target di questo film, certamente di età molto bassa, per un lungometraggio di animazione che certamente non è disegnato per avere appeal su tutte le fasce d'età, come una produzione Pixar qualsiasi. Peccato però che, a parte un paio di scene dal livello artistico notevole, il film risulti piatto e anche poco divertente, davvero. Grande parte del problema viene dalla caratterizzazione dei personaggi e dal già citato agghiacciante doppiaggio. Ma comunque film mediocre.
Regia: Dal primo Kung Fu Panda a questo, caduta vertiginosa quella di John Stevenson.
Sceneggiatura: Linea narrativa esile e poco articolata, fatta di sagome e personaggi tagliati con l'accetta, come anche i colpi di scena in sé.
Aspetto tecnico: Poco da dire, abbastanza standard (e per fortuna).
Cast: Solo dico "perché?", Johnny Depp, James McAvoy e Emily Blunt, ma perché?
Commento Finale: Sherlock Gnomes è una di quelle operazioni realizzate senza un perché logico, a parte la voglia di divertire esclusivamente i bambini, sempre che quest'ultimi riescano a intrattenersi in riguardo. Non terribile di per sé, ma non è godibile nonostante la sua scarsa durata.
Consigliato: No, e a nessuno, anche se vederlo non è un problema, a patto di vederlo però in lingua originale.
Voto: 5