domenica 16 giugno 2019

Geostorm (2017)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/03/2019 Qui - Geostorm (Disaster movie, Usa 2017): Facendo leva sulle politiche ambientaliste di Trump e sull'ansia da global warming (ora più attuali che mai), Dean Devlin sembra adattare The day after tomorrow di Emmerich (di cui è stato sceneggiatore) ai giorni nostri, frullandolo poi con Gravity di Cuaron per una pellicola in cui le sorti del mondo non si giocano solo sulla vecchia cara amata Terra, ma anche nello spazio a bordo di una futuristica stazione spaziale (inutile in tal senso raccontare la trama, è sempre quella). Una pellicola che quindi, più che un'opera a se stante sembra essere una scatola piena di altri film di tanti generi diversi, tutti riconoscibilissimi grazie a sequenze e/o idee visive più o meno ricalcate, e il risultato è un pastrocchio di proporzioni epiche, nel quale di tanto in tanto esplodono cose e i volti notissimi del cast (tanto ampio quanto sprecato) danno la sensazione di essere entrati nel progetto solo per lo stipendio (120 milioni di budget, recuperati miracolosamente al botteghino). Il film infatti ripesca e rimescola il peggio/meglio del genere, tentando di imitarli ma nella maniera più grossolana che si possa immaginare. Improbabile nell'antefatto, ancor più forzato nelle distopie fantascientifiche, "Geostorm" si rivela un pacco retorico di buoni sentimenti, in cui la morale dell'unione fa la forza (che sia tra fratelli o popoli poco importa) tralascia il più realistico cinismo a favore di una favoletta atta a sventare un complotto di rara prevedibilità. Le scene di distruzione convincono ma non sono sufficienti a tenere in piedi uno script incapace di generare la minima tensione, per poi giungere alla solita chiusura buonista, scontata ma soprattutto per nulla emozionante. Il cast di richiamo svolge il compitino senza colpo ferire (Gerard ButlerAbbie CornishJim SturgessEd Harris e Andy García), al servizio però di un disaster movie dalle idee fiacche (anche se l'idea che anche potendo controllare i cambiamenti climatici l'umanità riuscirebbe comunque ad incasinare le cose, perché siamo una razza di avidi e stupidi e stupidi e avidi, è anche sorprendentemente intellettuale per un film del genere) e dagli effetti speciali pregevoli (almeno in questo caso). Pur facendo buon viso a cattivo gioco, e quindi approcciando la visione nella giusta maniera come puro cinema di intrattenimento senza pretese, appare arduo salvare molto. Da Geostorm nessuno pretendeva un nuovo classico del genere catastrofico (un genere forse ormai morto? anche perché una volta i film catastrofici come questo erano considerati di pura fantasia, ma adesso con la situazione climatica del nostro pianeta non stiamo parlando proprio di fantascienza, ecco perché la prima parte del film è perfino interessante, ma dura poco), ma una catastrofe del genere ce la potevano risparmiare. Per lo meno non annoia, meglio che niente. Voto: 4