martedì 4 giugno 2019

Civiltà perduta (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2018 Qui - Civiltà perduta (Avventura, USA, 2016): E' inutile girarci intorno. The Lost City of Z, film del 2016 scritto e diretto da James Gray (I padroni della notte e C'era una volta a New York), è un film a basso budget, perciò più giusto considerarlo (nonostante sia stato salutato dalla critica come un film di grande appeal) un film per la televisione (un film di impianto classicissimo). Tant'è che non ti coinvolge mai, neppure nelle scene più "selvagge". Purtroppo il problema è proprio questo, l'assenza di ogni coinvolgimento, storia sulla carta molto interessante (quella un uomo che, in cerca di un'occasione di riscatto e rilancio, sullo sfondo di un impero inglese che già si avvia al tramonto ma che conserva tutta la sua rigidità di classi e meccanismi di carriera, finisce per appassionarsi a una ricerca così totalizzante da diventare un'ossessione), ma affrontata in modo approssimativo, con scene troppo scollegate (si decide di partire e via, eccoci nella foresta, siamo nella foresta dopo mesi di permanenza ed eccoci in un lampo a casa) e quelle ambientate in Sud America ai confini del ridicolo. Il regista infatti si concentra in modo implacabile sugli aspetti più noiosi e pericolosi dei viaggi, della loro sofferenza oppure ritorna a Londra proponendo dei snervanti cliché razzisti e sessisti. Certo, notevole è la fotografia e ineccepibile l'aspetto tecnico, ma proprio per questo (per le aspettative tradite, per i pregiudizi del racconto e per lo scarso coinvolgimento dello stesso) che l'impatto complessivo lasci parecchio a desiderare, d'altronde la lunga durata non fa che amplificare i difetti della pellicola che, basata sul libro Z la città perduta di David Grann che ripercorre appunto la storia vera dell'esploratore britannico Percy Fawcett, intento nella ricerca di una antica città perduta in Amazzonia e scomparso nel 1925 assieme al figlio, di drammatico ha poco, che nulla ha di avventuroso e che di noioso ha tanto. E quindi, anche se ritengo comunque la prova degli attori vicina alla media (da un comunque esagerato Charlie Hunnam ad un ambiguo Robert Pattinson, da un irritante Angus MacFadyen ad una quasi inutile Sienna Miller, non dimenticando uno sprecato Tom Holland) da sconsigliare è questo film, perché in fin dei conti qui l'unico che si è perso è il regista, perché questo film è il risultato pigro di ricreare una scoperta emozionante. Voto: 5+