Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/10/2018 Qui - The Foreigner (Azione, Gran Bretagna, Cina, 2017): Diciamolo subito, l'ultimo lungometraggio del regista (Martin Campbell) di due episodi della serie 007 (GoldenEye, proprio con Pierce Brosnan, e Casino Royale) è tutto fuorché originale. La storia (stravista e adattata dal romanzo del 1992 The Chinaman scritto da Stephen Leather): padre distrutto dal dolore per la tragica perdita della figlia giura vendetta contro i suoi assassini. In questo caso i membri del redivivo Esercito Repubblicano Irlandese, artefici di un sanguinoso attacco terroristico. Fin qui, comunque, nulla di male. Essendo il suddetto padre Jackie Chan, una buona dose di pugni, calci volanti e voli giù da tetti e trombe di scale era assicurata. Le sequenze di fuga e lotta, pur realistiche ed efficacemente girate, sono però molto poche. Gran parte della trama è invece dedicata agli scarsamente ispirati intrighi politici che ruotano attorno a Liam Hennessy/Pierce Brosnan. L'ex Bond interpreta un infedele, che si scoprirà a sua volta "cornuto e mazziato", vice Primo Ministro dell'Irlanda del Nord. Gli intrecci, amorosi e non, tra la figura del politico e i terroristi dell'IRA, in teoria contraltare "di scrittura" alle mazzate action citate sopra, non tengono viva l'attenzione dello spettatore, risultando nel complesso improbabili e tirati via. Neanche i comprimari, con poche scene a disposizione per costruire un personaggio tridimensionale, sono interessanti, men che meno carismatici. Peccato, quindi, che l'autore del grandioso rilancio di James Bond con Daniel Craig non abbia potuto contare su uno sceneggiatore (perché la suddetta sceneggiatura presenta elementi inverosimili e poco credibili nonché banali) ed un cast all'altezza delle proprie capacità, e della star del suo film. Certo, l'ultima mezz'ora diverte grazie al ritmo che aumenta di intensità, permettendo alla pellicola di risultare alla fine della visione un gradevole thriller, ma poiché essa non aggiunge niente di originale al suo genere e perde l'opportunità di denunciare un aspetto sociale/politico, oltre al terrorismo in generale e legato maggiormente all'arcipelago Britannico, che raramente è stato trattato in maniera soddisfacente, le perplessità rimangono. Voto: 5,5