lunedì 24 giugno 2019

E' solo l'inizio (2017)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 03/01/2019 Qui - Just Getting Started, in Italia intitolato E' solo l'inizio (il titolo originale doveva essere però Villa Capri) è certamente un film piacevole, un film a tema natalizio non malaccio, tuttavia il suddetto, scritto e diretto da Ron Shelton, ex giocatore di baseball statunitense, noto per aver diretto prevalentemente lungometraggi a tematica sportiva, non per caso fu candidato all'Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale nel 1989 di Bull Durham: Un gioco a tre mani (film che rappresentava per lui l'esordio assoluto), è anche un film abbastanza mediocre, nonché leggermente "sbagliato". Questo film del 2017 infatti, anche se non fosse stato strutturato come un film prettamente natalizio (cosa che in verità è solo perché ambientato in quel periodo), sarebbe ugualmente risultato un film realizzato male. Si perché E' solo l'inizio (film che segna l'ultima apparizione dell'attrice Glenne Headly, morta l'8 giugno 2017), action comedy dal sapore natalizio interpretato da un cast ragguardevole, che vede Morgan Freeman nei panni dell'ospite attento e premuroso verso i propri ospiti, e Tommy Lee Jones in quelli di un ex militare ora imprenditore, nonché amante delle arti, e di Rene Russo nei panni della terza "incomoda", che difatti racconta di un direttore di un lussuoso resort a Palm Springs (Villa Capri), dal passato misterioso che non solo deve stare attento alla sua incolumità ma che deve fare i conti con Leo, ospite appena arrivato al residence, che sta catturando le attenzioni della bella Suzie (che lì si trova anche per altri motivi), lascia parecchio a desiderare.
Giacché l'azione, che si svolge appunto a Palm Springs, scenario suggestivo desertico californiano, dove un clima più che mite rende la neve sugli alberi e le decorazioni natalizie particolarmente artificiose, a parte rari casi in cui efficaci e divertenti sono certi dialoghi e situazioni, non convince pienamente, non riuscendo per questo a coinvolgere e divertire più di tanto. Perché certo, pur con toni lievi e divertiti (che nella caratterizzazione dei personaggi in taluni casi rischia la macchietta), il film tocca tematiche importanti come la ricerca della felicità, la solidarietà nel far fronte ai pericoli che possano ledere la comunità e l'importanza di assicurare alla giustizia i malavitosi, perché certo, il cast fa quello che può (il loro minimo è comunque utile), perché certo, il film ha la capacità di non scadere mai nella volgarità gratuita (e neppure nel moralismo da "baraccone"), ma la poca originalità dello script, dopotutto alcuni aspetti della trama non sono nuovi, anzi, addirittura alcuni sono anche leggermente assurdi, non aiuta alla riuscita del film, un film non sconsigliabile ma da cui ci si aspettava di più, anche perché il Natale è solo un tema accessorio all'interno del film. E quindi nonostante la buona volontà bisogna giudicare non del tutto riuscito questo film, un film che lascia l'amaro in bocca, che si permette il lusso di non sfruttare pienamente gli attori, che non riesce sufficientemente a farsi apprezzare, anzi. Voto: 5