sabato 29 dicembre 2018

Best of me (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/05/2016 Qui - Pochi scrittori hanno visto trasporre con tanta regolarità i loro romanzi al cinema, Nicholas Sparks può vantare questo primato, curioso poi come in La risposta è nelle stelle, anche in The Best of Me: Il meglio di me (The Best of Me, 2014) diretto da Michael Hoffman e tratto dal suo romanzo omonimo (andato in onda in prima visione su canale5 il 19 aprile), il confronto fra le generazioni e il raffronto fra passato e presente creano la mappa emozionale da seguire per i più giovani, tanto i protagonisti della storia quanto gli spettatori. Le sue storie ho imparato a capire combinano sapientemente artificio e intreccio puramente letterari con elementi molto quotidiani che, al contrario dei primi, sono anche molto condivisibili. I due protagonisti di Il meglio di me hanno avuto una relazione importante ai tempi del liceo e il racconto inizia quando entrambi concludono il loro rapporto, dando vita a due storie dislocate nel tempo, quella dei due giovani amanti vent'anni prima e quella attuale, dove gli ex amanti sono infelici, perché non hanno realizzato la vita che sognavano. Nel 1992 infatti, Amanda (Liana Liberato, veramente troppo ingenua) e Dawson (Luke Bracey, non proprio adatto nel ruolo secondo me) si innamorano e vivono una grande storia d’amore nonostante le differenze sociali: Amanda appartiene alla ricca borghesia mentre Dawson vive ai margini della città con un padre violento e tre fratelli. Dopo l'ennesimo scontro con il padre, Dawson trova ospitalità da Tuck (Gerald McRaney), un meccanico che lo accoglie come un figlio. Vent'anni dopo la vita ha preso svolte diverse per entrambi, ma Amanda (la bellissima Michelle Monaghan) e Dawson (James Marsden, non male recitativamente parlando, una curiosità: per il suo ruolo era stato inizialmente scelto il compianto Paul Walker) si ritrovano per la morte di Tuck (un caro amico di entrambi) che ha lasciato loro il suo cottage. Il ritrovarsi, sebbene abbia toni agrodolci, riaccende quell'amore che non hanno mai dimenticato, lasciando però che i due scoprano presto come il sentimento sia minacciato ancora una volta dalle forze ostili che li hanno separati due decenni prima. Dawson vorrebbe ricominciare da capo con Amanda, che però è sposata con un figlio anche se non è felice. Amanda torna a casa, ma il destino ha ancora in serbo un'altra sorpresa.
In questo film comunque più prevedibile in certi punti, meno in altri, del precedente, diventa interessante il paragone tra la vita passata e quella presente. In quella passata, i due protagonisti sono profondamente diversi di carattere, Dawson vive in una famiglia violenta, e nonostante i limiti che gli vengono imposti vuole perseguire il suo ideale di ricerca e di studio, mentre Amanda è una ragazza con tanti sogni, vitale, e toglie Dawson dalla sua solitudine, lo presenta alla propria ricca famiglia che, naturalmente, lo rifiuta, ma il loro amore continua imperterrito, trovando un riparo nella casa dell'anziano e saggio Tuck. Nella vita attuale, ciascuno dei due vive un'esistenza senza senso. Lei si è sposata con un uomo che non ama, ha perso una bambina per via della leucemia, e si ritrova con un unico figlio. Tutto questo sia chiaro non viene detto subito, perché all'inizio dell’incontro per via del testamento, i due ex amanti tengono tra di loro le distanze, come se un oscuro passato pesa sulle loro vite, avendo impedito la prosecuzione del loro amore. E tuttavia, dovendo soggiornare per qualche giorno nella vecchia casa di Tuck per fare una 'lista' di quel che devono prendere, inizia tra di loro un dialogo che via via li riavvicina a colpi di flash back. Perché hanno smesso di amarsi? Questa domanda si rincorre per quasi tutta la pellicola e crea una certa suspense, per via del confronto continuo tra la vita di un tempo e la vita attuale. Per gran parte del film, la trama regge, e anche bene. Il problema è che quando si viene a sapere il perché si erano lasciati da giovani, si rimane un po' a bocca asciutta. Non posso dire ciò che è effettivamente successo per evitare spoiler, ma onestamente a me è sembrato un movente poco credibile per interrompere un amore così grande. Chiarito il loro passato, i protagonisti riscoprono il loro amore perduto, e i vent'anni senza senso trascorsi diventano il destino che li ha portati a rinnovare il loro amore. Ma quest'amore deve fare i conti con la realtà, in particolare con quella di lei, che la lega a un marito e, soprattutto, a un sincero amore per il proprio figlio. Il film sembra riprendersi, ma poi abbiamo tre colpi di scena, l'uno accavallato all'altro, che, se sortiscono l'effetto di impressionare lo spettatore, ciò avviene con leggera fantasticheria, senza quel lavoro estetico che sappia cogliere la tipicità del dramma sentimentale dei comuni mortali. E quando la fantasticheria prevale sulla tipicità del giudizio estetico, si ha il rischio che l'arte venga meno al suo scopo, diventando semplice prestigio per soggiogare i cuori nel divertissement fine a se stesso, senza che si apra un mondo per scorgere il nostro mondo. E' un peccato, perché la regia, la scenografia, gli attori, le atmosfere e anche i dialoghi sono davvero ben fatti. Ciò che non funziona, a mio avviso, è una trama troppo miracolistica, edulcorata, e frettolosa nella fine. E' un film da vedere scena per scena, lasciando da parte la trama, perché è solo liberandolo dalla trama che possiamo davvero rapportarci a una rappresentazione lodevole delle emozioni e dei sentimenti che l'amore, così come qui viene rappresentato, è in grado di esprimere. E' un'opera sull'amore, di quello che dura nel tempo nonostante l’avverso destino, e che si trasmette di generazione in generazione, intessendo le trame di un altro destino, raccontato nelle stelle, nel quale l'umanità, se ama davvero, può vedere riflessa la propria immagine buona, splendente di una luce che su questa terra viene spesso deturpata. Film bello, romantico ma allo stesso tempo drammatico, con un finale che scena dopo scena non ti aspetti. Unica pecca il personaggio giovane di Amanda, che caratterialmente non assomiglia a quella adulta, mentre Dawson giovane non assomiglia fisicamente a quello adulto. Per gli amanti del genere. Voto: 6