mercoledì 28 agosto 2019

La solita commedia - Inferno (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/03/2016 Qui - La solita commedia - Inferno è il nuovo inutile film comico de "i soliti idioti" Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio. Non è facile recensire questo film, in quanto è veramente imbarazzante definirlo tale, per la sua evidente bruttezza e inutilità. Continua il filone di pellicole incentrate sui vizi degli italiani e in generale dell'essere umano, da Italiano Medio e Ma tu di che segno sei?La solita commedia: Inferno infatti è una parodia della vita moderna e dello stress a cui siamo sottoposti, e anche sulla religione cristiana. 2015: l'Inferno è nel caos. Una schiera di nuovi peccatori arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di Minosse. Ma l'Inferno è una struttura vecchia, antiquata: i nuovi peccatori, non trovando una giusta collocazione, si disperdono tra i gironi. I nuovi peccatori non si sentono rappresentati, non trovano posto tra i gironi infiammati e stracolmi perché le loro malefatte non sono state catalogate e previste. Ad esempio: dove possiamo mettere un hacker (sempre che sia un peccato degno dell'inferno), un tossico della tecnologia e dei devices, un consumatore internettaro di immagini porno, un salta file, uno stalker o un bestemmiatore da traffico? Lucifero perciò chiede aiuto a Dio, che decide di far tornare sulla Terra (e più precisamente in Italia) chi già una volta, a suo tempo, svolse questo compito con eccellenti risultati, Dante Alighieri, per catalogare i nuovi peccati e peccatori. Dante sceglierà come sua guida un ragazzo chiamato per l'appunto Demetrio Virgilio, il quale inizialmente crederà di essere preso in giro per via del suo cognome ma che alla fine, dopo essere stato convinto da Gesù, si deciderà ad aiutarlo. La giornata infernale dei due protagonisti si articolerà così in sei gironi ("Il bar alle otto del mattino", "Il traffico nell'ora di punta", "Il supermercato", "La pubblicità invasiva", "Il condominio" e "La movida") ed incontreranno svariati personaggi rappresentanti i vizi e i difetti della società moderna, dal molestatore di chi ha fretta al tecno incontinente, dall'adoratore della bruttezza al maniaco dell'ordine della pulizia...tutti gli uni contro gli altri in una giostra delle atrocità in cui ci si sguazza e ci si diverte. E' innegabile che questo film, più che demenziale e grottesco è profondamente e non politicamente e religiosamente corretto, ma il problema principale è che purtroppo per noi, è tutto dannatamente vero. Film che racconta vicende reali senza però mai criticare veramente, utilizzando piuttosto un occhio superficiale e non approfondendo con intelligenza certi temi sociali, rappresentando gli individui che esistono per le strade di un paese ormai pieno di idioti. L'idea e la trama è in partenza un'ottima idea, ma gli sketch (scadenti, davvero scadenti) non funzionano tanto, il duo (nonostante una discreta presenza scenica) vorrebbe criticare la società contemporanea con rimandi a personaggi dell'illustre passato, ma vengono troppo abbondantemente consumati con superficialità. Un ritratto impietoso di noi esseri umani, dalla dura lotta per la conquista del caffè alle otto del mattino, mentre un italiano medio, impreca e inveisce bloccato nel traffico o, ancora, intento a guadagnare posizioni nella fila della mitica "cassa 8" del supermercato. Una società promotrice di "consumatori di bruttezza", il vero e proprio business dei nostri tempi, come la pubblicità invasivaLe nuove tecnologie come "MessApp" (una specie di droga) che contribuisce a rendere sempre più alienati la generazione dei Non Giovani, i trentenni e i quarantenni di oggi, intrappolati in un purgatorio esistenziale caratterizzato dalla negazione, rispetto alla possibilità di affermazione come individui. Film che diventa poi, a tratti fastidioso, dove Dio è un alcolista, Gesù (una inguardabile Tea Falco) è un adolescente perditempo, la Madonna una gentile casalinga, i santi una manica di sguaiati arrivisti, Lucifero un performer spinto, Virgilio un precario rintronato e Dante un figurina da Treccani e tanti altri volgari e irritanti personaggi distorti. Non ha una colonna sonora vera e propria, non ha una seria regia, non ha una sceneggiatura, non ha degli attori degni del ruolo, non ha niente. Un film interessante, anche divertente, ma che sconsiglio. Voto: 4,5

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