Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/03/2016 Qui - Ma che bella sorpresa è un film italiano del 2015 diretto da Alessandro Genovesi. È ispirato (praticamente copiato, come è ormai consuetudine) alla commedia brasiliana del 2009, campione d'incassi, A Mulher Invisível (letteralmente La donna invisibile), il film è stato girato a Napoli, per rendere le atmosfere più simili a quelle del film originale, girato a San Paolo in Brasile. Ma che bella sorpresa racconta le vicende di Guido (Claudio Bisio), romantico sognatore e professore di letteratura al liceo, affabile e simpatico, quanto prevedibile e monotono, la cui vita va in pezzi quando la sua fidanzata, con cui convive da anni, lo lascia per un altro uomo, un maschio alfa aitante, avventuroso e straniero. Paolo (Frank Matano), un suo ex svogliato studente diventato insegnante di educazione fisica è il suo migliore amico e farà di tutto per aiutarlo ad uscire dalla crisi. La vita di Guido però sembra tornare a sorridere grazie all'incontro con Silvia (Chiara Baschetti), sua nuova vicina di casa. Silvia non è solo bellissima, ma si intende di sport, tifa per la sua stessa squadra, ama girare per casa in lingerie e apprezza tutti i piccoli romantici gesti che Guido ama fare: passeggiate in bicicletta, mazzi di fiori, tramonti... insomma, la donna perfetta! Ma la donna perfetta esiste, ma soprattutto esiste veramente Silvia? Con questo interrogativo dovranno fare i conti i nostri protagonisti, compresa la bella Giada (Valentina Lodovini), vicina di casa romantica e innamorata segretamente di Guido. Per questo, il suo unico amico scopre e allerta i genitori (interpretati dall'inedita e fulminante coppia Renato Pozzetto-Ornella Vanoni), che da Milano vanno in missione per stanare il figlio e la sua ossessione, poiché è così 'pazzo' che parla da solo al tavolo per due in una pizzeria del posto. A primo impatto il film risulta essere "semplicemente simpatico" e scorrevole, con qualche scena che fa strappare delle risate (poche a dir la verità). Detta così sembrerebbe la solita commedia all'italiana di recente confezionamento, in realtà la storia parte da un idea (non originale) che, se fosse stata sviluppata in altri termini, avrebbe potuto dar vita ad un film di tutt'altro spessore. Il film infatti (che il regista ha voluto confezionare nei termini del film "leggero" e di intrattenimento), dopo un po' annoia, perché dopo mezz'ora godibile e in effetti divertente, c'è solo un trascinarsi di gag trite e ritrite che fanno fatica a costruire un film, che quasi non è.
E' diventata una moda ambientare i film italiani a Napoli, ecco questo soprattutto, con tutto il rispetto, è già un errore, va bene la città da cartolina, va bene la finzione cinematografica, ma allora meglio non incorniciare il tutto con una colonna sonora così banale e sospendere il riferimento geografico. Non si può sempre sperare che la storia o gag, de il solito milanese trapiantato a Napoli e dei suoi genitori snob funzioni ancora. Soliti pregiudizi e cliché, "Napoli è bella ma mi hanno già ciulato due bici", il milanese ovviamente acculturato, perbene e superiore contro una bolgia di ragazzini ignoranti. Stanno stancando. Comunque, vabbé l'ambientazione, il film solo a tratti fa ridere, è un attimino noioso, specie nella parte iniziale, finché non si scopre chi è realmente Silvia, per il resto ci si riesce a concentrare abbastanza ma francamente c'è davvero poco da ridere, anzi la situazione nel complesso è piuttosto tragica. Perché tutta la storia di Ma che bella sorpresa più che vertere sul comico, verde sullo sdolcinato/amaro che di fondo ci dimostra quanto possa esser crudele la solitudine ma ancor più l’amore e quali siano le conseguenze drammatiche di un cuore spezzato. Dovrebbe far riflettere ma, con poco spirito d’iniziativa, poco umorismo schietto e diretto, battute spicciole e preconfezionate, non lo fa, snaturando così il senso stesso della pellicola, quello di un uomo che trova nel suo subconscio la donna ideale, bella, giovane, disponibile, tifosa, sensibile (certo calibrata sull'immaginario di un maschio italiano di oggi, tra Milan e Van Gogh, lingerie e buona cucina)...insomma perfetta ma che purtroppo per noi non esisterà mai. Passiamo agli attori: Claudio Bisio, che non mi è mai piaciuto come attore, non è convincente, non riesce a far ridire, a sbrogliare la matassa e a tenere a galla il film che affonda inesorabilmente, Matano invece nel suo essere vivace è l'unico che intrattiene. Ornella Vanoni e Renato Pozzetto, genitori di Guido, ce la mettono tutta per risollevare i toni ma non bastano. Si salva Valentina Lodovini (che mi piace tanto), brava, solare, simpatica e credibile, che si conferma sempre all'altezza della situazione. Bella novità anche Chiara Baschetti, una modella più che attrice, attraente e sensuale. In conclusione, divertente a volte, spassoso a volte, noioso quasi sempre, vedere una sola volta e basta. Infine, da sottolineare una bellissima frase: "Ci sono persone che hanno con altre persone delle relazioni inesistenti. Qualcun altro ha una relazione ideale con una persona che non esiste!". Voto: 6-
E' diventata una moda ambientare i film italiani a Napoli, ecco questo soprattutto, con tutto il rispetto, è già un errore, va bene la città da cartolina, va bene la finzione cinematografica, ma allora meglio non incorniciare il tutto con una colonna sonora così banale e sospendere il riferimento geografico. Non si può sempre sperare che la storia o gag, de il solito milanese trapiantato a Napoli e dei suoi genitori snob funzioni ancora. Soliti pregiudizi e cliché, "Napoli è bella ma mi hanno già ciulato due bici", il milanese ovviamente acculturato, perbene e superiore contro una bolgia di ragazzini ignoranti. Stanno stancando. Comunque, vabbé l'ambientazione, il film solo a tratti fa ridere, è un attimino noioso, specie nella parte iniziale, finché non si scopre chi è realmente Silvia, per il resto ci si riesce a concentrare abbastanza ma francamente c'è davvero poco da ridere, anzi la situazione nel complesso è piuttosto tragica. Perché tutta la storia di Ma che bella sorpresa più che vertere sul comico, verde sullo sdolcinato/amaro che di fondo ci dimostra quanto possa esser crudele la solitudine ma ancor più l’amore e quali siano le conseguenze drammatiche di un cuore spezzato. Dovrebbe far riflettere ma, con poco spirito d’iniziativa, poco umorismo schietto e diretto, battute spicciole e preconfezionate, non lo fa, snaturando così il senso stesso della pellicola, quello di un uomo che trova nel suo subconscio la donna ideale, bella, giovane, disponibile, tifosa, sensibile (certo calibrata sull'immaginario di un maschio italiano di oggi, tra Milan e Van Gogh, lingerie e buona cucina)...insomma perfetta ma che purtroppo per noi non esisterà mai. Passiamo agli attori: Claudio Bisio, che non mi è mai piaciuto come attore, non è convincente, non riesce a far ridire, a sbrogliare la matassa e a tenere a galla il film che affonda inesorabilmente, Matano invece nel suo essere vivace è l'unico che intrattiene. Ornella Vanoni e Renato Pozzetto, genitori di Guido, ce la mettono tutta per risollevare i toni ma non bastano. Si salva Valentina Lodovini (che mi piace tanto), brava, solare, simpatica e credibile, che si conferma sempre all'altezza della situazione. Bella novità anche Chiara Baschetti, una modella più che attrice, attraente e sensuale. In conclusione, divertente a volte, spassoso a volte, noioso quasi sempre, vedere una sola volta e basta. Infine, da sottolineare una bellissima frase: "Ci sono persone che hanno con altre persone delle relazioni inesistenti. Qualcun altro ha una relazione ideale con una persona che non esiste!". Voto: 6-
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