domenica 20 gennaio 2019

Joe (2013)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2016 Qui - Joe è un drammatico, crudo e violento film del 2013 (adattamento dell'omonimo romanzo scritto da Larry Brown) e con protagonisti Nicolas Cage e Tye Sheridan (vincitore del Premio Marcello Mastroianni a Venezia per la sua interpretazione). Il film è un moderno dramma metaforico che ruota intorno alla vita drammatica di un ragazzo che cerca di riscattarsi e trova in Joe la propria via per il riscatto, in un'America violenta priva di legge. Joe Ransom, infatti, un ex pregiudicato, che si tiene a fatica fuori dai guai lavorando nei boschi avvelenando e tagliando alberi, incontra Gary, un giovane disagiato con padre alcolista e violento, che cerca da lui un posto di lavoro e fin da subito entra nelle sue grazie. I due cresceranno insieme in una sorte di legame padre/figlio, cercando di costruirsi una vita migliore, cosa resa assai difficile da conoscenze pericolose. Joe è un film semplice, non ha una sceneggiatura originale e innovativa e non decolla mai sul serio, narra di un uomo e di un ragazzo che  ambiscono ad un futuro più roseo, lavorando onestamente e vivendo nella legalità e nei buoni principi (non sempre almeno). Ma si discosta dai soliti film narranti di un paese ricco e meta di quel sogno americano rincorso in tante altre pellicole, in Joe il sogno è riuscire a vivere dignitosamente, mangiando tutti i giorni e riuscendosi magari a comprare un pick up scassato per potersi muovere liberamente.

Il regista dipinge un'America rurale schiava dei vizi: l'alcool, le donne le sigarette e i cani, dove la gente non passeggia ma bazzica e dove le questioni personali si risolvono da se. Nell'età contemporanea sembra un film ambientato in un'altra epoca, estraneo a quel luccicante affresco metropolitano che spesso ci ritroviamo davanti sul grande schermo. Ma al tempo spesso la pellicola si discosta da quei canoni obbligatori per suscitare un qualche interesse, non appassiona lo spettatore con una trama non certo sconosciuta e presto si assopisce. Non prende l'insufficienza grazie all'esemplare prova di Nicolas Cage, uscito finalmente dai suoi ultimi personaggi senz'anima che ne avevano fatto perdere traccia nel cinema che conta. Un film con scene molto forti, dense di carica emotiva, personaggi cupi e ben delineati, e un'atmosfera sempre molto tesa, che sfocia in un finale drammatico di strabiliante tensione. Da vedere. Voto: 6+

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