venerdì 28 dicembre 2018

Latin Lover (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/05/2016 Qui - Latin Lover è una garbata commedia tutta italiana, quasi tutta al femminile del 2015. Il film diretto (con mano ferma e senza sbavature o lungaggini) da Cristina Comencini (che firma anche soggetto e sceneggiatura della storia), verrà ricordato soprattutto per essere stata l'ultima (accettabile, discreta) interpretazione dell'indimenticabile Virna Lisi, morta pochi mesi dopo la fine delle riprese. La Comencini ispirata dal padre (da una vena auto-biografica) e dalla tradizione cinematografica italiana ne fa quasi un elogio, in quanto con Saverio Crispo ne riassume le sue peculiarità. Difatti Saverio (interpretato da Francesco Scianna) riassume nella sua carriera 20-30 anni di storia di quel cinema italiano e di quei suoi attori nati nel secondo dopoguerra: dai musical alle commedie degli anni '60, al cinema francese e svedese d'essai, passando per le pellicole politiche impegnate degli anni '70, fino agli spaghetti-western. C’è un finto Il Sorpasso, un finto spaghetti western, un finto La classe operaia va in paradiso, un finto Brancaleone e via dicendo, Crispo sembra riassumere principalmente Gassman, Mastroianni e Volontè. E come un classico divo, anche Saverio ha vissuto le sue esperienze da rotocalco, cambiando mogli ed amanti come si cambiano i calzini e avendo la ventura di mettere al mondo una figlia femmina per ognuna delle sue donne, a ciascuna delle quali conferisce un nome che comincia con la "esse". Ed eccole qui ora le sue figlie nel giorno del decennale della sua morte nel paese natale in Puglia: ognuna diversa non solo per nazionalità, ma anche per interessi, per personalità e atteggiamento nei confronti di un padre che (asseconda delle situazioni di lavoro e del rapporto con l'allora compagna) poteva essere più affettuoso e genitoriale o più distante ed egocentrico. Ed ecco anche due delle mogli residue, entrambe ex-attrici, che fra di loro (nonostante l'imbarazzo e la gelosia iniziali per l'uomo conteso) si ritrovano più facilmente complici perché affratellate dai suoi tradimenti continui.
Quindi c'è la prima moglie Rita (la bravissima Virna Lisi) con la primogenita Susanna (la simpaticissima Angela Finocchiaro), dalla Spagna arriva la seconda moglie Ramona (Marisa Paredes) con la figlia Segunda (Candela Peña), dalla Francia sopraggiunge la seconda figlia di Saverio, frutto di una scappatella con una costumista, Stephanie (stavolta non malissimo Valeria Bruni Tedeschi), dalla Svezia ecco la più piccola, Solveig (la bellissima e sensuale Pihla Viitala) e infine pure la figlia americana, Shelley (Nadeah Miranda). Eccole tutte partecipare alle celebrazioni organizzate per l'evento non senza la tema che possa succedere qualcosa di "sconcio", qualcosa che rovini l'idillio e la memoria del loro Saverio. Ma ovviamente qualcosa non andrà come sperato, e non mancheranno sorprese. Latin Lover è una commedia sentimentale ben fatta, ritmata e appassionante. Un film su un uomo che non si vede mai (Scianna, perfetto e iconico nella sua  parte), salvo nelle immagini di repertorio e poi nella fantasia finale, ma interpretato da tante ottime donne-attrici, che riescono a trasmettere la complessità di un rapporto familiare e di come le loro vite ne siano state condizionate. Un film gradevole, simpatico, sincero. Gli attori sono bravi e credibili. Si sorride, qualche volta si ride ma con educazione e senza volgarità. Un film valido che riconcilia con un caratteristico linguaggio italiano che, troppo spesso, improbabili eredi riducono invece a mera elencazione di barzellette, o a rappresentazione di situazioni cervellotiche e incomprensibili ai più. Voto: 6-

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