venerdì 28 dicembre 2018

Air: I custodi del risveglio (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/05/2016 Qui - Air: I custodi del risveglio è un Bmovie di fantascienza post-apocalittica co-prodotto da Robert Kirkman, creatore della fortunata saga "The Walking Dead", da cui infatti porta l'attore Norman Reedus. Come quasi tutti i film a tema post-apocalisse girati disponendo di un budget risicato, anche 'Air' (del 2015) cerca di giustificare la comprensibile assenza di effetti speciali limitando il set a disposizione dei personaggi e il loro conseguente raggio d'azione. Nel caso in questione, i due protagonisti, i tecnici Cartwright (Djimon Hounsou, ex 'Gladiatore') e Baur (il "veterano" dell'Armageddon Norman Reedus, alias il mitico Daryl di TWD) sono confinati all'interno di un claustrofobico bunker sotterraneo in compagnia dei "dormienti", un gruppo di luminari selezionati dal governo per ripopolare la Terra alla fine dell'olocausto nucleare. Un'ottima trovata sicuramente dato che la pellicola girata all'interno di 3-4 stanze e un paio di corridoi, senza effetti speciali ingombranti e CGI, si concentra sugli attori, tutti i riflettori sono puntati su loro due, il loro umore, le loro espressioni, le parole e i silenzi.
Peccato però che la trama di "Air" tende secondo me a perdersi un po' per strada, giocando a creare un senso di aspettativa spropositata che che viene malamente ripagato. Tutto il film infatti si incentra su questa coppia di scienziati, il loro vivere insieme per un tempo indeterminato, risvegliarsi per un giorno una volta ogni sei mesi e confrontarsi, sempre le stesse procedure, la stessa fastidiosa routine con la speranza che la lancetta della radioattività arrivi a zero. Chi guarderà questo film quindi non deve aspettarsi esplosioni, inseguimenti, astronavi o alieni, la fantascienza che si tratta racconta dell'autodistruzione dell'umanità e un voglia di ricominciare senza sapere se sia possibile farlo. In conclusione discreto film, comunque ben girato e con bravi attori, uniche note negative, alcune scene "ad alta tensione" abbastanza forzate, la sceneggiatura che conta troppi passaggi incongruenti e il finale un po' telefonato e sdolcinato. Voto: 5,5

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