sabato 29 dicembre 2018

Parigi a tutti i costi (2013)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/05/2016 Qui - Parigi a tutti i costi (Paris à tout prix) è una esotica (come Ritorno al Marigold Hotel) e divertente commedia francese scritta, diretta e interpretata dalla regista italo-tunisina Reem Kherici, distribuita in Francia e in Belgio nel 2013. In Italia fruibile grazie a Sky Cinema. Maya è una bella e giovane stilista di un'importante maison d'alta moda francese di origine marocchina, che vive a Parigi da 20 anni. Maya sta finalmente per avere un avanzamento di carriera, prossima a ottenere il posto di prima stilista, ma dopo una serata fashion trascorsa in discoteca con le amiche, e in seguito a un semplice controllo da parte della polizia, emerge che il suo permesso di soggiorno è scaduto da più di un anno. Nel giro di 24 ore viene quindi espulsa e rimpatriata in Marocco. Per lei perfettamente integrata nello stile, nei modi occidentali (con annesse scarpe e accessori), di fronte allo choc di una cultura diversa e a cui non è più abituata, farà di tutto per ritornare nella sua amata Parigi. In Marocco, catapultata nel bel mezzo del deserto marocchino nel suo paese d'origine a MarrackechMaya, si scontrerà con le tradizioni e la cultura del paese che avrebbe voluto lasciarsi alle spalle,  ritrovando un paese e una famiglia che voleva dimenticare. Tra pregiudizi e tradizioni culturali a cui non è più abituata il ritorno a casa sarà per lei difficile e traumatico. Abituata infatti a Parigi, l'incontro/scontro con le sue origini, creeranno situazioni paradossali e comiche, ma allo stesso tempo le riserveranno delle sorprese del tutto inaspettate. Maya, ritroverà suo malgrado la sua famiglia che la rimprovera di non aver ricevuto più notizie da anni. Tuttavia, malgrado le difficoltà, l'incontro con le sue origini le faranno riscoprire l'amore per la sua famiglia.
Certamente la trama della pellicola non è poi così originale però grazie all'atmosfera comunque gioiosa e divertita del film, tutto fila senza grossi grattacapi, sicuramente il livello non è altissimo ma grazie a tante piccole e divertenti gag, soprattutto del fratello di lei, ma anche del fidanzato (un po' clown e giocherellone) della sua migliore amica il film risulta piacevole e gradevole. Indubbiamente ed ovviamente non mancano i soliti sentimentalismi tra lei e il padre, da sempre contrario alle scelte di lei che dalla morte della madre è rimasta segnata nel profondo, il solito romantico e prevedibile finale e le solite situazioni di scontro al lavoro tra due amiche-nemiche per un posto permanente. Senza dimenticare i problemi, diversi modi di due culture complementari ma concettualmente, spiritualmente e totalmente diversi nei modi, nella lingua e nelle radicate e anti-conformiste tradizioni secolari e abbondantemente arcaiche che i paesi mussulmani si portano dietro. Non è mica una colpa ma certe volte si esagera. Insomma, in definitiva, un film in parte originale, che tratta il tema dell'immigrazione, dell'integrazione e della libertà in modo simpatico e non troppo serio, senza essere ne troppo volgare, complicata, ne troppo stupida ma semplice. Consigliato a tutti, più forse alle donne dato che si parla di moda, di vestiti, d'amore e romanticismo. Voto: 6-