giovedì 10 gennaio 2019

Fuga in tacchi a spillo (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/03/2016 QuiFuga in tacchi a spillo (Hot Pursuit) è un film del 2015, con protagoniste Reese Witherspoon e Sofía Vergara. Cresciuta sul sedile posteriore di una macchina della polizia, Rose Cooper è diventata un'agente tutta d'un pezzo portata a combinar guai dal suo eccesso di zelo. Lei, sempre ligia nel rispetto delle regole, impermeabile (suo malgrado) al fidanzamento, è nota nella sua stazione di polizia dopo un colpo partito nei confronti del figlio del sindaco, da qui il termine "cooperata". Confinata per anni ad archiviare le prove in un bugigattolo della centrale, ottiene finalmente l'incarico di uscire per scortare a Dallas la moglie di un pentito del clan di Cortèz, boss del narcotraffico. Presto, la piccoletta e rigida (un po' ottusa poliziotta) Cooper e la slanciata signora Riva, una scoppiettante vedova, tutta curve e diamanti in valigia, si ritroveranno ad essere le uniche sopravvissute ad un'imboscata: una strana coppia in fuga dai proiettili e in perenne battibecco reciproco, un viaggio attraverso il Texas, a braccarle, poliziotti corrotti e spietati killer a pagamento, trovandosi così coinvolte in una storia molto complicata e pericolosa. Ma quando i ciak sbagliati riproposti sui titoli di coda sono la sequenza forse più divertente del film, non ci vuole un tesserino da detective per capire che c'è qualcosa che non va.
L'idea di mettere nella stessa inquadratura Reese Witherspoon e Sofia Vergara non è affatto male, ma  non si può pensare che basti a se stessa. La trama scontata si salva grazie a cliché, dialoghi irresistibili e qualche gag ben assestata, ma senza troppa convinzione. La sceneggiatura sperimenta tutte le gag prevedibili (litigi tra le ragazze, gag finto-lesbiche, variazioni sulle lingue inglese e spagnola, l'episodio in cui la poliziotta ingerisce per sbaglio cocaina e molla i freni inibitori...) senza però riuscire a far ridere di gusto. Le due attrici si buttano volentieri nella mischia, ma lo script a disposizione delle ragazze è più sottile e meno affilato dei tacchi della Vergara. Non è certo un film memorabile, nonostante la Whiterspoon poliziotta minuta e casinista e la Vergara moglie di un boss sudamericano che deve testimoniare, però si lascia guardare. Non mancano riferimenti e battute scorrette sull'altezza della Whiterspoon e sull'età della Vergara (una nana che deve scortare una gigantessa). Film sorretto dalle poppe di Sofia Vergara (e non è poco), ma anche dalle scarpe a tacco 12, da qui il titolo italiano, visto che la Whiterspoon fa la poliziotta in divisa con le scarpe quasi sempre basse. Il passo a due funziona, ma non tanto, il massimo a cui ci si può aggrappare per sorridere sono i nomignoli con i quali il personaggio della Vergara apostrofa quello della Witherspoon. Fra baci lesbici e catfight ridicoli, si arriva alla fine, che è (quasi) un vero giallo pulp e che fa risalire di un bel po le quotazioni di questo film, che rimane sì una frizzante, ironica e divertente commedia ma che finisce per essere il solito road-movie americano, stupidino, casinista, irriverente e divertente, ma soprattutto insipido e scarno, senza senso e con il solito finale stucchevole, amorevole e scontato. Da vedere e dimenticare. Voto: 6-

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