domenica 6 gennaio 2019

Amori elementari (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/02/2016 Qui - La bella Cristiana Capotondi è la protagonista di una commedia (del 2014) che racconta una delicata eta' di passaggio, il delicato passaggio dalle scuole elementari alle medie, tra amicizie, delusioni, tradimenti e primi approcci sentimentali, Amori elementari. In un piccolo paese delle Dolomiti un gruppo di bambini, stanno vivendo il loro "tempo delle mele" tra amori, promesse, incantesimi, fughe, tradimenti, litigi e riconciliazioni, e sono uniti dalla passione per lo sport. Matilda e' innamorata di Tobia sin dalla terza elementare, Katerina e Aleksey, entrambi di origini russe, sono inseparabili. Anche Ajit e' innamorato, di Matilda, ma lo ha confessato soltanto al suo amico immaginario. L'arrivo di una nuova bambina, la carismatica Agata, e un viaggio in Russia scatenerà nuove infatuazioni, tradimenti e litigi. Questa storia pone in primo piano i sentimenti di alcuni ragazzini che sono ancora dei bambini e che con tutta l'innocenza e l'entusiasmo, nonché la spontaneità propria dell'età, si "avventurano" verso delle relazioni, o più semplicemente delle simpatie, che determineranno nella loro ancor breve esistenza delusione o felicità.

Il tema in sé della pellicola è senza alcun dubbio all'insegna della tenerezza e della spensieratezza ma il regista per quanto abbia cercato di fare del suo meglio, rivela parecchi limiti: la sua storia, del tutto plausibile, diventa poi, assurda e quanto mai inverosimile e dunque poco credibile e di difficile accettazione. Una "favoletta", come se fosse quasi una vicenda da cartone animato, in cui predomina fortemente la fantasia allo stato più puro ma che riesce difficile da inserire sul piano della realtà. Se il regista avesse mantenuto un benché minimo cenno di razionalità, forse il suo intento di raccontare gli adolescenti e la loro spensierata età sarebbe andato a buon fine. Così facendo egli ha notevolmente distrutto la riuscita della sua pellicola relegandola ad un'opera inconsistente nel contenuto e nel suo valore in generale. Tutti i bambini in generale, risultano credibili anche perché in pratica interpretano il proprio ruolo naturale e quotidiano, sebbene non spicchino in bravura ma ricadano molto spesso nello scimmiottamento dei propri gesti. In conclusione, film assurdo, scarso e prevedibile. Voto: 5,5

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