Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/05/2016 Qui - Tempo instabile con probabili schiarite è un film del 2015 in cui si racconta di due amici di lunga data (Lillo Petrolo e Luca Zingaretti) i quali lavorano insieme da molti anni nella medesima azienda (che produce divani) e che, quando un giorno scoprono per caso che nei terreni della ditta c'è un giacimento di petrolio, i due sconvolgono le proprie vite, mostrando il loro lato egoista, avido e meschino, arrivando anche a compromettere seriamente la propria amicizia sino, ovviamente, al rappacificamento finale. Questa pellicola girata da Marco Pontecorvo, figlio del grande Gillo, è una commedia assai leggera ma nel complesso piacevole e la sua riuscita si basa tutta sulle figure dei due interpreti principali, Lillo e Zingaretti appunto, che danno vita a due personaggi simpatici, diretti, molto alla mano nonché complici tra loro. La trama ovviamente risulta un poco irreale per come avvengono e si susseguono le vicende, ma sicuramente essa funge solo da pretesto al regista al fine di creare una commedia fresca, divertente e senza alcuna pretesa. Quello che rende piacevole tutto il contesto, del resto, è anche l'intero ambiente circostante, cioè il paese stesso in cui si svolgono i fatti che è abitato da particolari individui, una sorta quasi di "macchiette", che ben si armonizzano con i due personaggi principali ed, anzi, danno loro l'opportunità di esprimere al meglio il proprio ruolo. Ma soprattutto mi è piaciuto assai (davvero tanto) la scelta del regista di far esprimere la parte emotiva del figlio adolescente alla bella animazione manga, l'elemento forse più bello e innovativo di tutto il film. Il ritmo c'è, il cast quindi non è male, anche se non proprio assortito benissimo, poiché un'ora e mezza di accenti romagnoleschi (romagnolo blando, inflessione romanesca, con punte incomprensibili ogni tanto di lombardo e di veneto) in bocca a Lillo Petrolo e Luca Zingaretti sono, se non fastidiosi, quantomeno palesemente fasulli. Fra gli altri interpreti spicca la presenza dell'americano John Turturro, che come nel coevo Mia madre (con Moretti) sfrutta le sue origini per recitare un po' in italiano e un po' in inglese, risultando invece fastidioso. Insomma, a parte qualche piccolo problema questo film è ideale come scaccia pensieri. Voto: 6-
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