sabato 22 dicembre 2018

Il superpoliziotto del supermercato 2 (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 09/04/2016 QuiIl superpoliziotto del supermercato 2 (Paul Blart: Mall Cop 2) è una commedia del 2015 diretta da Andy Fickman che succede a Steve Carr, sequel del film Il superpoliziotto del supermercato del 2009, record d'incassi in America. Dopo 6 anni è quindi tornata la comicità oversize di Kevin James che nel primo capitolo, senza dubbio il migliore, in quanto era una novità, una cosa nuova, qualcosa di diverso dal solito, mi aveva fatto divertire, in questo secondo capitolo sembra leggermente riciclarsi, ma soprattutto non convince, anche se nonostante evidenti piccoli problemi, riesce a intrattenere, il ritmo è veloce, pochissime le pause. Effettivamente però, nonostante io sia di parte, questa è una commedia alquanto stupida e demenziale, forse leggermente patetica ma che non eccede mai nei limiti, in tutti i sensi. Il film uscito in America esattamente 1 anno fa, sembra sia passato inosservato tra i cinema italiani e forse nessuno l'ha visto ma grazie a Sky (dopo essere passato su Primafila) ho avuto l'occasione di vederlo. Comunque per chi non conosce la trama, ecco chi è il protagonista e di cosa tratta il film, che per chi non l'ha ancora capito è una guardia di sicurezza di un centro commerciale. Dopo aver sgominato una banda di ladri e finalmente trovato l'anima gemella finalmente tutto si era sistemato o quasi, perché dopo solo sei giorni di matrimonio, come vediamo all'inizio del film, divorzia dalla moglie, che molto probabilmente l'ha sposato solo perché gli ha salvata la vita nel precedente rapimento. Non mancasse l'aver perso la moglie, in modo abbastanza rocambolesco perde la madre a causa di un furgone del latte che la investe mentre prende il giornale. Sembra che la vita di Paul Blart sia quindi destinata ad andare a rotoli. Per fortuna ha sua figlia e quando riceve una lettera d'invito a Las Vegas per partecipare alla convention annuale degli agenti di sicurezza, Paul capisce che il destino ha in serbo per lui qualcosa.
La spassosa guardia di sicurezza Paul Blart (ovviamente interpretata Kevin James, senza infamia e senza lode la sua prova) ha di nuovo a che fare con dei curiosi lestofanti anche in questo caso. Si perché mentre partecipa a Las Vegas, ad una specie di Expo, una convention (molto bistrattata) sulle Guardie di Sicurezza con la figlia adolescente Maya, scopre involontariamente un piano per una clamorosa rapina all'interno dell'hotel immenso di Las Vegas, toccherà a lui quindi arrestare i criminali con i suoi ingegnosi, astuti in parte demenziali metodi. Come detto, si fa accompagnare in questo (apparentemente) tranquillo viaggio, dalla figlia adolescente Maya (non la classica ragazza bella, svampita e viziata, anzi, bruttina ma tremendamente simpatica nonché astuta e tanto intelligente). Quest'ultima è prossima a partire per il college e dunque si tratta di una "trasferta" premio per lei, la possibilità di stare ancora per un po' vicino all'adorato, eroico papà che quando scoprirà la verità ne rimarrà deluso. Proprio durante la convention, lui sempre vigile e sempre attento, involontario testimone di una rapina nella città del peccato dove il crimine non dorme mai, sarà costretto a entrare in azione per acciuffare i criminali con ogni mezzo, come quello che usa sempre nel suo vecchio supermercato, ne sfrutterà uno avanzato in questa esilarante caccia. In un turbinio di gag, una ambigua e assurda storia con la direttrice, tante buffe situazioni (alcuni veramente divertenti) e un gruppo di imbarazzanti e non tanto astute guardie riuscirà a sgominare la banda che fa lo sbaglio di sottovalutare l'ingombrante Paul.
Merito del film sta nella comicità di James che 6 anni fa quando uscì il primo fu il lancio della sua carriera tanto che il film fu campione d'incassi. In questo secondo probabilmente, la sua comicità è sembrata troppa forzata, in America ha avuto però uno strano approccio, dato che nel 2015 ha ricevuto 3 candidature ai Teen Choice Award come miglior commedia, miglior attore e miglior attrice. Neanche pochi mesi dopo la stessa pellicola riceve ben 6, ripeto 6, candidature ai Razzie Awards 2016, peggior film, peggior regista, attore protagonista, peggior coppia (James e i suoi baffi appiccicati con la colla!), peggior sceneggiatura (abbastanza inconcludente in effetti) firmata ancora da Nick Bakay insieme allo stesso James, e infine peggior prequel, remake, rip-off o sequel. Valli a capire questi americani, gli stessi che adorano Trump, e ho detto tutto. Insomma un giudizio sicuro non c'è, ma io che commedie peggiori di questa ne ho viste a bizzeffe, mi sembra tutto esagerato. Indubbiamente il film, anche se divertente ed esilarante, lascia non poco perplessi, ma comunque a parte qualche scena giustamente finta, non eccede mai nella demenzialità più sfrenata, anzi con dei personaggi buffi, alcuni ingegnosi espedienti, criminali pistoleri da strapazzo (ma veri e di carattere), il film fila liscio per 90 minuti senza problemi per tutti, nessuna scena hot, niente di volgare, la pellicola è veramente per tutta la famiglia. Non fatevi ingannare da giudizi non troppo lusinghieri, se avete un po' di tempo a disposizione guardatelo, ma non aspettatevi un granché, è pur sempre una delle più inutili commedie degli ultimi anni. In conclusione, in finale è ovviamente scontato, ma a me Kevin James mi fa ridere, non tanto, ma quel poco ogni tanto può bastare per risollevare lo spirito, poiché ridere fa bene al cuore, anche quando più che ridere ti viene solo da sorridere. Comunque per apprezzare il film vi consiglio di vedere il primo, bello e tanto simpatico. Voto: 6-

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