Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 10/05/2016 Qui - Vice è un enigmatico ed assurdo film di fantascienza del 2015 diretto da Brian A. Miller (The Prince, Officer down) ed interpretato da Bruce Willis e Thomas Jane. La pellicola, realizzata con un budget di 15 milioni di dollari, uscita direttamente in DVD, negli stati uniti d'America il 16 gennaio 2015, ha giustamente ricevuto delle critiche estremamente negative, la cui visione è assolutamente evitabile. Questo perché il film è davvero pessimo e delude praticamente in tutto. Storia scarna e strampalata, classico dilemma "sull'umanità" delle intelligenze artificiali risolto alla buona e in maniera arraffata. Julian Michaels ha progettato il resort dei resort: Vice, un luogo dove tutto è permesso e i clienti 'ricchi' possono dare sfogo alle fantasie più selvagge e perverse (quelle normalmente, e giustamente, vietate nel mondo comune) con gli abitanti artificiali del posto, esseri sintetici simili agli esseri umani. Ma un giorno un'androide (Childers) a causa di un bug viene inondata dai ricordi di tutti gli atti atroci contro di lei, e dopo aver preso coscienza di sé, fugge con l'intento di distruggere l'organizzazione. Si ritroverà così al centro dell'attenzione dei mercenari assoldati da Julian per ritrovarla e di un poliziotto, intenzionato a fermare per sempre la violenza del resort. Questo fiacco thriller sci-fi, povero nell'azione e privo di effetti speciali e nemmeno originale è veramente imbarazzante, difatti questi cyborg del tutto simili agli umani non hanno, ma soprattutto non si nota, nessuna classica caratteristica robotica, non sono indistruttibili, non corrono veloce, anzi, addirittura sappiamo che sono dei robot solo grazie all'introduzione e una spiegazione superficiale di un ingegnere del resort. Cioè per un film di fantascienza come questo (o che vorrebbe essere) ci dovrebbe essere qualche effetto speciale o almeno qualche immagine di livello che riguardi il mondo artificiale, invece niente di niente.
Praticamente il budget è stato usato per gli attori, neanche in modo adeguato in fin dei conti, tutti i personaggi sono pessimi, da Bruce Willis presidente della compagnia più importante del mondo che ha l'ufficio praticamente in un Open Space dove chiunque può entrare, al detective (uno spento Thomas Jane 'The Punisher') un classico duro e crudo (ma giusto) con tanto di stuzzicadenti in bocca. Non si salva nemmeno la classica bambolina di turno (la protagonista principale), conciata alla Brigette Bardot, che non sogna pecore elettriche ma chiese squadrate e pappagalli in gabbia, che stanca di subire ripetute violenze si congeda dalla città finta ed entra nel mondo reale, un squallidissimo mondo reale. Probabilmente sarebbe stato troppo scabroso addentrarsi nelle perversioni dei clienti, ma togliendo quel pizzico di pepe alla storia non rimane niente. Ne il classico finale, ne l'invisibile sangue, ne l'azione, risollevano un film brutto come questo. L'autore di questo film non deve avere, inoltre, un alto concetto dei mitragliatori, non perché letali, ma bensì inutili, quintali e quintali di munizioni riversate un po' dappertutto con pochi centri e molto rumore. Il film verte un po' su questo, sullo spreco delle munizioni, altri sensi non ne fornisce. Povero Bruce che ormai ha perso tutto il suo fascino se continua a fare film inutili e pessimi come questo, deludente su tutti i fronti, action, fantascienza, attori, trama e sceneggiatura. Assolutamente evitabilissimo. Voto: 5+
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