venerdì 9 novembre 2018

Italiano medio (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/01/2016 Qui - Italiano medio (2015) è una dissacrante, delirante ed esilarante commedia di Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, comico dello zoo di radio 105. Un grottesco film sulla manie degli italiani, ed è questo che da al film una certa qualità. Giulio Verme reagisce fin da piccolo all'appiattimento dei genitori sui non-valori televisivi con una preoccupazione insistente per l'educazione civica e l'ambiente, ma il suo atteggiamento integralista lo confina ad un lavoro di smistamento rifiuti, che conferma la sua "tormentosa consapevolezza del lerciume che ci circonda". Stanco di non contare niente e di non concludere mai, il cittadino modello Giulio cederà ad una tentazione banale: assumere una pasticca, fornitagli dall'amico Alfonzo, che dovrebbe aiutarlo ad usare ben più di quel 20% del proprio cervello accessibile agli esseri umani, peccato che Alfonzo gli allunghi una pillola che riduce il suo 20% a un misero 2%, trasformando il Verme in un egoista lascivo e sfrenato che pensa solo al sesso, ai vizi e al proprio tornaconto. Un italiano medio, insomma, giacché è da vent'anni che assistiamo al dominio incontrastato della televisione commerciale, riducendo al 2% il cervello della maggioranza dei cittadini della Penisola. Italiano medio è un esercizio sulle contraddizioni del nostro Paese, Macchia attinge a piene mani dal cinema di cui ha fatto infinite caricature, da Fight Club e Arancia Meccanica, a Hunger Games ed ovviamente Limitless per esprimere l'espressività del nostro tempo, volgare, corrotta, iconoclasta, isterica, lunare, come l'Italia di oggi. Docenti universitari decrepiti e vicine zoccole, Grandi Fratelli e Mastervip, calciatori e veline, complottisti e vegani, disoccupati che mendicano una password per tornare a galla e precari disposti a fare i tassisti, i piazzisti, i testimoni di guru improvvisati, e ci sono anche i guru improvvisati, le pacifiste violente e i cumenda senza scrupoli. Italiano medio è una parabola comica sulla parte trash di ognuno di noi in lotta titanica con la propria parte decorosa, una denuncia degli integralismi come delle derive qualunquiste, una galleria di mostri contemporanei e di quotidiane nefandezze, di cui ridere senza mai potersene chiamare fuori, in quanto italiani medi. Cast di non grandissimo livello, ma per la sua utilità è un film assolutamente da vedere, anche se davvero mediocre. Voto: 4,5

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