Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 07/01/2016 Qui - La foresta di ghiaccio è un film (del 2014) noir drammatico, di certo non un thriller..c'è veramente poca azione. Il film racconta un incredibile (non tanto) mistero che si sviluppa dietro l'apparente serenità di un piccolo paese alpino al confine italia-slovenia dove nel 1994 un bambino fugge da un gruppo di profughi vessati da un violento capobanda. Pietro (Domenico Diele), un giovane tecnico specializzato, arriva nella valle per riparare un guasto alla centrale elettrica in alta quota, e si trova improvvisamente di fronte ad una strana sparizione. Quando il ragazzo comprende l'origine dei segreti nascosti nel cuore della valle, le tensioni esplodono e comincia un gioco di specchi deformanti in cui nessuno è immune dal sospetto. La foresta di ghiaccio è una favola nera, giuste le atmosfere, coinvolgente la fotografia, incalzante il montaggio, funziona molto meno l'aspetto noir del racconto, perché la storia è complicata ed eccessivamente oscura, difficile da decifrare soprattutto con pochi elementi a disposizione. All'inizio noioso, poi sconnesso, alla fine estremo. Senza gli attori (Adriano Giannini e Ksenia Rappoport), il paesaggio (la protagonista vera e propria dell'intera vicenda), qualche scena efficace e il buon finale il film per me sarebbe insufficiente. Si salva, ma la storia poteva essere raccontata in un altro modo e meno moscio. Voto: 6
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