martedì 1 gennaio 2019

La preda perfetta (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/01/2016 QuiLa preda perfetta è un film del 2014, basato sul romanzo Un'altra notte a Brooklyn (A Walk Among the Tombstones) del 1992. L'investigatore privato Matt Scuder (interpretato da Liam Neeson, sempre in tiro, eccezionale, perfetto nel ruolo), è un ex poliziotto (del Dipartimento di Polizia di New York), divenuto investigatore privato senza licenza (operando al di fuori della legge). Ha lasciato la polizia a causa di uno scontro a fuoco, in cui morì una bambina. La sua esistenza è divenuta tormento interiore, c'è l'alcol e la sua lotta per uscire dall'alcolismo, che si trova però a dover risolvere un omicidio. Accetta con riluttanza di aiutare un trafficante di droga a dare la caccia agli uomini che hanno rapito e poi brutalmente e barbaramente assassinato la moglie, l'investigatore privato scopre che non si tratta della prima volta che questi uomini hanno commesso lo stesso tipo di perverso reato...né sarà l'ultima. Sul confine indecifrabile tra giusto e sbagliato, Scudder intraprende una ricerca tra vicoli e quartieri malfamati di New York (che compongono lo sfondo del film) per rintracciare i brutali killer prima che possano uccidere di nuovo.
La preda perfetta è un film drammatico, anzi a tratti melodrammatico, spingendosi spesso anche troppo sopra le righe, e abbondando in dettagli raccapriccianti e profusioni ematiche. Per fortuna i delitti più efferati restano fuori inquadratura, e Scudder-Neeson mantiene salda la centralità della scena. Un thriller che si lascia seguire ma che commette svariati passi falsi in termini di credibilità della storia e di coesione della tensione narrativa, è tutt'altro che un film impeccabile. I due "cattivi" sono sì maniaci, ma non sono dei criminali professionisti e quindi non si capisce come facciano a ottenere così tanti soldi senza ripercussioni, compiendo questi delitti efferati senza che nessuno sembri mostrare particolare interesse. Dei trafficanti con così tanti soldi, in teoria dovrebbero avere come minimo un clan e molte persone accanto e invece sembrano essere quasi soli. Ciò nonostante ha dalla sua diversi pregi che rendono il film godibile e interessante, il regista mostra una notevole cura dell'immagine (grazie anche alla fotografia nitida e crudele) e un gusto per il contrappunto ironico anche musicale (nella scena della ragazzina che attraversa la strada). Un film coinvolgente, solido e scuro, anche se il finale è un po scontato, ma doveva essere così. Concludo dicendo che per chi ama il genere thriller, lo consiglio vivamente perché ha un buon ritmo ed è un buon film, con un grande protagonista. Voto: 6

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