Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/01/2016 Qui - Paddington è un film (del 2014) tipicamente british e si basa sul personaggio della letteratura inglese per bambini creato da Michael Bond. Se pensate che sia una brutta copia di Ted, vi sbagliate di grosso, è meglio, molto meglio. Nel misterioso Perù, una famiglia di orsi coltiva da decenni il mito dell'Inghilterra, paese ospitale e di ottimi gusti, come testimoniato dalla visita dell'esploratore Montgomery e dalla sua marmellata di arance. Così, quando giunge l'ora, il piccolo orso s'imbarca, con un cappello in testa e un cartellino che chiede gentilmente che ci si prenda cura di lui. Lo trovano alla piovosa stazione londinese di Paddington, tutto solo sotto l'insegna degli oggetti smarriti, i signori Brown e i loro figli Jonathan e Judy. Con loro, Paddington trova un nome, una casa e una famiglia, ma saranno soprattutto i Brown a scoprire di aver bisogno di Paddington almeno quanto lui ha bisogno di loro. Un film che ricorda le ambientazioni e la dolcezza di Mary Poppins, che rimanda soprattutto alla scena con l'ombrello. Tra le scene più curiose, l'attore del dodicesimo dottore nella serie fantascientifica Doctor Who, Peter Capaldi, alle prese con una cabina telefonica e un gruppetto di musicisti che suonano musica latina nei posti più disparati. Il regista riesce trasformare quella che potrebbe sembrare un melenso film per bambini in un piccolo capolavoro dalle tinte pastello e tenerezza infinita, quella tenerezza che non è affettazione, non irrita, ma nasce dalle piccole cose e si fa largo nel cuore di chi lo vede.
Certamente il film, è e rimane una pellicola indirizzata soprattutto ai bambini, ma anche i più grandi rimarranno soddisfatti e sapranno apprezzare le geniali scelte di regia (i flashback a fumetto, la casa rappresentata in miniatura, un trenino dei ricordi) e si lasceranno portare indietro negli anni, provando un velo di malinconia per quelle emozioni che una volta provavano quotidianamente e che ora rivivono solo in alcuni circostanze, e la visione di "Paddington" è una di quelle. Complice della riuscita del film è l'animazione del famoso orsacchiotto, che con i suoi occhi nocciola e il suo muso dolce e impertinente è capace di provare e trasmettere una gamma di emozioni sorprendente. Un plauso va a tutti gli attori, dalla consolidata (e in strane vesti) Nicole Kidman alla Sally Hawkins, tenera e svampita madre, fino ai ragazzi. Un ottimo film, tenero ma non stucchevole, per bambini ma non banale. Bello da vedere, per l'orsetto così tenero, cosi involontariamente divertente, per le atmosfere familiari, per il lieto fine. Un film che nel suo apparire così ovattato e fiabesco, comunica dei messaggi di capitale importanza per i bambini di oggi. Il primo è il senso della famiglia, che prevale su tutto e che va sempre e comunque salvaguardata nella sua unità e nei suoi affetti, e Paddington è una celebrazione di questo. Il secondo in ordine di importanza è il senso dell'educazione e del rispetto, di cui il piccolo orsetto è veramente un'icona. Un gran bel prodotto, molto ben confezionato nell'estetica e nel contenuto. Consigliato a tutti direi, grandi e piccini. Voto: 6,5
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