Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/02/2016 Qui - Il film Ruby Red è un film tedesco del 2013, basato sul romanzo fantasy Red di Kerstin Gier, primo capitolo della Trilogia delle gemme, che a quanto si dice, sta riscuotendo un discreto successo letterario, ma il cinema è un'altra cosa, perché sinceramente questo primo film fa rabbrividire per la sua evidente stupidità. Trattare poi un'argomento serio come i viaggi del tempo in modo così superficiale è assurdo, infilarci poi un mistero strano e indecifrabile e la classica storia d'amore non fa che riciclare gli stereotipi del genere. Ma andiamo con ordine, Gwendolyn Shepherd è una sedicenne come tante altre, ma la sua famiglia nasconde un segreto che si tramanda di generazione in generazione, grazie a un particolare gene, infatti, alcuni prescelti hanno la possibilità di viaggiare attraverso il tempo. Una volta scoperta la sua vera natura, Gwendolyn si troverà costretta ad affrontare un pericoloso salto nel passato in compagnia di un amico, l'arrogante Gideon de Villieres. Un viaggio per svelare e risolvere i misteri legati alla storia della sua famiglia e di una loggia segreta. All'inizio appare come un film nuovo, coinvolgente e teso, fresco e divertente, invece alla fine è probabilmente una delle saghe fantasy più ridicole di sempre. Non c'è brivido, non c'è suspense, poco mistero, c'è irritazione e disgusto per una pellicola, troppo lunga, troppo scema, che si poteva francamente evitare di produrre. Un film senza senso, inizio sconclusionato, finale inguardabile, storia caotica con l'inserimento di personaggi che non c'entrano niente. Come se viaggiare nel tempo fosse una cosa da niente, nessuna spiegazione o informazione sulla macchina ma soprattutto una storia confusa e insensata. Tutto veramente assurdo, ed è solo l'inizio, meglio lasciar perdere. Voto: 5,5
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