giovedì 6 dicembre 2018

Mune: il guardiano della luna (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/02/2016 Qui - Mune: il guardiano della luna è un meraviglioso, poetico e fiabesco film d'animazione francese del 2015. In un mondo fantastico, Mune, piccolo fauno lunare, ha il compito di far da guardiano alla luna, occupandosi dei turni di notte e veglia dei sognatori. Un suo catastrofico errore dà però a un demone la possibilità di rubare il sole, costringendolo con l'aiuto di Sohone, custode del sole, e della fragile Cire a partire per una missione speciale che farà di lui una leggenda. La storia di Mune si svolge in un tempo sospeso tra fiaba e mito, in cui luna e sole sono oggetti magici e misteriosi trascinati per il mondo dai rispettivi guardiani, incaricati di mantenere così la necessaria armonia terrestre. Nel curriculum della cosmogonia immaginata dagli autori, si ritrova gran parte del cinema d’animazione recente, questo bellissimo film infatti, riesce nell'impresa sorprendente di bilanciare le sue tante ispirazioni (Miyazaki e il suo castello errante sono certamente tra le ispirazioni, ma il disegno di Mune è una creazione originale, che non ha debiti palesi con nessuno), contrappuntandole con qualche idea originale.
Le regole della narrativa per l'infanzia impongono, naturalmente, che un cattivo turbi l'equilibrio e che l'eroe possa intraprendere il proprio viaggio di formazione verso l'happy ending ma si rimane a bocca aperta di fronte a Mune, man mano che si fa sempre più chiaro che non è la trama a contare in questo caso, e che la vera avventura cui siamo chiamati a partecipare è un'avventura estetica, l'immersione in un poema visivo, il gioiellino che non ti aspetti. Visivamente affascinante, per fantasia, soluzione, inventiva, capacità tecnica…uno spettacolo per gli occhi. Il pianeta ideato è fantastico, così come le creature che lo popolano. Musicalmente, idem, grandi musiche per grandi immagini. La sceneggiatura è una fiaba magari non originalissima ma molto bella, potenziata dai tempi di una regia ispirata. Insomma ti aspetti il filmetto e ti trovi sta gemma. Lunare come una fiaba esotica, capace di avvicinare il mondo del sogno e del mito, Mune è una fantasia visiva ammaliante, che cattura nelle sue spire e restituisce incantati. E poco importa se la sceneggiatura ha dei buchi o fa dei salti: sono tutte figure retoriche di un discorso in cui l'umano e il razionale non hanno spazio di parola, ma solo dovere di ascolto. Sono contento di averlo visto, e lo consiglio. Se capita, guardatelo. Voto: 6,5

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