Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/09/2018 Qui - USS Indianapolis (Azione, Usa 2016): Partendo da uno dei più tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale, quello della corazzata statunitense che successivamente all'aver trasportato la prima bomba atomica via mare venne silurato dai giapponesi ed equipaggio divorato dagli squali prima dei soccorsi (addirittura il comandante fu ingiustamente processato e condannato per negligenza), il film vorrebbe parlare della brutalità di tutte le guerre, del tempo capace di risanare anche le ferite più profonde, dell'uguaglianza trasversale fra gli uomini. Peccato però che lo faccia su un impianto cinematografico raffazzonato, insufficiente sotto ogni aspetto, partendo da una sceneggiatura incapace di rendere interessante il racconto finendo a un comparto VFX che sembra abbia dimenticato gli ultimi vent'anni di sviluppo tecnologico. Sicuramente il budget a disposizione del (pessimo già attore) regista Mario Van Peebles non avrà avuto nulla a che fare con i grandi blockbuster di Hollywood, ma per realizzare un ottimo film sull'uomo e sulla sua natura violenta e pietosa non sempre sono necessari centinaia di milioni di dollari. In corner ci si poteva buttare sul citazionismo spinto, su un omaggio in piena regola al cinema anni '80, invece rimane soltanto la retorica. Il confronto con film simili (es. Pearl Harbour, U-571, K-19, ecc.) è quindi impietoso, perché questo è quasi certamente il più brutto film di guerra di sempre, e attenzione, perché Nicolas Cage qui, così tanto male non è affatto, anzi, peggio fanno i comprimari. Voto: 3,5