Post pubblicato su Pietro Saba World il 26/02/2019 Qui - Mai come quest'anno è stato difficile trovare un film che spiccasse su tutti gli altri, mai come quest'anno è stato difficile pronosticare i vincitori, mai come quest'anno è stato reso evidente come per comprendere meglio e/o qualcosa sui film candidati quest'anno bisognasse vedere il suddetto film, ma purtroppo al cinema non posso andare, ed anche se potessi non facilissimo è vedere tutti i film, giacché non tutti sono in programmazione prima della cerimonia ufficiale, e infatti non ho potuto fare altro che pronosticare a simpatia o a conoscenza, e realisticamente sulle mie doti di appassionato non proprio eccellenti, ed il risultato si è visto, su 24 ne ho azzeccati soltanto 8. Eppure su questi numeri bisogna puntualizzare su un dato importante, ancor peggio dell'anno scorso (qui tutto il mio resoconto) difatti, come a ribadire che le idee sono parecchie confuse, o più semplicemente non c'è stato il Film dell'anno, una dispersione di premi c'è nuovamente stata. E in tal senso le polemiche divampano, anche perché non solo le previsioni sono state completamente stravolte (le candidature a volte sono un'arma a doppio taglio), ma purtroppo ha preso il sopravvento il politicamente corretto (e non solo in tema razziale), seppur in questo caso niente di clamoroso (a parte in un caso specifico), perché sembrerebbero (almeno secondo critici e quant'altro) giusti riconoscimenti a pellicole davvero belle ed interessanti. Però, c'è un però, in una cerimonia abbastanza banale e monotona (a parte l'eccezionale introduzione iniziale), per la prima volta dacché mi ricordi senza un conduttore ufficiale, ma comunque paradossalmente migliore della precedente (senza gag e sketch ridicoli, e battute imbarazzanti) tante sono state le sorprese in positivo ma tante anche in negativo. Su tutti l'assurdo premio Oscar agli effetti visivi rifilato quasi senza motivo a First Man, che a battuto lo straordinario comparto visivo di Avengers: Infinity War, e quello molto simile, come livello, di Ready Player One. L'altro, anzi, gli altri, al cinecomics meno bello dell'MCU.
Parlo ovviamente di Black Panther, che va bene che i costumi (anche da me pronosticati) potevano anche farcela, e infatti quel premio (meritato o no) l'ha vinto, ma mi è sembrato esagerato quello alla colonna sonora, una colonna sonora senza guizzi al contrario della canzone, che però niente poteva fare contro Lady Gaga e la sua Shallow nel film A Star is born (che fortunatamente di premi non ne ha vinti altri), ma soprattutto quello alla scenografia, bella e kitsch però palesemente computerizzata, più che in altre occasioni. Al contrario una bella sorpresa arriva (anche se ancora non l'ho visto e non posso ancora giudicare con cognizione di causa, un po' come per tutti giacché ne ho visti solo 4 in totale) da Bohemian Rhapsody, vincitore di 4 premi Oscar, quello come attore protagonista con Rami Malek (l'avevo intuito dai tempi di Mr. Robot che avrebbe spaccato), che tuttavia sconfigge il nostro amatissimo Viggo Mortensen, quello del montaggio (ci può stare), del sonoro (ci può stare) e del montaggio sonoro, quest'ultimo senza dubbio scippato invece ad A quiet place. A proposito di Viggo, per fortuna il suo film snobbato non è stato, anzi, perché Green Book si porta a casa il premio più importante, quello del miglior film, quello dell'attore non protagonista, non sembrava possibile ma in tre edizioni Mahershala Ali vince il suo secondo Oscar dopo quello per Moonlight (che in verità non mi ha convinto vedendolo in azione), e infine quello per la sceneggiatura originale, che un po' a sorpresa viene vinto a discapito del film più disturbante e interessante di questa edizione, ovvero La favorita, che si deve accontentare (e attenzione aveva ricevuto 10 candidature) del premio come migliore attrice protagonista ad Olivia Colman (povera Glenn Close, e non ditegli che assomiglia a Meryl Streep mi raccomando). E rimanendo in ambito del film di Yorgos Lanthimos, quest'ultimo non vince il premio come regista perché lo vince Alfonso Cuaron per la regia di Roma (film che com'era prevedibile vince il premio per il miglior film straniero), che batte anche Spike Lee, che senza dubbio meritava il premio, ma per fortuna che uno lo vince grazie alla "sua" sceneggiatura non originale di Blackkklansman. In tal senso se c'era un film "nero" ad essere più premiato, doveva essere proprio quest'ultimo e non "Wakanda forever". Insomma un pizzico di delusione c'è, a tal proposito prima di esporre le suddette (altrettante) delusioni, che non potrebbero comunque competere con le cocenti frustrazioni di film che avendo ricevuto 2, 3, 4, 6 o addirittura 8 candidature non hanno portato niente a casa (eccetto in alcuni casi, seppur con un solo premio all'attivo), ecco la lista di tutti i vincitori della serata, la serata dei 91esimi Academy Awards (sottolineato il mio pronostico).
Miglior film
Black Panther
Blackkklansman
Bohemian Rhapsody
La favorita
Green Book
Roma
A Star Is Born
Vice
Migliore regia
Spike Lee – Blackkklansman
Pawel Pawlikowski – Cold War
Yorgos Lanthimos – La favorita
Alfonso Cuarón – Roma
Adam McKay – Vice
Migliore attore protagonista
Christian Bale – Vice
Bradley Cooper – A Star Is Born
Willem Dafoe – Van Gogh – Sulla soglia dell'eternità
Rami Malek – Bohemian Rhapsody
Viggo Mortensen – Green Book
Migliore attrice protagonista
Yalitza Aparicio – Roma
Glenn Close – The Wife
Olivia Colman – La favorita
Lady Gaga – A Star Is Born
Melissa McCarthy – Copia originale
Migliore attore non protagonista
Mahershala Ali – Green Book
Adam Driver – Blackkklansman
Sam Elliott – A Star Is Born
Richard E. Grant – Copia originale
Sam Rockwell – Vice
Migliore attrice non protagonista
Amy Adams – Vice
Marina de Tavira – Roma
Regina King – Se la strada potesse parlare
Emma Stone – La favorita
Rachel Weisz – La favorita
Migliore sceneggiatura originale
La favorita
First Reformed
Green Book
Roma
Vice
Migliore sceneggiatura non originale
La ballata di Buster Scruggs
Blackkklansman
Copia originale
Se la strada potesse parlare
Miglior film straniero
Cafarnao (Libano)
Cold War (Polonia)
Never Look Away (Germania)
Roma (Messico)
Un affare di famiglia (Giappone)
Miglior film d'animazione
Gli incredibili 2
L'isola dei cani
Mirai
Ralph Spacca Internet
Spider-Man: Into The Spider-Verse
Migliore fotografia
Cold War
La favorita
Never Look Away
Roma
A Star Is Born
Miglior montaggio
Blackkklansman
Bohemian Rhapsody
La favorita
Green Book
Vice
Migliore scenografia
Black Panther
La favorita
First Man
Il ritorno di Mary Poppins
Roma
Migliore colonna sonora originale
Black Panther
Blackkklansman
Se la strada potesse parlare
L'isola dei cani
Il ritorno di Mary Poppins
Migliore canzone
"All the Stars" in Black Panther
"I'll Fight" in RBG
"The Place Where Lost Things Go" in Il ritorno di Mary Poppins
"Shallow" in A Star is Born
"When a Cowboy Trades His Spurs for Wings" in La ballata di Buster Scruggs
Migliori effetti visivi
Avengers – Infinity War
Christopher Robin
First Man
Ready Player One
Miglior sonoro
Black Panther
Bohemian Rhapsody
First Man
Roma
A Star Is Born
Miglior montaggio sonoro
Black Panther
Bohemian Rhapsody
First Man
A Quiet Place
Roma
Migliori costumi
La ballata di Buster Scruggs
Black Panther
La favorita
Il ritorno di Mary Poppins
Maria di Scozia
Miglior trucco e acconciatura
Border
Maria di Scozia
Vice
Miglior documentario
Free Solo
Hey Country This Morning, This Evening
Minding The Gap
Of Fathers and Sons
RBG
Miglior cortometraggio documentario
Black Sheep
End Game
Lifeboat
A Night At The Garden
Period. End of Sentence.
Miglior cortometraggio
Detainment
Fauve
Marguerite
Mother
Skin
Miglior cortometraggio di animazione
Animal Behaviour
Bao
Late Afternoon
One Small Step
Weekends
Ancora una volta quindi la nostra amica Amy Adams ha dovuto veder altre vincere, il premio come miglior attrice non protagonista infatti, va non alle "favorite", ma a Regina King, che da film commerciali di serie B si ritrova nell'olimpo dei vincitori grazie alla sua interpretazione in Se la strada potesse parlare (che ora sicuramente direbbe complimenti alla King...). Non va meglio al sempre un po' bistrattato Wes Anderson, con la sua bistrattata tecnica in stop motion, qui utilizzata per L'isola dei cani (non dimenticando che i film orientali d'animazione come Mirai vengono sempre dimenticati), che vede vincere sotto i suoi occhi come miglior film d'animazione il "nuovo" Spiderman, che tuttavia a quanto pare non sarebbe affatto male. Un po' strano invece (anche se l'avevo pronosticato) il premio come miglior fotografia (bianco e nero di una semplicità disarmante) a Roma di Alfonso Cuaron, il vero comunque vincitore di questa edizione con la sua tripletta. A tal proposito al comando alla fine ci sarà Bohemian Rhapsody con 4, Roma, Green Book e Black Panther 3, e gli altri 7 a quota uno. Tra questi Vice, che si deve accontentare del simil trucco e acconciatura che fece vincere l'Oscar a L'ora più buia, stavolta a "sacrificarsi" è Christian Bale, nel film ovviamente irriconoscibile. Infine, lasciando stare delusioni e quant'altro, nelle 4 categorie meno "importanti", documentario, miglior cortometraggio documentario, cortometraggio e cortometraggio di animazione, da segnalare in quest'ultima la vittoria "facile" della Pixar con Bao, che tuttavia a mio modesto parere era il più banale dei 5. E detto questo non mi rimane quindi che dare appuntamento all'anno prossimo, sperando che molti dei film qui citati non mi deludano troppo e che non per caso siano finiti a contendersi l'Oscar, ma lo saprò quando li vedrò tutti, attendete fiduciosi se volete sapere cosa ne penso.