sabato 8 giugno 2019

Che vuoi che sia (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/09/2018 Qui - Ancora una volta Edoardo Leo, dopo alcune sue precedenti prove davvero convincenti (sopratutto come attore), si conferma essere regista attento e riflessivo nei riguardi di certe attuali tematiche della società contemporanea, sapendo descrivercele in maniera acuta ed intelligente. Come avvenuto in precedenti lungometraggi da lui interpretati, da Smetto quando voglio di Sydney Sibilia a Loro chi? di Fabio Bonifacci e Francesco Micciché (non dimenticando il suo ultimo successo Io c'è), torna quindi a ricoprire il consueto ruolo di non più troppo giovane italiano abbastanza precario e in cerca di una svolta professionale, in questo caso attraverso il crowdfunding lanciato per sviluppare una sua piattaforma web. Crowdfunding che, però, non sembra dare i risultati aspettati, almeno fino alla sera in cui, in preda all'effetto dell'alcool e alla delusione mentre torna da una festa insieme alla sua dolce metà (nella scena forse più esilarante della pellicola), registra un video che posta per scherzo, dichiarando che girerà e diffonderà in rete un filmato hard con la donna una volta raggiunta una determinata cifra. Ma saranno davvero in grado di farlo veramente? Dopotutto "E tu cosa saresti disposto a fare per 250.000 euro?" è la domanda che, Che vuoi che sia, film del 2016 diretto appunto da Edoardo Leo, pone allo spettatore in una chiave comica che, tuttavia, lascia spazio ad un sotto-testo drammatico che spinge alla riflessione. Perché Che vuoi che sia è una pellicola accostabile al genere comico solo a livello di mera facciata, ma in realtà ci troviamo di fronte ad un film in cui il regista ci evidenzia diversi e controversi aspetti sociali di scottante attualità ed i cui problemi sono spesso di difficile soluzione. Il film, pertanto, affronta il tema della non facile condizione economica di molte coppie nell'ambito della società contemporanea e, allo stesso tempo, di come il mondo del web abbia preso, nel corso dell'ultimo decennio, un predominio pressoché assoluto su ogni altro tipo di comunicazione, condizionando il nostro mondo di pensare e spesso riducendo al lumicino perfino l'intimità e la vita privata delle persone.
In tal modo, il regista ci descrive, in maniera cinica, la tendenza moderna dell'uomo contemporaneo nel dare eccessiva importanza al successo evanescente ed illusorio creato dal potere dei media e, in questo caso, dal web (dai social network), diventato, appunto, il più forte mezzo di imbonimento per le masse. Quei social network che sembrerebbero fornire il diritto di parola agli imbecilli che prima lo avevano soltanto al bar e che Edoardo Leo, come sempre, racconta ricorrendo ad un taglio registico decisamente fresco e moderno, tutt'altro che privo di una certa internazionalità. Perché sebbene il breve momento in cui tende a virare maggiormente sulla tematica della coppia in crisi nel corso del secondo tempo rischi di generare qualche minuto di troppo e di distogliere dal già citato intento principale (sul quale, fortunatamente, si torna grazie all'azzeccatissima conclusione), egli riesce a realizzare un film delicato, lontano dai cliché e dal buonismo, costruendo dei personaggi carismatici ed intensi che, confrontandosi tra loro, rendono pulsante e vivo il cuore del film. Un film, una commedia drammatica, di qualità ben riuscita. E per questo che ritengo pertanto Che vuoi che sia, un'altra valida prova di Edoardo Leo in qualità di regista ed attore, e naturalmente un buon elogio merita naturalmente anche Anna Foglietta, ormai una delle mie pochissime attrici italiane preferite di questi ultimi anni, infine, il buon Rocco Papaleo che qui si conferma eccellente attore spalla, ironico, piacevole e scanzonato, come del resto da sempre ci ha abituati. Il regista Romano infatti, che si conferma un regista con una propria voce e uno stile genuino, è un regista, in continua crescita, da seguire con molta attenzione, proprio perché riesce a coniugare brillantemente situazioni comiche e grottesche, con tematiche importanti e di scottante attualità, in più spinge a riflessioni e interrogativi, sul senso e il valore della nostra identità e intimità. Tanto che questo non solo è un film per riflettere, ma anche consigliabile come film comico scaccia pensieri. Voto: 6,5