giovedì 2 maggio 2019

Nessuno si salva da solo (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/09/2018 Qui - Nessuno si salva da solo (Dramma, Italia 2015): Echi di rabbia, tanta, troppa in certe parti del film, che si alternano ad assurde assoluzioni, immotivate nell'odio che plasma l'incipit, nonché la storia stessa: un marito e una moglie divorziati che si trovano a cenare per decidere dell'estate dei figli. La cena è tutto ciò che il film offre, la storia d'amore è rapida e fatta di flashback, solo flashback, discontinui e distanti. La magia dei loro momenti più belli è perlopiù sesso che rasenta la brutalità e la fine della passione è tanto scontata quanto piatta, scaldata da urla, continue, a cercare di riassumere ciò che loro non riescono a spiegare. Non ho letto l'omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, ma immaginavo un Sergio Castellitto regista più incisivo, non riesce nemmeno ad essere l'ombra di film più riusciti, uno tra tutti Venuto al mondo. Difficile infatti vedere qualcosa d'interessante in un percorso drammaturgico prevedibile e tutt'altro che originale. Se ci mettiamo anche una confezione furbetta e una coppia di attori decisamente sopra le righe (di Jasmine Trinca, peraltro bravissima, rimarrà solo il, piacevolissimo, ricordo del suo munifico offrirsi come madre natura l'ha fatta, mentre di Riccardo Scamarcio meglio sorvolare), il risultato non può che essere un'ennesima, deludente, pellicola firmata Sergio Castellitto (e in tal senso è davvero un peccato per un titolo così bello, capace di veicolare numerose riflessioni e che racchiudeva senza dubbio in sé anche un grande potenziale, non esser riuscito a far meglio). Certo, nel complesso il film non risulta spiacevole, ma i vuoti emotivi della recitazione e della regia, nonché la mancanza di reale pathos, non quello gridato, proprio non aiutano. Voto: 5,5