Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/10/2018 Qui - A cambiare in Dead Snow, film del 2009 diretto da Tommy Wirkola, da una trama forse troppo abusata, quella appunto di un gruppo di ragazzi isolati in una baita che dovranno confrontarsi con qualcosa di misterioso, c'è non solo l'originalità del modo in cui vengono rappresentati i fatti (anche con l'aiuto di un misterioso visitatore occasionale che narra un'antica leggenda), ma proprio il fatto che gli zombie, oltre ad essere delle terribili creature assetate di sangue, siano anche nazisti. E poiché, i dialoghi e le situazioni appaiono sempre sospese tra il classico e la parodia, tra il dramma e l'ironia, il film riesce bene a coniugare lo splatter con una discreta dose di comicità. E in tal senso quale altra coppia potrebbe meglio incarnare malvagità e sete di sangue se non il duetto Zombi-Nazisti? E quindi non a caso, quando il massacro ha inizio assistiamo ad un'escalation di gustosa violenza splatter/gore, con maciullamenti in serie perlopiù giocati su una macabra ironia ma non privi di passaggi più intensi (la soggettiva di una delle vittime mentre viene mangiata viva ha un che di inquietante). Infatti il tono generale è comunque volutamente virato ad istinti comici, sia nelle numerose battute pronunciate dai nostri che nelle numerose gag di contorno alla lotta all'ultimo sangue intrapresa dal gruppo: dalla motosega usata come arma e citante il personaggio di Ash sino alla combinazione di utensili offensivi atta a creare la rappresentazione di falce e martello, con tanto di non morto inorridito di fronte alla visione del simbolo comunista (fottutamente geniale). Il sangue scorre copioso, soprattutto nel sanguinolento e spericolato finale, ma le atmosfere "caciarone", con tanto di gasante colonna sonora hard rock/metal in sottofondo prevalgono sull'orrore fine a se stesso, consegnandoci un'operazione dove è il divertimento, idiota ma efficace, a farla da padrone. Tanto che l'unico modo per tollerare la visione di una tale idiozia è entrare nello spirito adatto, ovvero nel non dare troppo peso alla scarsa coerenza della narrazione e l'incoerenza di questi stranissimi zombi, che praticamente non sono zombie nel vero senso della parola, ma sono solo dei brutti ceffi dalla faccia parzialmente decomposta con indosso la divisa da soldato nazista.
Potevano tranquillamente essere vampiri mussulmani o lupi mannari stalinisti, poco cambia: l'importante era avere un sacco di corpi da poter macellare in allegria. Dead Snow ha però una marcia in più rispetto a prodotti simili, ed è nella realizzazione tecnica: una regia attenta a ritmo e dettagli, con una buona fotografia che sfrutta astutamente i riflessi della neve e soprattutto un grandissimo ed esaltante lavoro di make-up ed effettistica. Tutto questo però non salva comunque Dead Snow dal rientrare in quella categoria di film "guarda e getta", utili per una rilassante serata etilica con amici e nulla più. Ma se fruito in questa maniera, Dead Snow compie alla grande il suo sporco lavoro, e lo fa meglio di tante altre produzioni affini. Il film infatti, che ha "lanciato" il regista Tommy Wirkola, e in cui la recitazione non è affatto malvagia, anzi, i ragazzi se la cavano bene e anche la sceneggiatura regge (giacché in fin dei conti non è del tutto banale), nel complesso è una piccola sorpresa, che riesce a richiamare antiche suggestioni mescolandole ad una visione odierna, con i cattivi per antonomasia in azione (chi può essere più cattivo dei nazisti? Forse solo il diavolo in persona) presenti in gran numero. Imperfetto, ma sostanzialmente uno spasso. Così tanto che il sangue mescolato con la neve e le molteplici trovate splatterose, rendono Dead Snow un prodotto godibile e soprattutto divertente per via della vena comica che aleggia in tutto il film, con fantastiche situazioni al limite del surreale. Perché in definitiva Dead Snow è un lungometraggio talmente spaccaculi da meritare un sequel che non farà assolutamente rimpiangere il primo capitolo. Voto: 6-