venerdì 30 agosto 2024

One Piece Film: Red (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - Il quindicesimo film tratto dal famoso manga giapponese narra di Uta, una cantante che sogna di portare le persone in un mondo di pura felicità e sogni avverati. Tuttavia, la realtà è meno incantevole. Sebbene il film offra melodie deliziose, soffre di un eccesso di personaggi superflui e scene incongruenti. Le animazioni non sono particolarmente notevoli. Anche se si cerca di evitare che diventi un mero musical, la trama non brilla e la sceneggiatura è debole, limitando l'interesse al solo pubblico fedele di One Piece. Nonostante ciò, assicura un intrattenimento solido, pur con una durata di quasi due ore. E poi, nonostante evidenti difetti, il film, che segue Gold e Stampede, riesce più di quest'ultimi ad emozionare, e ciò qualcosa vorrà significare. Voto: 6 [Prime Video/Netflix]

Un altro ferragosto (2024)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - Non è chiaro perché Paolo Virzì abbia scelto di realizzare un sequel del suo film di successo dopo quasi trent'anni, alterandone significativamente l'essenza. Il cast è quasi lo stesso, esclusi coloro che, sfortunatamente, non ci sono più, lasciando così il segno del tempo. Christian De Sica entra a colmare una delle assenze, riproponendo il suo solito personaggio senza grande inventiva. Il risultato finale è deludente: non si comprende bene la trama e ancor meno le ragioni di tale scelta, nonostante non manchino spunti di riflessione. Il film è quindi realmente brutto, insensato e privo di contenuto. Voto: 4 [Sky/Netflix]

Foglie al vento (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - In una Helsinki che sembra l'Ucraina, due anime solitarie si muovono. La radio aggiorna costantemente sulla guerra in Ucraina, gettando la protagonista e lo spettatore in una depressione emotiva. Sono ritratti gesti quotidiani di lavoratori oppressi e malpagati. Un barlume d'amore potrebbe illuminare queste vite, seguito da imprevisti, litigi e riconciliazioni. È una storia raccontata con delicatezza e stile, tipico di Aki Kaurismäki. Una favola minimalista dove parole e gesti sono ridotti all'essenziale, ma per questo ricchi di una loro eloquenza poetica, così come gli ambienti atemporali e i personaggi secondari. Pur mancando un pizzico di magia, il risultato è più che positivo. Il pessimismo intrinseco è equilibrato da un'ironia sottile e un accenno di speranza, con vari omaggi al cinema come tributo. Voto: 6,5 [Sky]

I tre moschettieri - D'Artagnan (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - La prima parte (del dittico previsto) presenta alcune varianti sulla trama del classico di Dumas padre, mantenendo un tono serio, eccezion fatta per le tipiche fanfaronate dei personaggi dei moschettieri. Il film è realizzato con cura, con scenografie e costumi spettacolari, e vanta un cast di talento con Francois Civil che si distingue tra colleghi più esperti ed Eva Green che incanta nel ruolo dell'avventuriera. Tuttavia, l'opera non si distingue particolarmente, risultando né memorabile né deludente. Nonostante ciò, per gli appassionati del genere cappa e spada, la visione risulta piacevole. Voto: 6 [Sky]

Adagio (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - L'ambientazione prevale sulla storia, immersa in una Roma notturna e sempre in fermento, quella delle periferie e dei meno fortunati. La narrazione presenta alcune debolezze e non raggiunge l'eccellenza di Suburra, nonostante la regia di Stefano Sollima sia sempre incisiva. Anche in questo caso troviamo personaggi corrotti e privi di moralità, o in cerca di redenzione personale: spicca il poliziotto interpretato da Adriano Giannini, che torna finalmente in un ruolo di rilievo. La colonna sonora dei Subsonica è opinabile, nonostante abbia vinto un David di Donatello nell'ultima cerimonia. In definitiva, un film discreto. Voto: 6+ [Sky/Netflix]

Blue Beetle (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - DC fa un altro tentativo di intaccare il monopolio "supereroistico" di Marvel/Disney. Il risultato è ambivalente: il regista crea un film dal ritmo sostenuto con alcune scene d'azione efficaci. L'ambientazione latinoamericana, benché stereotipata, offre un pizzico di novità. Tuttavia, i problemi emergono con i rallentamenti del ritmo e l'insorgere di dialoghi piatti, inadeguati persino per il genere (ricordando una versione meno riuscita di Spiderman). Gli omaggi agli anni '80 risultano forzati. A salvarsi sono gli effetti speciali, ormai consueti ma non più sorprendenti. Nel complesso, mediocre ma accettabile. Voto: 5,5 [Sky]

One Life (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - La narrazione, che utilizza frequenti flashback nella vita del protagonista, non brilla per innovazione; tuttavia, il film riesce a commuovere lo spettatore, che si trova incapace di restare indifferente di fronte alle scene. Tale impatto è dovuto anche all'eccezionale interpretazione di Anthony Hopkins, splendidamente affiancato dal resto del cast. La qualità tecnica è notevole e le emozioni sono garantite. La vicenda che coinvolge Nicholas Winton infatti, giovane inglese che riuscì a salvare 669 bambini ebrei conducendoli via treno dalla Cecoslovacchia all'Inghilterra, meritava di essere raccontata, ma soprattutto merita d'essere vista. Voto: 7 [Sky]

Rebel Moon - Parte 2: La sfregiatrice (2024)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - In diretta prosecuzione del primo episodio, "La sfregiatrice" segue il gruppo di ribelli guidati da Kora in lotta contro l'esercito del Mondo Madre. L'episodio mantiene i pregi e i difetti del suo predecessore. Le scene d'azione sono piacevoli e ben realizzate, con un ritmo incalzante e concentrate nella seconda metà; tuttavia, la trama risulta diluita, con eccessive divagazioni sul passato dei personaggi, dialoghi superficiali e un'estetica complessivamente kitsch. Nonostante ciò, la seconda parte rimane valida, sebbene non sia più coinvolgente o emozionante della prima, anzi, tanto che nel complesso la prima risultava migliore anche per una certa onestà cinematografica qui assente. Sofia Boutella, comunque, si riconferma un'attrice di forte impatto scenico. Voto: 5,5 [Netflix]

La sala professori (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - Un film di ambientazione scolastica psicologicamente coinvolgente e con un ritmo narrativo marcato, inizia in medias res senza deviazioni, risparmiandoci dettagli non necessari della vita privata della protagonista, evitando rallentamenti e riempitivi di introspezione forzata. Questi pregi, uniti alla qualità di regia e recitazione, relegano in secondo piano una trama priva di sorprese e con alcune questioni lasciate in sospeso, incluso un finale brusco. Non lo classificherei come un film eccezionale, ma è indubbiamente stimolante per le riflessioni che suscita. Non è un'opera perfetta, ma è comunque riuscita. Voto: 6,5 [Sky]

Il primo giorno della mia vita (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - L'idea non brilla per originalità (come dimostrano "Il canto di Natale" di Charles Dickens e le opere di Frank Capra), tuttavia Paolo Genovese merita riconoscimento per aver creato un intrattenimento di sostanza, supportato da un cast competente guidato dal "solito" Toni Servillo. La qualità tecnica è notevole, arricchita da una colonna sonora affascinante. Nonostante non sia privo di difetti, come alcune imperfezioni evitabili (ad esempio, un'eccessiva tendenza al buonismo) e una durata forse troppo estesa (che tuttavia non risulta gravosa), il giudizio finale è comunque positivo (anche se non tutte le narrazioni personali sono completamente convincenti). Un tocco di ironia in più avrebbe forse apportato un valore aggiunto a quest'opera un po' fredda ma riuscita. Voto: 6 [Prime Video]

Red Notice (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - Un mix di vari film (Ocean's ElevenIndiana JonesTrue LiesTango & Cash) che nel complesso risulta divertente, in particolare per la chimica tra Dwayne Johnson e Ryan Reynolds, che mostra un'affinità notevole, permettendo ai loro personaggi stereotipati di coesistere. Gal Gadot si distingue pure, interpretando una villain carismatica e seducente, con diversi punti a suo favore. Presenta alcune scene d'azione convincenti, ambientazioni internazionali e una regia accurata. Sebbene derivativo, il film non è sgradevole, terminando con un finale affrettato che lascia spazio a future avventure. Voto: 5,5 [Netflix]

The Dirt: Mötley Crüe (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - Focalizzato sulla vita personale dei membri del gruppo, tra piaceri sfrenati e tragedie intense, il film non esplora a fondo l'elemento musicale del quartetto, limitandosi a brevi cenni. La narrazione delle trasgressioni "hard & heavy" è esplicita, rendendo la visione adatta esclusivamente agli adulti. Sebbene sia divertente e sicuramente coinvolgente per i fan della band (non io tra questi), il film non riesce a delineare completamente l'esistenza di un gruppo che ha segnato, in positivo e in negativo, la storia del "rock and roll" della sua era. Vi è più della pura euforia, e questo aspetto risulta carente. Voto: 5,5 [Netflix]

Quiz Lady (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - In questa commedia improbabile ma esilarante, due sorelle sono costrette a saldare i debiti della madre e si ritrovano coinvolte in un'avventura rocambolesca quando il loro cane viene rapito dalla mafia. Cercano di recuperare i soldi in tutti i modi immaginabili. Le attrici, volutamente sopra le righe, dimostrano talento e comicità senza cadere nei soliti stereotipi. Awkwafina e Sandra Oh, sono loro che reggono tutto il film. Sebbene non tutte le battute siano azzeccate, il film mantiene un ritmo che tiene lontana la noia. La conclusione, seppur prevedibile, non rovina l'esperienza generale di un film abbastanza godibile. Voto: 6 [Disney Plus]

On the Rocks (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - Una commedia elegante, finemente diretta da Sofia Coppola. La trama si sviluppa attorno al sospetto di un adulterio, ma il vero fulcro è il rapporto tra un padre "ingombrante" e una figlia che ha sofferto per le sue assenze. Rashida Jones e l'imparagonabile Bill Murray offrono una performance di rara eleganza, con quest'ultimo che rappresenta il motore del film. New York, mozzafiato, fa da sfondo ed è ritratta con uno stile fotografico incantevole. Il film è solido, ma è penalizzato da un finale che può sembrare "incompleto". Non è cattivo, ma non brilla particolarmente in termini di intrattenimento. Voto: 6 [Apple Tv Plus]

Past Lives (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - Non è necessario parlare o spiegare; il "non detto" è al cuore della narrazione di Celine Song nel suo debutto. Un racconto semiautobiografico, ispirato a eventi reali della vita della regista, che esplora l'attesa, la prossemica tra i due talentuosi protagonisti e il comprimario, e il loro modo di comunicare prima di usare le parole. Questo si riflette nella regia, nel montaggio e nelle inquadrature. L'autrice elude le lungaggini, avanza rapidamente dove serve e con una delicata femminilità si focalizza sui momenti chiave, lasciando che l'emozione cresca nello spettatore fino a toccarlo almeno un po'. Nonostante un pizzico di astuzia e una certa mancanza di originalità, rimane un film degno di nota. È un'opera che, sebbene non rivoluzionaria, possiede una solidità che merita attenzione e considerazione. Voto: 7 [Sky]

Godzilla e Kong - Il nuovo impero (2024)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/08/2024 Qui - Migliorato rispetto al suo predecessore, principalmente perché il tempo dedicato agli umani è meno rispetto a quello concesso ai combattimenti tra mostri e all'esplorazione della Terra Cava da Kong, il vero protagonista, mentre Godzilla appare marginalizzato (il villain è comunque assai dimenticabile). Le interazioni fatte di urla e grugniti dei colossali primati sono, in effetti, più coinvolgenti dei dialoghi insulsi e tediosi tra personaggi pallidi e poco sviluppati, rendendo così le scene di distruzione di monumenti e città, selezionati come da catalogo di un tour operator, le uniche veramente apprezzabili. Voto: 5,5 [Infinity Plus]

martedì 6 agosto 2024

Notte Horror 2024: Dimensione terrore (1986)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 06/08/2024 Qui - Il Bannerone della Notte Horror di quest'anno (che trovate a fine recensione e che ogni anno è sempre più bello) lo dice chiaramente, ma anche se non ci fosse scritto, era doveroso, da parte mia e di quella di tutti i partecipanti, dedicare quest'edizione (la undicesima per l'esattezza) della rassegna cinematografica più terrificante dell'estate bloggeristica, alla memoria della nostra cara amica cinefila Laura (curatrice del blog storico La fabbrica dei sogni), venuta recentemente a mancare. Lei era stata sempre presente nelle scorse edizioni, e non vederla più nella lista fa un certo effetto, ma il suo ricordo rimarrà e le sue recensioni anche, ed in tal senso non so se lei l'avesse mai visto o meno (o l'avesse mai recensito) il film che io quest'anno ho scelto per la manifestazione (che cambia con il passare degli anni di forma ma non di sostanza, con regole semplici da seguire), ma penso che l'avrebbe probabilmente apprezzato, anche perché più che un film una trasognata elegia (un B-movie citazionista fino al midollo), in cui Fred Dekker (al suo esordio) si diverte a maneggiare con disinvoltura i più disparati immaginari di genere: mutazioni zombesche, minacce aliene, esperimenti fantascientifici. Appunto Dimensione Terrore, film del 1986 scritto e diretto dal regista statunitense, un film divertente e innocuo che, nonostante una trama semplice, raggiunge il suo obiettivo di intrattenere con battute divertenti e numerosi omaggi e riferimenti a celebri registi e pellicole dell'horror e della fantascienza. Questa piacevole horror-comedy degli anni '80 ha il merito di non prendersi troppo sul serio, risultando così piacevolmente leggera e scorrevole. Con il tempo, ha persino acquisito lo status di cult movie.

mercoledì 31 luglio 2024

Tartarughe Ninja - Caos mutante (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Il nuovo reboot delle Tartarughe Ninja, guidato da Seth Rogen, un appassionato di vecchia data, si fa notare per la sua grafica rivoluzionaria, che ricorda lo stile dei fumetti, non convenzionale, "sporco" e dinamico, e per l'originalità nel non cadere in cliché prevedibili. Il film esplora il "disagio giovanile" delle tartarughe e gli sforzi di Splinter per proteggerle in un mondo che spesso rifiuta la diversità, un tema trattato con abilità, in particolare nella caratterizzazione dei cattivi, alcuni inediti. Alla regia c'è Jeff Rowe, noto per I Mitchell contro le macchine, e nonostante si ispiri al design di altri lavori di alta qualità (quali Spiderman un nuovo universo e serie tv come Arcane), il film si distingue e convince. La trama è avvincente e ironica, i personaggi sono ben delineati e le scene d'azione sono eseguite con maestria, creando un'opera che piacerà tanto ai fan storici quanto ai nuovi ammiratori. Voto: 6,5 [Paramount Plus]

Wish (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Il film celebrativo del centenario Disney, pur essendo adeguato, non brilla per originalità o forza narrativa. L'eroina combatte contro un Re che vuole controllare i sogni altrui, portando alla luce una storia semplice ma efficace sulla libertà di sognare, nonostante alcune lacune. Gli amanti dei classici Disney troveranno piacevoli le numerose citazioni, anche se talvolta distolgono l'attenzione dal racconto principale. Il film sembra precipitarsi verso il finale, con una conclusione affrettata e poco chiara. La qualità tecnica è elevata, ma non eguaglia l'emotività dei classici tradizionali. L'umorismo è appena sufficiente e il personaggio del nonno, pur essendo un omaggio alla Disney, appare inserito in modo forzato. Canzoncine riempitive, una sola divertente e testi forzati nelle traduzioni. Nel complesso, lo considero uno dei classici Disney meno memorabili di recente e mi interrogo se sia cambiato il mio gusto o se la qualità sia realmente calata. Voto: 5,5 [Disney Plus]

Fresh (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Nel suo esordio, Mimi Cave offre un horror raffinato che suscita terrore senza mostrarlo apertamente, solleticando l'immaginazione. La trama è affascinante e misteriosa, tuttavia alcune scelte di regia e certe scene non sono completamente persuasive, come gli intermezzi che si allontanano dal nucleo centrale della narrazione. Fresh emerge per la sua tensione e inquietudine distintive, con una storia che appare lineare, soprattutto all'inizio, ma che cela un'attrazione oscura che cattura l'attenzione, suscitando speranza e desiderio di giustizia per le protagoniste. La seconda metà del film e le scene più esplicite sono meno incisive, con personaggi effimeri e trame superficiali. In conclusione, il film oscilla tra idee promettenti e momenti deboli. Non eguaglia Raw, ma è comunque un piacere per le sue dinamiche attuali. Fresh è un film modesto ma elegante e ben recitato, piacevolmente sorprendente, anche se facilmente dimenticabile. Voto: 6 [Disney Plus]

Finestkind (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Un film che delude le aspettative, perdendo la rotta troppo facilmente e non riuscendo a definire una direzione chiara. Il suo racconto è costellato da numerosi errori evitabili e si avvale di una narrazione obsoleta e disorganizzata. Nonostante un inizio promettente, il risultato finale è decisamente insoddisfacente, con trame incomplete, risorse mal gestite, errori grossolani, frustrazioni e stereotipi, il tutto condito da una narrazione affannosa e spesso interrotta bruscamente, che porta a squilibri evidenti. Anche con un cast di talento, i personaggi risultano piatti e privi di profondità. In conclusione, il film (indubbiamente il peggiore della filmografia del buon mestierante Brian Helgeland, quello di 42: La vera storia di una leggenda americana) è un insuccesso irrimediabile. Voto: 4,5 [Paramount Plus]

Cimitero vivente - Le origini (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Nonostante la sua mediocrità, il film non risulta eccessivamente noioso e la debuttante Lindsey Anderson Beer riesce a creare la giusta atmosfera in alcune scene, supportata da una fotografia adeguata. Tuttavia, il film (un prequel del non necessario remake) manca di originalità, risultando anonimo, con una sceneggiatura improvvisata e sviluppi prevedibili. Il cast non brilla, ad eccezione di alcune stelle del passato che è sempre un piacere rivedere, e l'uso dello splatter è contenuto. Non è il peggior film in assoluto, ma rimane un'opera superflua e di bassa qualità, da evitare completamente. Voto: 5 [Paramount Plus]

La sirenetta (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - La sirena Ariel è insoddisfatta della sua esistenza sottomarina e anela alla vita terrestre. Nel remake live action del classico Disney, diretto da Rob Marshall (suo Il ritorno di Mary Poppins), l'accento è sulla musica, con nuove canzoni che tuttavia non eguagliano l'indimenticabile originalità dell'animazione. Il film brilla per coreografie avvincenti ed effetti speciali eccellenti, ma l'eccessiva enfasi sul "politically correct" risulta forzata e fastidiosa. Il vero problema non risiede nel casting controverso (con un'Ariel troppo giovane) o nell'enfasi sui messaggi positivi, bensì nella sfida di convertire l'originale animato in live action senza perdere la sua essenza. Questa trasformazione, sebbene affascinante per i più giovani, solleva perplessità tra gli spettatori più nostalgici. Voto: 5,5 [Disney Plus]

Una birra al fronte (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Ispirato a un'incredibile storia vera, Peter Farrelly si cimenta nuovamente in un mix di commedia e dramma con risultati rispettabili, sebbene meno convincenti rispetto a Green Book, a causa di una certa superficialità. Zac Efron si impegna ma non riesce pienamente a coinvolgere nelle vicende di un personaggio così incosciente, e la sua rivelazione che la guerra è brutta appare ovvia. Tuttavia, la crescente consapevolezza del protagonista è efficacemente rappresentata ed è un'ottima metafora della perdita dell'innocenza americana di fronte alle tragedie del Sud-Est asiatico. Il film è nel complesso gradevole, con una narrazione prevedibile e sviluppi scontati, e nonostante la mancanza di originalità, è complessivamente ben realizzato. Voto: 6 [Apple Tv Plus]

Omicidio nel West End (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Un tributo affascinante e giocoso al giallo classico, che, nell'immaginare una versione cinematografica di "Trappola per topi" di Agatha Christie, si diverte con i cliché del genere, ripresentandoli con fedeltà (compreso il prevedibile colpo di scena finale). Nonostante aspiri a superare il solito giallo, alla fine si rivela proprio tale. La trama poliziesca è ben costruita, ma ancora più efficace è quella comica, arricchita da un umorismo sottile e tagliente. Le numerose citazioni cinematografiche costituiscono un altro piacevole gioco di riconoscimento. Anche se alcuni momenti risultano superflui, le scenografie e la ricostruzione storica sono impeccabili (trasportando lo spettatore direttamente negli anni '50), e il cast brilla nelle proprie interpretazioni, con una Saoirse Ronan particolarmente meticolosa e coinvolgente nel ruolo dell'assistente di polizia. Un intrattenimento leggero, ma assolutamente gustoso. Voto: 6 [Disney Plus]

Flora and Son (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Nella cinematografia di John Carney, la musica agisce come un elemento unificatore cruciale per la ricostruzione di vite complicate o segnate da un passato arduo. Le solitudini si dissolvono attraverso la musica, che crea un collegamento speciale e quasi esclusivo. Flora and Son sembra riassumere i temi ricorrenti nei suoi film precedenti, raccontando la vita complicata di una madre single con un ex marito trascurante e un figlio ribelle, e l'incontro con un musicista americano che insegna a Flora a suonare la chitarra. Il film, tuttavia, tende a rimanere schematico e non approfondisce i conflitti familiari con la stessa intensità dei suoi lavori precedenti. Sebbene ci siano interpretazioni solide e momenti memorabili, Flora and Son è tra i meno incisivi nella sua filmografia, ma non un brutto film. Voto: 6 [Apple Tv Plus]

Chi segna vince (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Non c'è nulla di innovativo sotto il sole delle Samoa Americane: Taika Waititi ci offre una storia sportiva di determinazione e redenzione che abbiamo già visto innumerevoli volte, ricorrendo a tutti i cliché del genere. Nonostante ciò, le avventure della squadra di calcio più disorganizzata del mondo sono piacevoli da seguire, grazie a personaggi carismatici, sentimenti genuini e interessanti scelte di regia. La partita finale è così ben realizzata da sembrare convincente, nonostante il tono comico, soprattutto grazie all'originale narrazione del secondo tempo in flashback. Sebbene non sia originale o imprevedibile, il ritmo è costante e l'umorismo è efficace, proprio come il personaggio di Michael Fassbender, un allenatore inizialmente odioso (anche se i suoi momenti di gloria e caduta sono piuttosto prevedibili). Il film è decisamente ironico; non scatena grandi risate, ma è comunque divertente nella sua semplicità. Voto: 6 [Disney Plus]

The Marvels (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Questo film almeno è stato divertente, a differenza di altri recenti prodotti Marvel, specialmente le serie. È un piccolo film senza grandi pretese, come quelli che Marvel produce ultimamente, poco coinvolgenti e da guardare solo per l'attesa della scena post-credit (che non manca e, come sempre, genera attesa). La trama è debole e il cattivo insapore, mentre il pianeta sonoro è il momento più imbarazzante dell'MCU. Il trio delle Marvels, tuttavia, funziona bene: Ms. Marvel e la sua famiglia sono il punto forte del film (come nella serie), mentre Nick Fury è relegato a un ruolo marginale, quasi una caricatura. Le scene di combattimento sono ben realizzate, con quella dei gatti come punto alto. È un film che, se guardato senza aspettative, può risultare gradevole. Voto: 5,5 [Disney Plus]

Strange World - Un mondo misterioso (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Un'avventura superficiale e fantasiosa, simile a un viaggio al centro della Terra pieno di sorprese, che in realtà serve solo da facciata (come nel film) per nascondere la solita trama di conflitti familiari e generazionali, spesso ridotta a banalità. Il punto di forza di questo classico (Disney, il 61° per l'esattezza) risiede nell'avventura stessa: vivace, colorata, con un'animazione impeccabile e battute divertenti. La componente familiare ed emotiva suscita scarso interesse e non coinvolge, al pari della forzata e ridondante sottotrama omosessuale. Non è male, ma non è essenziale. Voto: 5+ [Disney Plus]

Dune - Parte due (2024)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - La seconda parte di "Dune" conserva sia i meriti sia i difetti del primo capitolo. La narrazione, che ruota attorno al personaggio di Paul Atreides, adotta toni messianici e veicola un messaggio anticolonialista attraverso un esoterismo palese. Denis Villeneuve stupisce con una perizia tecnica poco comune a Hollywood, ma alcune carenze nella sceneggiatura evidenziano la difficoltà e l'inefficacia nel trasporre la complessità dell'opera originale. Rimangono notevoli la fotografia camaleontica e la colonna sonora di Hans Zimmer. Un film non rivoluzionario, ma con elementi di spicco e grande impatto. Voto: 7 [Infinity Plus]

Redline (2009)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Prodotto da Studio Madhouse (creatore del celebre Ninja Scroll) in collaborazione con Gainax (Evangelion), il film dell'apprezzato animatore Takeshi Koike è un viaggio psichedelico ultra-pop che eleva le leggendarie "Wacky Races" a un livello superiore. Ogni cinque anni si svolge la gara più pazza e prestigiosa della galassia, e solo i migliori piloti hanno l'onore di parteciparvi, senza alcuna restrizione. Con veicoli che si trasformano in mech, armi biologiche in stile Akira e protesi meccaniche alla Shin'ya Tsukamoto, c'è spazio anche per un'intensa storia d'amore. Vale la pena vederlo, anche se rimane pur sempre un film di consumo rapido da apprezzare senza aspettative. È degno di nota soprattutto per la sua estetica, perché per il resto offre poco da salvare. Voto: 6+ [VVVVID]

The End? L'inferno fuori (2017)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Un apprezzabile film di zombie italiano diretto da Daniele Misischia, che utilizzando quasi esclusivamente un attore e ambientando la storia in un ascensore claustrofobico, riesce a creare un'opera tesa e coinvolgente nonostante una sceneggiatura non eccelsa (dialoghi ripetitivi e un finale troppo prevedibile). La caratterizzazione del protagonista, interpretato dal talentuoso Alessandro Roja, è adeguatamente sgradevole, almeno all'inizio. Gli zombie sono truccati in modo eccellente e risultano impressionanti. Il film non è perfetto, ma evidenzia le notevoli capacità del regista Misischia, che con sceneggiatori di alto livello e un budget maggiore potrebbe ancora sorprendere, come ha fatto con la piccola opera citazionista e sufficientemente pregevole uscita quattro anni dopo, intitolata Il mostro della cripta. Tuttavia, la vera sorpresa è questo film, un thriller-horror che eccelle nella sua semplicità, uno dei migliori film di zombie degli ultimi dieci anni. Voto: 6,5 [RaiPlay]

STILL: La storia di Michael J. Fox (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - Un eccellente docufilm, realizzato con ingegno da Davis Guggenheim, che sfrutta diverse clip della carriera del protagonista per permettergli di interpretare se stesso durante l'intera narrazione. I filmati sono montati così abilmente che sembra quasi un film creato ad hoc e la narrazione è toccante. Il documentario evita sentimentalismi scontati, ma l'approccio ironico con cui Michael J. Fox parla di sé e le riprese autentiche che mostrano il suo passato e presente sono commoventi. La visione è piacevole e mai noiosa, descrivendo chiaramente cosa è successo a una delle icone del cinema americano. Un frammento di vita di una star, la cui carriera si è conclusa in anticipo, ma che ha trovato il coraggio di affrontare la sua malattia e lottare per un miglioramento. Voto: 7+ [Apple Tv Plus]

venerdì 28 giugno 2024

Asteroid City (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Wes Anderson, come al solito, eccelle tecnicamente e si distingue per il suo stile inconfondibile (con una fotografia stupenda), ma risulta vuoto nei contenuti, specialmente in questo caso. La sceneggiatura oscilla tra il drammatico e il grottesco senza mai impattare significativamente (i personaggi sono poco empatici e piuttosto distaccati, in particolare gli adulti). Il regista sembra concentrarsi più su un esercizio estetico di successo che sulla comunicazione efficace dei contenuti, che, sebbene presenti, stentano a trasmettersi chiaramente. È arduo capire dove l'autore voglia portare lo spettatore. Lasciare lo spettatore libero nell'interpretazione del significato potrebbe essere una scelta intenzionale. I miei occhi si sono deliziati di bellezza, ma la mia anima è rimasta priva di sostanza. Non sarà il suo migliore ma comunque apprezzabile (meno però de La meravigliosa storia di Henry Sugar). Voto: 6 [Sky]

Perfect Days (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - In un mondo moderno caotico e nel cinema contemporaneo, emerge un film piccolo ma in qualche modo miracoloso. Racconta la storia semplice di Hirayama, un addetto alle pulizie dei bagni di Tokyo, tra i più puliti, belli e all'avanguardia al mondo. La sua routine è scandita da incontri inaspettati e azioni quotidiane che sembrano immutabili. Eppure, la vita si evolve e può essere straordinaria. Questa narrazione è vista attraverso gli occhi espressivi del protagonista, magistralmente interpretato da Koji Yakusho. La colonna sonora è accattivante, anche se solleva dubbi sulla sincerità del film, ma rimane irresistibile. Regia e fotografia, pur minimaliste, sono in realtà meticolose nel ritmo e nella scelta dei colori. La seconda parte, meno incisiva, rischia di perdere l'unicità per alcuni dialoghi banali. Il film invita a riflettere sul significato della vita e si rivolge a chi è pronto a comprenderlo. Non sappiamo molto del passato del protagonista, a parte brevi accenni in un incontro con la sorella, ma lui appare soddisfatto. Wim Wenders, dopo risultati altalenanti, ha creato un piccolo capolavoro contemplativo in formato 4:3, evocativo del cinema classico. Nonostante la lunghezza e una trama essenziale, il film tocca l'anima. Ci introduce in un mondo che celebra la semplicità di un'esistenza che per molti è diventata troppo complicata, ma non per lui. Il suo piccolo mondo gli basta. Il film ha insegnamenti per tutti, indubbiamente. È un'opera lenta con dialoghi sparsi, che meriterebbe più visibilità, ma non è per tutti. Ciò nonostante, resta notevole. Voto: 7,5 [Sky]

Palazzina Laf (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Il film (vincitore di 3 statuette agli ultimi David di Donatello) è una potente denuncia sociale che trae spunto da uno dei primi casi di mobbing in Italia, verificatosi presso l'ex Ilva di Taranto. Michele Riondino, in veste di regista al suo esordio e di attore dalla performance notevole, ben supportato da Elio Germano, narra uno dei più eclatanti episodi di arroganza aziendale degli anni '90. Il film, che oscilla tra realismo e surrealismo, è notevole per i suoi intenti e coraggioso nella scelta di un argomento poco esplorato dal cinema italiano, risultando problematico e attuale dato che situazioni simili si verificano ancora oggi. La palazzina dei reietti, trascurata e decadente, offre lo sfondo ideale alla storia, che nonostante alcune lungaggini, ci conduce al processo finale. Sebbene influenzino il giudizio complessivo, sono perdonabili gli eccessi caricaturali e i momenti di stallo. Nonostante non tutto sia perfetto, il film rimane un'opera significativa che espone le colpe dell'industria siderurgica, riflesso di una società in declino dove ignoranza e malvagità si intrecciano. Voto: 6+ [Sky]

The Palace (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Il film non mi ha del tutto soddisfatto, ma non è stato un fallimento totale. Offre una gamma di personaggi eccentrici e opulenti, che sembrano caricature. La critica all'élite è chiara, e il film, nel suo insieme, è godibile e divertente, con un mix di comicità e bizzarria. Però, a tratti perde coerenza, in particolare nel finale che lascia irrisolte molte trame: il futuro di diversi personaggi è incerto. Sebbene le risate siano scarse, il film si dimostra un'ottima vetrina per un Mickey Rourke in grande forma. Luca Barbareschi è tra i produttori e fa anche parte del cast; la sua performance, però, non aggiunge valore, ricordando piuttosto le delusioni dei "cinepanettoni". Pur con alcuni momenti esilaranti, l'impatto complessivo si dissipa in fretta. Roman Polanski (protagonista di un bel documentario come questo) tenta la strada dell'intrattenimento puro, con molte citazioni, ma si discosta dai suoi standard consueti. Voto: 5,5 [Sky]

The Old Oak (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Alla fine, partendo dal titolo stesso dell'opera, "la vecchia quercia" rappresenta proprio Ken Loach, che come sempre è in grado di narrare una storia permeata di elementi politici e sociali con la sensibilità unica che lo contraddistingue. Questo suo stile distintivo emerge con forza anche in questa occasione. La resistenza al cambiamento procede a braccetto con la cultura dell'accoglienza, perché, in ultima analisi, siamo tutti un po' migranti. Nonostante alcuni momenti di calo, l'opera ha indubbiamente una sua importanza. Si tratta di un lavoro forse eccessivamente ottimista, specialmente nel suo finale, ma degno di nota per le tematiche trattate. Interpretazioni solide da parte di tutto il cast, con una menzione speciale per l'abile Dave Turner. Voto: 6+ [Sky]

Aftersun (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Intimo e personale, il film si basa sulla narrazione di video, dialoghi e ricordi di una giovane donna che rivive una vacanza con il padre di vent'anni prima. Il loro legame è ritratto con una delicatezza che si alterna a momenti di incomprensione dovuti alla differenza d'età, catturando l'attenzione anche nei silenzi. Il film è permeato da una malinconia lieve, ma perde di impatto quando si ricollega al presente. La sensibilità della regista esordiente nel delineare le fluttuazioni emotive dei protagonisti sostituisce l'ordinarietà di una vacanza altrimenti banale, lasciando spazio all'espressività di Paul Mescal (il padre) e Francesca Corio (la figlia), tra intuizioni e sentimenti non espressi. Senza eccessi scenografici, il film tocca il cuore con un finale dolce e malinconico, un intreccio di amore e tristezza. Tuttavia, devo ammettere che, sebbene sia piacevole da seguire, non mi ha coinvolto particolarmente. Voto: 6,5 [Cielo]

Un colpo di fortuna - Coup de chance (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Woody Allen ci parla ancora una volta di fortuna e casualità in una nuova variazione con "Coup de Chance". Chi conosce la filmografia del regista americano potrebbe percepire un senso di dejà vu, ma il cinema di Allen, anche se distante dai suoi massimi successi, offre sempre una visione che, nel peggiore dei casi, è "semplicemente" piacevole e sottilmente ironica, grazie a dialoghi originali, situazioni al limite del grottesco e personaggi disillusi. La coppia formata da Melvil Poupaud e Lou de Laâge, poco noti in Italia, è efficace. La trama classica di tradimento e "vendetta" in un contesto altoborghese, elegante e mondano, diventa intrigante con le evoluzioni psicologiche dei protagonisti, diretti con rinnovato entusiasmo da Allen alla sua "prima prova" in francese. Sebbene inizialmente didascalico, il film, con i suoi costumi raffinati e ambientazioni ricercate, giustifica il suo titolo nel finale attraverso un epilogo inaspettato e deciso. Elegante e piacevole, che tuttavia non aggiunge nulla di nuovo alla filmografia di Allen. Voto: 6 [Sky]

Napoleon (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Il film si presenta come incompleto, nonostante non manchi di scenografia o spettacolarità. Mostra un'incertezza nella direzione narrativa: dapprima si focalizza su Napoleone come persona anziché come comandante, indagando il suo rapporto con Giuseppina e i suoi aspetti più puerili; poi si sposta sulle sue battaglie con un ampio dispiego di risorse. Di conseguenza, la narrazione risulta frammentata, anche a causa di una dinamica poco convincente con la moglie: il personaggio di Giuseppina è poco approfondito, il suo ruolo e la sua relazione con Napoleone sono nebulosi e la chimica tra Joaquin Phoenix (nonostante la sua bravura) e Vanessa Kirby non si percepisce. In contrasto, le sequenze belliche sono notevoli, in particolare quella di Austerlitz, ma l'alternanza tra questi due elementi non agevola l'apprezzamento complessivo. In meno di tre ore, anni di storia francese sono sintetizzati in un ritmo incalzante. Il film sembra affrettarsi nel raccontare il più possibile su Napoleone, senza mai risultare del tutto completo. Il difetto maggiore, però, è l'assenza di pathos. Alla fine, si tende a preferire la dimensione più intima e genuina di The Last Duel, un'opera superiore a quest'imperfezione cinematografica. Voto: 5,5 [Apple Tv Plus]

Anche se il mondo finisse domani (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - I mondi paralleli e le realtà alternative sono temi ricorrenti negli anime e manga. La trama ha potenziale, ma alcuni elementi non sono ben sviluppati, come la caratterizzazione dei cattivi, che rimangono indefiniti, e la rappresentazione dei personaggi, spesso superficiale. La storia non mi ha coinvolto come speravo, risultando piatta. Il concetto interessante non è stato adeguatamente esplorato. Le connessioni tra gli eventi a volte sono confuse, e situazioni promettenti vengono introdotte senza essere poi sviluppate. Capisco che un film non può (sempre) coprire ogni dettaglio, ma tralasciare spiegazioni fondamentali per la trama è un grave difetto. Anche la grafica non mi ha colpito, i personaggi sembrano più appartenere a un videogioco che a un anime. L'uso eccessivo di CGI riduce notevolmente l'impatto visivo, nonostante la storia sia sufficientemente appassionante per una visione accettabile. In definitiva, è un film guardabile, ma non essenziale. Voto: 6 [Prime Video]

Saw X (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Dopo alcuni capitoli ridondanti e poco focalizzati (e spin-off deludenti), la saga di Saw si riconcentra finalmente su John Kramer. L'idea di un midquel, ambientato tra il secondo e il terzo film, funziona grazie alla solida interpretazione di Tobin Bell, offrendoci nuovamente la possibilità di apprezzare l'aspetto giustizialista che caratterizzava i primi episodi. Le due ore di film scorrono senza intoppi e le trappole sono ingegnose, così come il finale articolato, che riesce a sorprenderci nonostante alcune coincidenze improbabili che in diversi momenti risultano forzate (a cui ci si aggiunge la rappresentazione di un Jigsaw quasi benevolo, quasi un giustiziere popolare). Il film intrattiene come di consueto e non lesina sul sangue, ma si ha l'impressione che anche Saw abbia dovuto adeguarsi al clima di correttezza politica che pervade il cinema americano recente. Nonostante ciò, si rivela migliore degli ultimi film, anche se, essendo il decimo della serie, non aggiunge molto a ciò che è già stato mostrato. Voto: 5,5 [Prime Video]

Il colore viola (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Non un film da scartare, ma presenta un certo déjà vu. Rispetto al suo predecessore, non è altrettanto forte. Il musical, tratto dal romanzo di Alice Walker, sembra più adatto al palcoscenico che allo schermo, anche se il cast afroamericano, da Fantasia Barrino a Danielle Brooks, ha motivo di essere fiero della propria interpretazione. La produzione brilla per regia, fotografia, scenografie, coreografie e una colonna sonora eccezionale. La trama alterna momenti fedeli all'originale a divergenze che potrebbero avvicinarsi di più al libro, che non ho letto. Il film perde punti per la mancanza di drammaticità e realismo dell'originale, prevalendo una certa leggerezza, nonostante ci siano scene toccanti. Blitz Bazawule mostra talento, ma non è Steven Spielberg. I temi fondamentali, come la condizione femminile in una società patriarcale, restano forti. Il film è buono, ma non eguaglia l'originale. Voto: 6 [Infinity Plus]

The Quiet Girl (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Un film modesto che affronta i grandi temi dell'adolescenza e del crescere, facendolo con uno stile minimalista e misurato. Il regista esordiente Colm Bairéad enfatizza i momenti emotivi, ma è comprensibile, dato che è difficile concepire un'opera di questo genere senza le consuete tecniche come l'enfasi emotiva, l'uso della musica per evidenziare i punti chiave e le intense rotture emotive. Complessivamente, nonostante alcune soluzioni un po' troppo semplicistiche, il film ha la fortuna di avere qualcosa da comunicare, e lo fa con efficacia. Racconta una storia sentimentale che esplora la fragilità e la forza della psiche infantile e, sebbene sia diretta senza grossi errori ma con uno script forse un po' retorico, banale e prevedibile, invita alla riflessione sia a livello personale che sociale. Una prova commovente di Catherine Clinch e del resto del cast arricchisce questo piccolo ma significativo film. Voto: 6+ [RaiPlay]

Godzilla Minus One (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Il reboot del classico cinematografico del 1954 si svolge in un Giappone in fase di ricostruzione post-bellica, rievocando lo spirito dell'originale. La trama ruota attorno a un antieroe che lotta con il rimorso per non aver avuto il coraggio di essere un kamikaze nel momento decisivo, mettendo in risalto lo spirito collaborativo del popolo. L'alternanza tra le sequenze quasi neorealiste e quelle d'azione spettacolari, supportate da effetti speciali di alta qualità che hanno meritato un Oscar, è ben equilibrata. Nonostante nella seconda parte il film tenda a perdere un po' di forza con situazioni troppo enfatizzate, nel complesso è degno di nota. Il regista giapponese Takashi Yamazaki ha saputo dare il giusto tono alla narrazione, un risultato che, a mio parere, era stato raggiunto solo da Gareth Edwards nei remake hollywoodiani del famoso mostro. La scrittura dei personaggi e i dialoghi sono di alto livello e prevalgono sull'elemento catastrofico, che rimane comunque notevole. Con Shin Godzilla, la migliore riproposizione del personaggio. Voto: 7 [Netflix]

Speak No Evil (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - L'invito a trascorrere il fine settimana in casa di sconosciuti può non essere la scelta più avveduta: è su questa premessa che il film di Christian Tafdrup costruisce un esercizio di tensione pura, basato su attese interlocutorie e improvvisi contrasti (non tutti finemente eseguiti come si potrebbe credere). Nonostante alcune forzature, il film trasmette efficacemente una sensazione di disagio indefinito, con dinamiche che colpiscono e un'escalation negli ultimi venti minuti che si avventura nel territorio dell'istinto cieco, terrificante nella sua mancanza di motivazioni. Tuttavia, questo contribuisce a rendere il film ancora più inquietante di quanto non appaia. È promosso perché riesce a disturbare senza cadere nell'eccesso di violenza. Dunque, un'opera che, nonostante alcune lacune e momenti poco credibili, è fondamentalmente ben realizzata, ma che probabilmente non rivedrei, poiché suscita tristezza. Voto: 6+ [RaiPlay]

L'ultimo yakuza (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - "First Love" narra la storia romantica e tragica di due protagonisti: un pugile con un tumore incurabile e una giovane tossicodipendente costretta a prostituirsi. È un racconto con uno sfondo oscuro, arricchito dagli elementi distintivi del cinema di Takashi Miike: poliziotti corrotti, il mondo degli yakuza, la mafia cinese, tradimenti e piani complessi che si frantumano. In questo contesto, Miike si esprime e diverte, coinvolgendo lo spettatore con la sua violenza esagerata e grottesca, mescolando e scomponendo i generi, e concludendo con un finale romantico e dolce, insolito per i suoi film. La sceneggiatura è ben curata, ma la presenza di numerosi personaggi, non tutti adeguatamente sviluppati, genera confusione, specialmente nella prima parte. Nella seconda, le cose migliorano notevolmente, al punto che una scena diventa un cartone animato per ragioni di budget, eppure ciò passa inosservato e risulta perfetto. Un'opera minore del celebre regista giapponese, ma comunque piacevole e divertente. Voto: 6,5 [Prime Video]

Oppenheimer (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - Si può dire molto su Christopher Nolan, ma oggettivamente parlando, è un regista che ha una grande maestria tecnica, a prescindere dal gradimento dei suoi film. Affidandogli un intreccio politico ancora intrigante nonostante gli anni trascorsi, attori di calibro (con Cillian Murphy in prima linea) e le eccellenti musiche di Ludwig Göransson, il film si presenta praticamente su un piatto d'argento. Nolan, abile nel gestire diversi piani temporali, offre una sceneggiatura quasi impeccabile. Personalmente, trovo il tema del comunismo poco coinvolgente e avrei ridotto la presenza del Maccartismo, beneficiando anche la durata del film. La ricerca della perfezione può portare a dettagli eccessivi, che io chiamerei "scorie". A parte questo, è difficile trovare altri difetti. Tre ore di cinema denso e ricco di informazioni, trasformato dal montaggio in un complesso gioco di cronologie e prospettive che genera una tensione crescente e tangibile. Per chi si aspettava un film esclusivamente sulla fisica atomica, Oppenheimer si focalizza sulla figura e sull'impatto del suo lavoro, includendo il prima, il durante e le conseguenze della creazione. In sostanza, Oppenheimer conferma che il cinema di Nolan è un "prestigio" che invita alla riflessione sulle scelte morali e rappresenta un'industria in cui ogni creativo si spinge oltre i propri limiti (meritati i 7 Oscar vinti). Nolan continua a stupire: dopo l'eccesso di Tenet, ora è tornato sulla giusta via, rendendo ogni suo film un evento imperdibile, grazie a un talento che è ancora molto presente. Voto: 8- [Sky]

venerdì 14 giugno 2024

Deathgasm (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/06/2024 Qui - Ispirato dai primi film di Peter Jackson, questo audace e irriverente film neozelandese ci fa rivivere l'apice dell'horror splatter autentico e irriverente. Racconta le avventure del tipico metallaro emarginato che risveglia i demoni più malvagi e indisciplinati. È un film estremo ma divertente, privo di significativi risvolti etici o psicologici. Alcune sequenze sono folli, svolgendosi tra ettolitri di sangue. Deathgasm, un film per metallari e nerd, è allo stesso tempo divertente e sanguinoso, una festa di violenza con effetti speciali che ne intensificano l'impatto. L'effetto è straordinariamente nauseante, molto simile nello stile estetico a "L'armata delle tenebre" di Sam Raimi. Il successo del film (zeppo di cliché) è dovuto anche alle convincenti interpretazioni dei protagonisti che si sforzano di essere più che semplici macchiette. Deathgasm è un film ben riuscito, ricco di splatter, con alcune trovate intelligenti. Voto: 6+