Visualizzazione post con etichetta Rob Marshall. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Rob Marshall. Mostra tutti i post

mercoledì 31 luglio 2024

La sirenetta (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2024 Qui - La sirena Ariel è insoddisfatta della sua esistenza sottomarina e anela alla vita terrestre. Nel remake live action del classico Disney, diretto da Rob Marshall (suo Il ritorno di Mary Poppins), l'accento è sulla musica, con nuove canzoni che tuttavia non eguagliano l'indimenticabile originalità dell'animazione. Il film brilla per coreografie avvincenti ed effetti speciali eccellenti, ma l'eccessiva enfasi sul "politically correct" risulta forzata e fastidiosa. Il vero problema non risiede nel casting controverso (con un'Ariel troppo giovane) o nell'enfasi sui messaggi positivi, bensì nella sfida di convertire l'originale animato in live action senza perdere la sua essenza. Questa trasformazione, sebbene affascinante per i più giovani, solleva perplessità tra gli spettatori più nostalgici. Voto: 5,5 [Disney Plus]

lunedì 31 maggio 2021

Il ritorno di Mary Poppins (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2021 Qui - Il primo Mary Poppins era pervaso da una magia che questo sequel (o sarebbe più corretto dire remake visto che la trama ricalca molto l'originale) proprio non ha. Intendiamoci da un punto di vista prettamente figurativo il film è fatto benissimo: ottime scenografie, bellissimi costumi (candidature meritate), notevoli effetti speciali (la parte cartoonesca è tra le migliori) e tutto sommato discreta recitazione da parte di tutto il cast, a cominciare dalla brava Emily Blunt. Carini anche i camei di Meryl Streep e di Dick Van Dyke, nonché quello della Signora in giallo, ovvero Angela Lansbury. Purtroppo il film lascia molto a desiderare sul lato emotivo. Le psicologie dei personaggi (adulti) sono fin troppo infantili ed è proprio su questo che si sarebbe dovuto lavorare di più: bisognava rendere questi personaggi un po' meno puerili. Inoltre il difetto più grosso del film riguarda la colonna sonora (peraltro due delle quattro candidature agli Oscar nel 2019 proprio in questo campo). A differenza del primo Mary Poppins dove tra le varie canzoni ce n'erano tre che sono rimaste nella storia ("Basta un poco di zucchero", "Supercalifragilistichespiralidoso" e "Cam camini spazzacamin") qui invece le canzoni (che ammiccano agli originali senza averne freschezza e orecchiabilità) sono tutte una più anonima dell'altra. Insomma il regista (quel Rob Marshall di cui purtroppo ci si ricorda anche per il pessimo recente fantasy musicale Into the Woods), anche se riesce a commuovere con i ricordi della madre venuta a mancare, non è riuscito a fare il miracolo e a replicare la magia. Mary Poppins è e rimarrà unica ed irripetibile. Comunque carino, e si lascia guardare. Voto: 6

giovedì 27 dicembre 2018

Into the woods (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/04/2016 Qui - Into the woods è quel genere di film che generalmente e praticamente odio, ma che inconsciamente piace, perché i musical sono fatti per divertire, per mettere allegria, con messaggi positivi e importanti o almeno i più conosciuti. Certamente però questo non è dei migliori, anzi, dal regista di Chicago (Rob Marshall), un film icona del genere e molto bello, nonostante appunto non piace, mi aspettavo qualcosa di più energico, più vivace ma soprattutto meno scemo e meno caricaturale di questo film musicale del 2014 (di produzione Disney), basato sull'omonimo musical di Stephen Sondheim (lo stesso autore del musical Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, secondo me il migliore in assoluto, di cui hanno fatto un film con Johnny Depp che qui fa la parte del lupo cattivo abbastanza anonimamente) che si ispira a celebri fiabe tradizionali come Cenerentola, Cappuccetto Rosso e Raperonzolo dei Fratelli Grimm e Jack e la pianta di fagioli. Il film infatti intreccia queste opere situandolo in un mondo alternativo delle fiabe Grimm, e le estende per scoprire le conseguenze dei desideri e delle missioni dei personaggi, individui alle prese con le proprie scelte di vita, desideri e aspirazioni, in una moderna e favolistica versione. Comunque la storia segue le classiche vicende di queste fiabe, ma in modo originale coinvolgendo un fornaio (James Corden) e la sua bella moglie (Emily Blunt), che rendendosi conto che non possono generare figli, che il loro desiderio di formare una famiglia andrà in pezzi, a causa della maledizione di una strega (Meryl Streep), intraprendono un viaggio nel bosco per trovare gli oggetti necessari per spezzare l'incantesimo, e questo porterà loro alla conoscenza di varie forme di vita residenti nel bosco. Anche se la narrazione e la storia sembrerebbe andare in contro a sentimentalismi inutili e quant'altro di produzione Disney, sorprendentemente non è così, infatti le atmosfere dark non si annacquano, anzi, grazie anche alla convinzione degli interpreti conserva una rinfrescante dose di humour nero, la parte migliore di tutte. La morale della favola, ovviamente, resta: occhio a quel che desideri e attento, perché i bimbi ci guardano. Ma è meno stucchevole di quel che si aspetterebbe. Interessante e importante poi,  l'idea del doppio finale: si può infatti scegliere fra il primo finale, che fa terminare la storia nel classico "E vissero per sempre felici e contenti", e il secondo, che fa riflettere sulle conseguenze dei nostri desideri e sull'eredità che lasciamo ai nostri figli.