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giovedì 31 ottobre 2024

I film del mese (Ottobre 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/10/2024 Qui - Particolari visioni in questo mese, non solo per lo speciale "Halloween", che per questa volta sostituisce l'Angolo Vintage, ma per alcuni recuperi effettuati tramite vie traverse. Degli altri film non horror infatti, a parte alcuni visti dalle rispettive piattaforme, compreso Furiosa che reso disponibile su Infinity Plus nella settimana tra il 20 e il 26 settembre scorso, sono tutti film visti in Streaming. E tuttavia, a parte CrawlEma e Better Days che ho visto perché era da tanto che volevo vederli ma mai stata occasione o possibilità, gli altri sono passati da Sky negli ultimi anni, ma non sono riuscito a visionarli in tempo e così ho dovuto "cercarli", peraltro Illusioni perdute è disponibile alla visione su RaiPlay. Discorso diverso invece per gli 8 film che compongono lo speciale Halloween di quest'anno, tutti disponibili alla visione dalle rispettive piattaforme, tranne proprio l'unico film ambientato ad Halloween degli 8 horror selezionati, Dark Harvest infatti, è scaduto dal catalogo di Prime Video il 13 di questo mese. Per essere precisi inoltre, ho visto invece The Watchers su Infinity Plus nella settimana tra il 18 e il 24 di questo mese, solo pochi giorni fa insomma. Ma tra giri, intrallazzi vari e quant'altro, una lista di film comunque alquanto corposa e di buon interesse, nonostante le sorprese (positive e negative) e le delusioni.

[Infinity Plus] Furiosa: A Mad Max Saga (Azione/Sci-fi 2024) - Sebbene manchi la novità di Fury Road, questo film rimane uno spettacolo avvincente con scene d'azione mozzafiato e un'estetica notevole. Furiosa emerge come un personaggio forte nella saga, e l'attrice, pur non essendo Charlize Theron, è all'altezza del ruolo. Nonostante l'assenza dell'effetto sorpresa del primo film, la visione è consigliata: non si sofferma troppo su nuove caratterizzazioni ma espande l'universo in modo che prepara il terreno per futuri sequel o spin-off. Il cast è ben scelto, il ritmo del film è sostenuto, soprattutto nella seconda metà, e il finale è epico nel vero senso della parola. Gli effetti digitali a volte lasciano a desiderare, ma nel complesso, è un film di grande impatto che ti tiene incollato allo schermo e ti trasporta in un mondo immaginario ben delineato. Voto: 7,5

[Disney Plus] Il regno del pianeta delle scimmie (Sci-fi/Azione 2024) - La rinascita della saga "storica" del Pianeta delle scimmie si concretizza in un film che difficilmente rimarrà isolato, presentando sia punti di forza che di debolezza. Tra i primi spiccano un'ambientazione lussureggiante e suggestiva, che fonde elementi naturalistici e post-industriali, e degli effetti speciali all'avanguardia. Tuttavia, la trama e la caratterizzazione dei personaggi risultano piuttosto superficiali e la durata del film è eccessiva. È penalizzato anche da un avvio lento e da una parte centrale che manca di dinamismo. In conclusione, sembra raschiare il fondo del barile, in quanto non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quanto esplorato nella recente trilogia iniziata nel 2011 e terminata nel 2017 con The War, nonostante l'elevata qualità tecnica. Voto: 6

[Paramount Plus] Bob Marley - One Love (Biografico/Dramma 2024) - L'idea di realizzare un film sulla vita del famoso cantautore giamaicano era inizialmente eccellente, tuttavia il risultato finale del regista Reinaldo Marcus Green (noto per Una famiglia vincente) è insoddisfacente in vari aspetti. La figura imponente (sia politica che musicale) di Bob Marley avrebbe meritato una biografia cinematografica di grande impatto, ma sfortunatamente il film, nonostante le buone intenzioni, non raggiunge l'obiettivo. Risulta essere solo un insieme di episodi della vita del musicista, curati nella forma riguardo all'ambientazione e alla selezione dei brani, e interpretati da un attore che dà il massimo, ma che risulta distaccato e incapace di catturare il carisma dell'artista. È un film godibile, ma resta un'occasione mancata. Voto: 5,5

[RaiPlay] Illusioni perdute (Storico/Dramma 2021) - Un film storico che narra l'ascesa e la caduta di un giovane poeta e giornalista dalla natura gentile. Attratto e poi corrotto da un mondo inizialmente alieno, che lo seduce con false promesse, il film (adattamento dell'omonimo romanzo di Honoré de Balzac) potrebbe essere ambientato a Hollywood, rappresentando l'iconico "sogno americano". Interpretazioni incisive e una regia abile trasportano lo spettatore in un universo distante che, malgrado la verbosità e un'eccessiva enfasi, risulta sorprendentemente familiare. Pur nella prevedibilità degli eventi, la rappresentazione complessiva merita apprezzamento. Voto: 6,5

[Netflix] Orion e il Buio (Animazione/Fantastico/Avventura 2024) - Un debutto alla regia per un film DreamWorks che indaga la profonda paura del buio attraverso un racconto di crescita, mirato a liberarci dai demoni che ci assediano durante l'adolescenza, conducendoci in un percorso di scoperta e consapevolezza. Nonostante non brilli per originalità, specialmente nella caratterizzazione dei personaggi, Orion e il Buio (scritto da Charlie Kaufman e basato sull'omonimo libro illustrato di Emma Yarlett) vanta un'impressionante qualità visiva e trasmette una serie di emozioni positive che rendono la visione piacevolmente accettabile. Voto: 6

martedì 31 ottobre 2023

Speciale Halloween (2023)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/10/2023 Qui - Temporalmente questo speciale di Halloween sarebbe potuto esserci esattamente un anno fa, dato che 5 film su 6 uscirono (al cinema o in streaming) lo scorso anno (più uno uscito negli anni '90) e di tutti questi se ne parlò abbastanza, ma sapete i miei tempi, la lista è sempre piena e devo programmare le mie visioni. Per l'appunto, quest'anno ho deciso di rispolverare (dopo anni di tira e molla, tra singola recensione, doppia recensione e inserimenti nei listoni, nonché cambi d'argomento, come quello dello scorso anno incentrato sui fumetti Disney a tema) questa rassegna filmica inerente al periodo più "macabro" dell'anno, e di vederli finalmente, che già nel 2022 li avevo praticamente selezionati. Cosicché eccomi qui oggi, 31 ottobre 2023, a "presentarvi" questi 6 film visti in questa occasione speciale, che spaziano dal fantasy alla commedia, dal thriller all'horror, arrivando al puro slasher. Film che, ancor più di prima, disponibili a tutti sono, a patto che abbiate Netflix, per vedere La maledizione di Bridge Hollow e Wendell & WildDisney Plus per vedere i due Hocus Pocus e Sky per vedere Halloween Ends. Il secondo Terrifier invece, che si può comunque trovare in blu-ray (o simili), l'ho visto in streaming. Com'è andata? A parte che trattandosi di un periodo particolare certe visioni sono gradevoli a prescindere, un po' deludente il tutto è stato, ma il divertimento (come detto) non è mancato.

giovedì 27 ottobre 2022

Halloween Killer (2004)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/10/2022 Qui - Piccolo gioiellino cult di cattiveria e cattivo gusto ambientato in un bizzarro microcosmo dove sembra che tutti siano stupidi o quasi (bisogna chiudere un occhio su diverse incongruenze e inverosimiglianze, ma se si sta al gioco dello script il divertimento non manca). C'è un po' di tutto: gattini morti ammazzati, donne incinte e ciechi malmenati, un padre sbudellato davanti alla sua intera famiglia, senza contare piccole blasfemie (il killer mascherato da Gesù) e un finale beffardo che non poteva essere migliore. Sciocco ma decisamente godibile. Pochi soldi, ma tante buone idee. Non serve altro per fare un buon horror e questo film ne è la prova. Jeff Lieberman mischia horror e comedy trovando un giusto equilibrio (una commedia nera travestita da slasher movie). Una pellicola tutt'altro che politicamente corretta (citazionista non per caso), che vuole essere irriverente e ci riesce. Certo, il doppiaggio è abbastanza mediocre, gli attori un po' così, e tra questi c'è la Katheryn Winnick futura Lagertha (il bambino invece totalmente odioso), ma Satan's Little Helpers, che si avvale di una "maschera" alquanto efficace e di gran resa scenica, un piccolo spazio merita, almeno tra gli amanti dello slasher. Voto: 6+

domenica 31 ottobre 2021

Movies for Halloween: Hubie Halloween (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/10/2021 Qui - In tutta sincerità mi aspettavo un film diverso, un film che non prendesse il genere horror da un senso lato, ma direttamente, tuttavia non mi è dispiaciuta questa commedia, e non ne rimpiango la scelta (nonostante sperassi davvero in qualcosa di più). Una commedia grottesca con un po' di "umorismo nero" che rimane però sempre ben salda nel genere comedy, e in questo senso Hubie Halloween (diretto da Steven Brill) è un film decisamente più adatto alle famiglie, anche perché la comicità non tocca (quasi) mai lo scurrile, che ad altri, ma sicuramente è un prodotto da guardare senza troppe aspettative. E certamente è un film anch'esso perfetto (nonostante l'elemento primario mancante) per la notte delle streghe, in quanto della notte di Halloween il film ne sviscera le "componenti". Si tratta infatti, ed è soprattutto questa, una gustosa parodia della cinematografia di questo periodo. C'è difatti tutto il mondo Halloween all'interno del film. Di un film, un caleidoscopio di cult dell'orrore (si ricalcano classici, parecchi classici, c'è pure qualcosina proveniente direttamente dall'anno scorso, ovvero da Trick 'r Treat), che racchiude tutto l'immaginario della festività. A conti fatti un compendio della Storia di Halloween in quanto cita, e sovverte in chiave (appunto) parodistica, tantissimi elementi cardini della celebrazione. Tanto che, più che una commedia, Hubie Halloween, ennesima collaborazione tra il colosso Netflix e la casa di produzione di Adam Sandler qui protagonista (tuttavia questa la prima volta che mi ci imbatto, è il primo film che vedo), è una vera parodia citazionista delle più note situazioni di horror famosi, con uno stile spiazzante e volutamente da B movie. Rivedibile certo, sotto diversi punti di vista, ma nell'insieme godibile e leggero.

lunedì 3 maggio 2021

Halloween Night (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 03/05/2021 Qui - Non il solito film con racconti per Halloween, ma un mockumentary con protagonisti un gruppo di ragazzi che per festeggiare girano in camper per una settimana alla ricerca della casa più spaventosa allestita per le festività. Da questo film emerge la folle usanza americana del ricercare lo spavento peggiore per Halloween, spesso rasentando la follia. In questo senso la peculiarità di questo horror found footage è di evitare il sensazionalismo a tutti i costi, rifacendosi a quell'aura di intangibile ambiguità del mai dimenticato The Blair Witch Project. Questa caratteristica si rivela il suo miglior pregio e il suo più evidente difetto, dal momento che per un'ora e un quarto accade ben poco e il finale non è all'altezza delle aspettative. Qualche sequenza inquietante (la ragazza-bambola, le riprese boschive) e sprazzi di paura da accerchiamento ravvivano la monotonia. Più elegante della media, ma niente di più. Voto: 5,5

sabato 31 ottobre 2020

Movies for Halloween: Trick 'r Treat - La vendetta di Halloween (2007)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/10/2020 Qui - Dopo la mezza uscita dal tema dello scorso anno, con un horror fisico e psicologico però di grande effetto ed impatto, era La casa delle bambole - Ghostland (un buon film, intelligente e disturbante), si ritorna al classico, con un prodotto di puro intrattenimento horror, dedicato per l'appunto alla festività di Halloween, carico di atmosfere giocose, disimpegnato e adattissimo per trascorrere una piacevole serata. Con un film che, credevo di aver visto, e invece non era così, con un film, parzialmente ispirato al cortometraggio splatter/horror Season's Greetings dello stesso regista ed ambientato nella notte di Halloween (festa pagana ormai debitamente sdoganata, festeggiata in qualunque parte del mondo), che nonostante sia stato distribuito solo per il mercato home-video (tuttavia andato in chiaro negli anni su alcuni canali Mediaset), è diventato un piccolo cult. Un piccolo gioiellino così tanto apprezzato che ha spinto Michael Dougherty ad iniziare (seppur decenni dopo) la sceneggiatura per un possibile sequel, così tanto iconico che la DC Comics e la Wildstorm Comics hanno pubblicato nel corso dell'ottobre 2007, un fumetto adattato dal film, scritto dal fumettista Marc Andreyko e illustrato da Fiona Staples. E codesto film horror è ovviamente Trick 'r Treat, un film intelligente nello sfruttare vecchie inquietudini per un perfetto racconto del terrore a più voci. Prodotto da Bryan Singer (produttore nonché regista di film quali X-Men, ben quattro, Superman ReturnsOperazione ValchiriaBohemian Rhapsody), La vendetta di Halloween è infatti un horror debitore dei classici format antologici anni '80/'90 come Creepshow e I racconti della cripta (lo si nota dai titoli di coda realizzati come un fumetto).

giovedì 31 ottobre 2019

Movies for Halloween: La casa delle bambole - Ghostland (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/10/2019 Qui
Tema e genere: Pascal Laugier firma una pellicola che esplora la dicotomia tra reale e finzione. Una pellicola che va al di là del suo essere un film dell'orrore. Qui il cliché trito e ritrito della bambola horror acquisisce un senso nuovo e diverso. Vedere per credere.
Trama: Pauline e le sue figlie adolescenti, Beth e Vera, ricevono in eredità una vecchia villa piena di cimeli e bambole antiche che rendono l'atmosfera casalinga tetra e inquietante. Durante la notte, due intrusi penetrano nella casa e prendono in ostaggio le ragazze. Tuttavia, ridotte in fin di vita riescono a salvarsi. Sedici anni dopo, Beth, diventata una scrittrice di successo ritorna in quella casa (dove abitano ora la madre e la sorella) per assicurarsi che tutto vada bene. Sembrerebbe di sì, pian piano però Beth scopre che le cose non sono propri così come appaiono e presto prenderà contatto con una terribile realtà.
Recensione: Ad Halloween si sa gli horror vanno per la maggiore, è consuetudine poi che si debba vedere uno a tema per la notte delle streghe (ambientato in quel giorno), ma ho già visto negli ultimi mesi l'undicesimo capitolo della saga di Michael Myers (qui la recensione) ed anche quella specie di sequel/spin-off di Piccoli Brividi (qui la recensione), ho optato quindi sì per un horror, però per uno non a tema. Ho optato e visto infatti (a dispetto del titolo internazionale e non) un horror (portato in Italia da Midnight Factory, l'etichetta tutta italiana specializzata proprio nel settore horror) genuino e senza inutili fronzoli paranormali (comunque perfetto per Halloween, oltretutto riuscito e di buon livello). La casa delle bambole (il "Movies for Halloween" di quest'anno, qui il precedente) è difatti un film molto "fisico" ed anche psicologico. In Ghostland ci sono tanti scontri, tante urla, Jumpscare quanto bastano e rumori sinistri a suggerirti che il mostro è proprio alle tue spalle. E' anche un film molto claustrofobico, perché ad esclusione di alcune scene la maggior parte del set è proprio all'interno di una casa resa inquietante dalle centinaia di occhi che continuamente sembrano osservare le protagoniste della pellicola. Una pellicola che per essere un horror ha un inizio piuttosto scolastico, ma che poi prende altre strade e si rivela tutt'altro. Il francese Pascal Laugier è l'autore di un horror di cui si è parlato tanto e continua a far rumore anche a distanza di un decennio, quel Martyrs (visto tuttavia solamente pochissimo tempo fa, qui la recensione) che metteva in scena sadicamente la voracità delle generazioni più anziane nello sfruttare le carni e le menti dei più giovani. Ma ecco che dopo aver diretto nel 2012 il più convenzionale thriller drammatico I bambini di Cold Rock, egli torni a girare un horror. E sempre nel campo dello sfruttamento di giovani corpi (ancora una volta due corpi femminili, in questo caso due sorelle) ci si muove: solo che in La casa delle bambole - Ghostland il terreno su cui si sceglie di giocare è quello degli stereotipi del cinema e della cultura orrorifica americana, a partire dal continuo riferimento a H. P. Lovecraft. Beth, infatti, che sviene alla sola vista del sangue, vorrebbe diventare una scrittrice horror, Vera, invece, è più radicata nella realtà (da qui il suo nome), ha un ragazzo, delle normali aspirazioni per il suo futuro e un innato senso di ribellione nei confronti della madre, da lei accusata di preferire l'altra sorella.

venerdì 14 giugno 2019

Movies for Halloween: Terrifier (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/10/2018 Qui - Se qualcuno ha visto "All Hallow's Eve" ricorderà di certo il personaggio di Art il Clown, se non lo si è visti (tra questi ci sono io) di certo lo ricorderà, e di certo non lo dimenticherà, dopo aver visto Terrifier, film del 2016 diretto da Damien Leone. Il suddetto pagliaccio infatti, non fa assolutamente nulla, a parte starsene per i fatti suoi, eppure basta la sua presenza per caricare la scena di una tensione più inquietante dell'intero minutaggio di Pennywise in It (che ha fatto comunque il suo dovere bene). Perché basta l'inizio, quando Art entra in una pizzeria e si siede, non solo per capire la potenza enorme del personaggio, ma anche per mettere a confronto tutti gli altri (tra cui quel misto di Joker/Pagliaccio che fece la fortuna di 31, il film di Rob Zombie che fu uno dei film consigliati l'anno scorso in occasione di Halloween, di cui questo Terrifier ne è l'ulteriore consiglio di quest'anno) e non avere più dubbi su quale sia il più "terrorizzante". Non a caso il punto di forza del film, un film indipendente e artigianale capace di ridare dignità alla figura del killer clown, riportandolo a quella dimensione grottesca di terrore primordiale (un ghigno malefico stampato su quella maschera piena di significati) e un film che è la pregevole rievocazione dell'horror vintage, regressione all'essenza più brutale ed elementare di un genere tornato a farsi beffe di psicologie e raffinatezze, è proprio Art the clown, psicopatico e feroce villian, che agisce senza alcuna motivazione. Non sappiamo niente di lui, anche se devono essergli successe cose orrende, visto il modo in cui si comporta. Per tutta la durata della pellicola assisteremo a un vasto campionario di torture e umiliazioni di vario genere, che soddisferanno appieno anche gli spettatori più sadici. Il sangue scorre a fiumi da teste spaccate, ferite da arma bianca...e da una ragazza tagliata in due. Eppure non c'è da sorprendersi, dopotutto Terrifier è a tutti gli effetti uno slasher in pieno stile anni '80: sporco, esagerato, grondante sangue ed effetti speciali pratici, che sfoggia una serie di efferatezze estreme molto succulente per gli amanti del genere. Il risultato perciò è un film certamente sopra le righe su diversi fronti, con un'impennata soprannaturale nel finire (forse la sola nota stonata) su cui sorvolare, ma è sicuramente un vero horror moderno ed estremo (che aggirando l'aspetto romantico e nostalgico di molti altri prodotti più commerciali ne amplia la carica ferale) davvero eccezionale, perché capace di regalarci alcuni momenti assolutamente degni di nota.

giovedì 4 aprile 2019

Movies for Halloween: 31 (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/10/2017 Qui - Non c'era film migliore, a mio modesto parere, da postare per questo Halloween 2017 e concludere così la due giorni (il primo appuntamento lo trovate qui) dedicata alla festività preferita dagli amanti dell'horror. 31 infatti, folle e divertente horror del 2016 diretto da Rob Zombie, segna il gradito e gran ritorno, con un horror creato grazie al crowdfunding e quindi libero da qualsiasi censura e qualsiasi interferenza da parte di terzi, in grande stile del regista statunitense, che dopo la visionaria ed estrema pellicola Le streghe di Salem (probabilmente il suo più brutto lavoro e uno dei più brutti horror mai visti da me) sembrava ormai finito. E lo fa tornando alle origini (evocando i suoi lavori migliori), ad uno stile sporco, crudo e vintage che ha caratterizzato la prima parte della sua carriera e che si rifà in modo esplicito e palese al cinema di genere anni '70, con forti riferimenti ad autori come Tobe Hooper. Anche perché la storia, violenta, cruda e senza freni, vede un gruppo di circensi scapestrati venire rapiti, in una zona rurale dell'America anni '70 (più precisamente nella notte di Halloween del 1976, tra le lande desolate e le sterpaglie aride del Texas), da uno strano gruppo di folli (e una strana associazione di potenti), che li rinchiudono in una fabbrica abbandonata, braccati da una serie di killer spietati e ognuno con le sue peculiarità. Lì, intrappolati in un inferno costruito dall'uomo, avranno 12 ore di tempo per sopravvivere al gioco più terrificante mai ideato prima, il gioco chiamato 31. Un gioco al massacro a vari livelli, fatto ad arte per il piacere e il divertimento dei ricconi burattinai che si nascondono dietro questo fatale passatempo. Passatempo che cambierà per sempre il destino dei 5 e l'umore dello spettatore, che si ritroverà catapultato in un divertente e quasi del tutto riuscito splatterone, dal retrogusto grindhouse che non potrà non fare la felicità dell'amante del genere.

Movies for Halloween - Hellions: Piccoli Demoni (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/10/2017 Qui - Halloween, la notte delle streghe, quale miglior giorno possibile per ambientare una storia horror? quale miglior modo per riproporre per il secondo anno consecutivo (dopo Tales of Halloween e Holidays, che vi consiglio di vedere) due pellicole (il secondo ci sarà domani) per la rubrica Movies for Halloween? E' il caso appunto di Hellions: Piccoli Demoni, film del 2015 diretto da Bruce McDonald, noto soprattutto per l'horror Pontypool (anche se io l'ho ricordo per alcuni passabili thriller e la non eccezionale serie televisiva Transporter: The Series) ambientato questa notte speciale, anche se la festa delle zucche è solo un pretesto per segnare il (folle ad allucinatorio) confine dall'età spensierata dell'infanzia e delle feste casalinghe, a quella dell'età adulta e complicata. Infatti il film, che pare essere "roba già vista", ma che non lo è se solo semplicemente ci si libera dallo stereotipo dei film a tema halloween, è un film surreale dall'introduzione "realistica" con a seguire totale immersione spiazzante, ci si sposta in una dimensione di impossibile collocazione spazio-temporale, caratterizzata da toni violacei in cui gli unici colori a spiccare sono il rosso del sangue e l'arancio delle zucche. Questo perché la storia appunto è ambientata durante la notte di Halloween, quando la diciassettenne Dora, in attesa del fidanzato per recarsi ad un party e soprattutto per rivelargli di essere in dolce attesa, si trova assediata da un gruppo di bambini dalle terrificante maschere. Deve trovare un modo quindi di sopravvivere, anche se questa è una home invasion (che vede assoluta protagonista la ventunenne Chloe Rose, nota soprattutto sul piccolo schermo per la partecipazione a diverse serie televisive di successo) che va oltre la classica lotta per la sopravvivenza, nulla è scontato in quanto la sceneggiatura segue schemi per lo più indecifrabili. Possibile la lettura onirica di un incubo generato dalla gravidanza, ovviamente indesiderata, probabile fonte di inquietudine e paure. Ma niente potrebbe essere come sembra.

lunedì 4 febbraio 2019

Movies for Halloween: Tales of Halloween (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/10/2016 Qui - Come avevo anticipato ieri, per questa speciale occasione, ovvero Halloween, ho visto due film simili, cioè due film a episodi inerenti la festività, ma se in Holidays la notte delle streghe era uno dei tanti, in questo caso anche se il titolo è già abbastanza esplicito, Tales of Halloween, la festa pagana per eccellenza è il motore su cui si basano tutti i 10 episodi della pellicola. Avevo anche detto che i film a episodi, tradizione cinematografica soprattutto americana, a volte regala delle perle, ebbene più del precedente questo film è un autentico gioiellino, un piccolo capolavoro del genere horror. Questo perché il film, del 2015, non solo è più gratificante e divertente di Holidays, ma è diretto da 11 registi maestri del nuovo cinema horror, costitutori della cosiddetta "October Society", nominati così per questa occasione. L'occasione non solo di farsi vedere ma di omaggiare la festa di Halloween e il genere horror, poiché Tales of Halloween, ultima antologia horror, è proprio la raccolta dei migliori racconti della festa più trasgressiva dell'anno, ma non solo, perché il film, è infatti un omaggio a tutto il cinema horror degli anni '80-'90, è difatti impossibile non notare gli innumerevoli riferimenti ad altre opere di quel periodo e in particolare ai vecchi film ad episodi come 'Creepshow' (1982) di George Romero e 'Ai confini della realtà' (1983) anch'esso diretto da diversi registi. Antologia che ci fa anche imbattere in due camei d'eccezione: Joe Dante (regista de L'ululato, Gremlins) e John Landis (regista de Ai confini della realtà e Un lupo mannaro americano a Londra). Questa nuova antologia di 10 corti dell'orrore comunque è del tutto diversa, è soprattutto più sanguinolenta, addirittura più cattiva e disturbante ma infine molto più spassosa e nera, dal registro più spiccatamente comico-satirico, con alcuni tocchi ironici ben gestiti. Ma la particolarità più interessante è che Tales of Halloween, racconta le storie in modo interconnesso, poiché tutte le storie sono ambientate in una piccola cittadina di provincia durante la notte di Halloween, e sono incentrate sui gustosi contrappassi che tormentano grandi e piccini alle prese con gli spettri ed i demoni che sembrano affollare, tra un dolcetto ed uno scherzetto, la notte americana più lunga dell'anno. E' partendo da questo presupposto che questi 11 registi (Katie Silverman, Neil Marshall, Darren Lynn Bousman, Axelle Carolyn, Lucky McKee, Andrew Kasch, Paul Solet, John Skipp, Adam Gierasch and Jace Anderson, Mike Mendez, Ryan Schifrin e Dave Parker) raccontano a loro modo la più iconica delle feste americane nei sobborghi di una dormiente periferia terrorizzata da ghoul, alieni e assassini.

Movies for Halloween: Holidays (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/10/2016 Qui - Quest'anno spinto dagli amici blogger che durante, ma soprattutto prima di Halloween, recensiscono film horror a tema per passare la notte delle streghe in compagnia o da soli perché no, ho deciso anch'io di farlo, poiché l'anno scorso scrissi solo del mio Halloween, di come sono sempre stato 'fedele' alle tradizioni, ma non parlai di alcuni film. Film che soprattutto in questo periodo 'festivo' escono ma soprattutto vengono visti di più, d'altronde gli horror se non li vedi ad Halloween, quando? Vabbé che c'è sempre tempo, in ogni caso io seguendo alcune indicazioni di una certa 'esperta' ho deciso di vedere due film a episodi, l'altro ci sarà domani, ovviamente a tema Halloween o semplicemente 'festivo'. I film a episodi ad esser sincero ne ho visti pochi ma questi due che ho visto e recensirò, proprio perché horror mi sono moderatamente piaciuti. In America però non è una novità, anzi, è quasi una tradizione i film a episodi, e incredibilmente ho scoperto che qualche perla ogni tanto la regala. Infatti questi tipi di film sono per me una scoperta gradita. A partire da Holidays, bizzarro e sovversivo concept-horror del 2016 sulla tematica delle feste (religiose e commerciali) che s'incontrano durante l'anno e che fanno da scenario agli otto episodi che compongono il film. 8 storie originali horror/commedia che hanno come filo conduttore le festività e hanno come obiettivo probabilmente di rovinarcele. 8 storie in cui emergono gli aspetti più contorti e sovversivi che ogni festa comandata porta con sé, si parla infatti di Natale, Pasqua, Capodanno, Halloween, San Valentino, Festa della mamma, Festa del papà e San Patrizio. Presentato al Tribeca Film Festival, Holidays però è un film sul quale è complicato sbilanciarsi in un giudizio globale (cioè senza analizzarne ogni singola parte) poiché le storie narrate sono tante e così anche i sottogeneri dell'horror che le caratterizzano. Il film si avvale di "picchi", che sono piuttosto alti e anche se sono presenti "anelli deboli" e parti meno riuscite, a mio parere, merita una valutazione più che sufficiente. I mini episodi (tutti della durata di 15-20 minuti) sono intervallati dall'immagine di un biglietto d'auguri per la relativa festa (a uso titoli di coda). L'inconveniente per lo spettatore in questo tipo di struttura è il dover continuamente "ridisegnare" la propria empatia per allacciarsi alle vicende narrate, ma nonostante ciò riesce a tenere alta la tensione, riuscendo a tenere alto il livello di tutti i segmenti, fra storie soprannaturali e serial killer. Poiché le 8 vicende sono scritte e dirette da altrettanti registi specializzati nel genere, dove il più famoso è sicuramente Kevin Smith (Clerks), ma anche Gary Shore di Dracula Untold, anche se riescono tutti ad emergere e a farsi apprezzare parecchio, perciò anche se si sa già cosa aspettarsi e che non si guarderà un capolavoro, si sa già che, per gli appassionati come me, si passerà un'ora e mezza fra alti e bassi, senza alcun tipo di impegno mentale. E Holidays fa tutto questo e lo fa egregiamente.

sabato 22 dicembre 2018

In fondo al bosco (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 12/04/2016 QuiIn fondo al bosco è un sorprendente ed intrigante nonché inquietante thriller noir italiano del 2015 diretto da Stefano Lodovichi, con protagonisti Filippo Nigro e Camilla Filippi. Il film, girato interamente in Val di Fassa, è prodotto da Sky Italia con la collaborazione di One More Pictures e con il contributo della Trentino Film Commission. Il 5 dicembre ogni anno in Italia in uno sperduto villaggio alpino (Croce di Fassa) si svolge uno strano rito, nato da una fantasiosa quanto lugubre leggenda, per esorcizzare la morte gli abitanti infatti si mascherano dai cosiddetti Krampus (recentemente c'è già un film in giro su questi temi e personaggi), ossia travestiti da diavoli, quei diavoli che, leggenda vuole, vengono a rapire i bambini cattivi. Durante un gelida notte dell'inverno 2010 però, la celebrazione ha un tragico epilogo. Durante la festa infatti, terrorizzato da questi diavoli e trascurato dagli occhi iniettati di alcol del papà, un bambino di quattro anni (Tommaso) scompare misteriosamente nel bosco. Dato per morto per molto tempo, durante il quale il padre viene incriminato come è consuetudine ormai in Italia (messi alla gogna e letteralmente processati in piazza), mentre la madre cade in una depressione nera che la spingerà ad un tentativo di suicidio, il bambino sembrerebbe ricomparso. Cinque anni più tardi infatti la polizia trova un bambino che corrisponde alla descrizione di Tommi e che all'esame del Dna risulta corrispondere perfettamente al makeup genetico del figlio di Linda e Manuel (i due increduli genitori). Qualcuno ovviamente nasconde qualcosa, ma anche nessuno pare riconoscerlo. Si perché mentre il padre è felice di averlo ritrovato e può finalmente scagionarsi agli occhi della comunità, che lo ha sempre ritenuto il primo sospettato della sua scomparsa, la madre Linda, invece, fatica ad adattarsi al ritrovamento, giacché percepisce strani ed inquietanti segni. Stenta a riconoscere in quel bambino taciturno e scostante il proprio bambino perduto (e se quel bambino non fosse davvero suo figlio?), e anche il nonno di Tommi coltiva dubbi sull'identità del bambino. Ma mentre tutti si chiedono cosa sia successo veramente al bambino, alcuni indizi portano ad un'antica leggenda locale ed al terribile sospetto che il bambino sia l'incarnazione del diavolo. Quale sarà la verità? L'agghiacciante finale svelerà una insospettabile e memorabile conclusione della storia.