Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/10/2023 Qui - Non che ci si aspettasse granché da un sequel posteriore di quasi trent'anni, le (immortali) protagoniste avranno anche scoperto la pozione per l'eterna giovinezza ma non quella della forza dirompente che le animava. A questo si aggiungono delle co-protagoniste un po' anonime, il tutto vergato di una fastidiosa spruzzata di "politicamente corretto" che ha non poco stufato. Rimpiazzato metà cast (ma non Doug Jones), l'operazione nostalgia avrebbe avuto maggior impatto se si fossero richiamate anche le brave doppiatrici originali. Dirige la Anne Fletcher di Fuga in tacchi a spillo, un film niente affatto memorabile. Sequel infatti così così, fuori tempo massimo e con un'aria di ingenuità di troppo mancando di giocare con una piacevole atmosfera orrorifica (Salem può offrire di più). Qui la sceneggiatura rinuncia a qualsiasi tensione avventurosa per darci una commedia tout court con il trio di streghe sugli scudi (la Bette Midler sempre efficacemente in parte, un po' meno le sue socie) e un inno all'amicizia tra adolescenti (la trama abbastanza confusionaria non riesce ad appassionare, tantomeno a far ridere). Il prologo con le streghe bambine convince poco. Nel finale si cerca di buttarla sulla lacrima facile, ma anche qui si fallisce. Saranno state le aspettative troppo alte ma si tratta di un mediocre film che tutto sommato fallisce i suoi intenti. Deludente. Buone solo le musiche. Voto: 5+
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