Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 12/10/2023 Qui - Naufragati sulle coste spagnole due giovani americani si trovano in un villaggio abitato da strane creature. L'accoppiata Brian Yuzna-Stuart Gordon dà vita ad un'altra trasposizione filmica degli scritti di Lovecraft. Stavolta l'ispirazione è presa dai racconti brevi Dagon e soprattutto La maschera di Innsmouth, amalgamandoli ed apportandovi qualche piccola modifica. Come noto, trasferire su pellicola le atmosfere orrorifiche e soprannaturali create dal solitario di Providence è un'impresa quasi impossibile. In questo caso specifico non aiuta né la povera produzione spagnola né l'adattamento della storia ai giorni nostri. Gli sviluppi tecnologici dell'ultimo secolo rendono infatti difficilmente accettabile una vicenda di isolamento totale come quella narrata nel film. Per di più la trama è messa in scena in maniera parecchio ingenua ed il protagonista compie talmente tante idiozie che diventa subito antipatico. D'altro canto, c'è da riconoscere che la coppia di autori cerca di rispettare la pagina scritta e dimostra tutta la sua passione per l'opera del Sommo. L'atmosfera malsana del piovoso villaggio con i suoi mostruosi abitanti ciondolanti e cantilenanti è resa molto bene e pure il finale, con qualche inatteso ma riuscito momento splatter, risulta d'effetto. Punti dolenti sono indubbiamente gli effetti speciali (scadente computer grafica) ed il cast, specialmente l'imbambolato protagonista. Le ragazze per lo meno sono carine, mentre c'è da segnalare la presenza dell'unico nome noto, il vecchio Francisco Rabal (qui al suo ultimo film), che fa una fine orribile. Facendo le necessarie "tare" per le tante ingenuità dovute soprattutto alla scarsità di mezzi, la sufficienza se la merita tutta. Voto: 6
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