Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/10/2023 Qui - Un "Me-too" raccontato dal punto di vista della persona che usa la propria posizione di potere come arma di seduzione, in questo caso la direttrice di una prestigiosa orchestra sinfonica. Autoriale fin dai titoli di testa, il film si comporta con lo spettatore non diversamente dalla sua algida protagonista (in un lento e purtroppo snervante processo di autodistruzione del suo status acquisito), seducendolo con il proprio narcisistico sfoggio di cultura e con l'eleganza formale della messa in scena, facendolo sentire in colpa se prova una certa noia assistendo a tanta raffinatezza per oltre due ore e mezzo. Bello? Certo, ma troppo programmatico per convincere davvero. Da rimarcare ovviamente la prova della ineccepibile Cate Blanchett, ma sul resto un velo pietoso. Voto: 6
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