mercoledì 20 marzo 2019

Robinson Crusoe (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/07/2017 Qui - Di produzione Franco-Belga, Robinson Crusoe (The Wild Life), film d'animazione del 2016 diretto da Vincent Kesteloot e Ben Stassen, come accennato, parte ovviamente dalle pagine dell'intramontabile romanzo di Daniel Defoe per riproporne però il soggetto attraverso una chiave di lettura del tutto inedita, ovvero raccontandolo dal punto di vista di un simpatico manipolo di coloratissimi animali parlanti, in una rilettura in chiave giocosa e spensierata, ma sostanzialmente bambinesca. La storia infatti (che stravolge parecchio sia la storia originale che le atmosfere dello stesso), caratterizzata da animali parlanti che si sostituiscono ai classici indigeni dalla pelle scura, praticanti il cannibalismo, dei quali ci parla il buon vecchio scrittore britannico, è soprattutto riadattata per il pubblico dei bambini. Non a caso, è un bellissimo pappagallo dal rosso piumaggio a prendere il posto dello schiavo Venerdì, qui si chiama Martedì e al seguito ha diversi amici delle più svariate specie animali, come un formichiere, una capra, un maiale selvatico, un martin pescatore e un camaleonte. Tutti insieme impareranno a conoscersi e a fare amicizia, per dar vita a una vera e propria squadra, collaborando per trovare il modo di respingere gli attacchi dei malvagi gatti o acchiappa-ratti, i quali cercheranno in tutti modi d'avere la meglio su Robinson Crusoe (arenatosi con la sua nave dopo una tempesta) e i suoi amici, nella speranza di un pasto molto più sostanzioso del solito.
Sostanzialmente, Robinson Crusoe scorre piuttosto fluentemente e gli espedienti utili allo svolgimento stesso della trama sono ben costruiti, seppur piuttosto classici. Il tutto è correlato da un comparto tecnico d'alta qualità, sia sul piano audio, video, d'animazione e di direzione della fotografia. Non vi faranno rimpiangere infatti le più recenti mega-produzioni, specialmente se mettiamo Robinson Crusoe a paragone di altre pellicole d'animazione non nate da Disney, Pixar o Dreamworks, come Il Viaggio Di Norm o simili. Qui, l'aspetto interessante è dato da una sorta di capovolgimento delle parti. L'attenzione è inizialmente dedicata agli animali già presenti sull'isola. Qualcuno sogna di andarsene via e l'attrazione per l'ignoto e rinfocolata dai vari oggetti depositati sulla riva dal mare, ogni giorno. Finché arriverà un omaggio inaspettato, per l'appunto Robinson Crusoe. Inizialmente visto alla stregua di un mostro marino, gli animali dell'isola faticheranno un po' prima di considerarlo del branco. Se nel libro originale il tema centrale era la fede e il rapporto con la religione, in questo film sembra quasi che ci vogliano dire di guardare più in basso, alla nostra terra, ai nostri compagni di strada, siano essi pennuti, quadrupedi o a sangue freddo, perché gli invasori siamo noi. Detto in poche parole quindi, Robinson Crusoe è un film d'animazione molto classico, semplice ma divertente, soprattutto scorrevole e perfetto per i bambini, non tanto per gli adulti, giacché questo è solamente un film per bambini, niente di più e niente di meno. Perché nonostante un'animazione di ottima qualità, non offre grosse novità o grosse trovate, e al di là dell'impronta vagamente animalista presente in tutta la durata della pellicola, è un film d'animazione un po' fuori dal tempo e vagamente prevedibile. Sconsigliato perciò agli adulti, non tanto perché sia noioso quanto infatti per l'enorme prevedibilità di ogni singolo frame. Ma perfetto non è anche per i piccoli, poiché sebbene per i bambini sia divertente ed appassionante, soprattutto nella seconda metà, a Robinson Crusoe manca quella magia presente quasi sempre, per esempio, nei capolavori della Disney/Pixar. In ogni caso una visione da "accompagnatori" la si può dare. Voto: 6