giovedì 28 marzo 2019

Chinese Zodiac (2012)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/09/2017 Qui - Chinese Zodiac, film del 2012 scritto, diretto, prodotto, scenografato, fotografato e interpretato da Jackie Chan, sequel del film del 1991 Armour of God II: Operation Condor, sempre diretto da lui, è da prendere con le molle, poiché anche se questo comunque spassoso e spettacolare film d'azione e d'avventura che, ispirandosi vagamente al filone archeologico e fanta-storico del celeberrimo Indiana Jones spielberghiano, che conduce lo spettatore in un movimentato viaggio tra Cina, India e Oceania, alla ricerca di dodici leggendarie statue scomparse e trafugate che, come da titolo, rappresentano lo zodiaco cinese ed erano custodite nel palazzo imperiale di Pechino, si lascia in ogni caso vedere, è troppo caotico (sembra di assistere a due film diversi perché diviso in due parti), troppo inverosimile (e realistico), abbastanza trash (le gag sono talmente infantili infatti da risultare subito stucchevoli), troppo lungo (2 ore in effetti sono decisamente eccessive) e deludente, in più la denuncia del commercio illegale di beni culturali non convince. Insomma un mezzo caos dove anche l'esperto Oliver Platt cade nell'esagerazione fine a se stessa. Perché anche se il film è infarcito di scene di azione acrobatiche davvero suggestive (alcune sequenze in effetti sono davvero spettacolari e mozzafiato) e ben costruite, non sempre la costante vena di umorismo (che sfocia più volte in venature demenziali) funziona.
Il mix fra spettacolo e comicità difatti non funziona ed è sempre in bilico. Colpa soprattutto della sceneggiatura e della fotografia che fanno acqua da tutte le parti. Come ovvio c'è comunque un certo divertimento durante le coreografie action (con i tipici combattimenti di arti marziali) incentrate sulla figura di Jackie Chan (con scene discretamente buone in ogni caso, scene nelle quali del resto lui è maestro), ma tutte le altre fasi action con la sua assenza risultano noiosissime. A tal proposito la parte ambientata nella giungla dell'isola è di una scemenza terrificante, tanto che seppur la pellicola, che comunque va presa per quello che è, ovvero una action comedy "moderna" tuttavia logora, è meglio perderla che vederla. Giacché come detto, passaggi della storia, verosimiglianza delle situazioni e spessore dei personaggi, fanno sprofondare una commedia che, nonostante appunto la leggenda Jackie Chan, delude, irrita, non diverte e non intrattiene tantissimo, anche se gli amanti del genere, qualcosa di buono probabilmente e ugualmente troveranno, ma non aspettatevi comunque un granché. Voto: 5,5